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JISUNG POV

Anche oggi esco con y/n, come ormai tutti i giorni.

Andiamo a prendere un gelato e poi andiamo nel nostro parchetto speciale, ormai lo chiamiamo così.

Oggi le ho scritto, e mi ha detto che ha bisogno di parlare, fortunatamente non c'entriamo noi due, però sono preoccupato lo stesso.

...

"Ciao y/n!" E le do un bacio sulla fronte

"Hey ciao"

"Tutto bene? Di cosa mi devi parlare?"

"Aspetta, prima prendiamo il gelato poi quando siamo soli ti dico tutto"

"Ok va bene"

...

"Ora ne vuoi parlare?"

"Si... Ti ricordi quando ti ho detto che il prezzo del mio appartamento era salito e che non lo potevamo più prendere?  Ecco, è salito anche quello delle bollette della nostra casa, rischiamo di perderla, io ho paura. Non saprei cosa fare, non voglio rimanere senza casa"

Y/n comincia a piangere.

"In più anche a scuola, non ce la faccio più, io mi impegno lo giuro, ma non riesco ad alzare i voti, non voglio essere bocciata al quinto anno di scuola"

Abbraccio immediatamente y/n, e nel mentre mi sale una rabbia che spaccherei la panchina.

È mio padre, è sicuramente mio padre, sta rendendo la vita di y/n impossibile.

La scuola
L'appartamento
E ora anche la casa, è completamente impazzito.

Non voglio neanche io che y/n rimanga senza casa, e questo perché mi sto frequentando con lei.

Le prendo la testa tra le mani e con i pollici le asciugo le lacrime.

"Stai tranquilla, hai me, se rimarrai senza casa ci sarà la mia, se non riesci ad alzare i voti, studia fino alla morte finché non riuscirai ad alzarli, per ora hai me"

La guardo e le do un bacino sulla bocca.

"E poi volendo scappiamo in Messico"

Inizia a ridere, quanto è bella la sensazione che provi quando riesci a fare ridere la persona a cui tieni più al mondo?

...

Entro in casa e sbatto la porta.

"Si può sapere cosa hai nella testa?!"

"Jisung con chi ce l'hai?"

"Con quello stronzo di mio padre"

"Stai calmo Jisung, o vedi che ritornerai nelle condizioni dell'altro giorno o anche peggio"

"Tu prova soltanto a toccarmi che è la volta buona che ti denuncio"

"Ve bene, ascolto"

"Stai rendendo la vita di y/n impossibile vero? Non mentire perche so la verità"

"Può darsi"

"Ti sembra normale? No dimmelo"

"Assolutamente si, non voglio rovinare la vita di mio figlio"

"Ma la sua si?"

"Figliolo devi capire che la vita è ingiusta, in poche parole, se non chiuderai per sempre con lei, per i genitori sarà talmente difficile mantenerla che non avranno più soldi, quindi non la potranno più tenere con loro"

"Non arriverai a questo punto"

"Vuoi provare? Vai esci ancora poi vedi"

"Tu davvero papà, sei una persona orribile, schifosa, tu ti vergogni di vedere me con lei, io mi vergogno di averti come padre, se posso chiamarti tale"

Mentre pronunciavo quest'ultima frase ho iniziato a piangere, e noto che anche mia mamma lo sta facendo.

Corro in camera mia e mi chiudo dentro a chiave, tiro un urlo, l'urlo più forte che abbia ma tirato.

"Io non voglio lasciarla, ma non credo di avere altre alternative, non posso rovinarle la vita..."

~~~~~~
Hellooooooooooooo

Lunedì e martedì il wifi in casa mia ha deciso di suicidarsi quindi non sono riuscita a pubblicare.

La storia si complica...

A voiiiiiii

...Se Ti Regalassi Una Rosa?/ Han Jisung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora