Non so quanto tempo sia passato prima che mi sia decisa a tornare da Olivia.
So solo che una volta arrivata in caffetteria, la mia migliore amica ha iniziato a farmi domande a raffica alle quali non sapevo come rispondere.
Alle quali, forse, non volevo neanche rispondere."Dove sei stata?"
"Eri con qualcuno?"
"Mio Dio! Ops non dovrei dirlo, visto che noi non crediamo in Dio, ma sai, le ultime lezioni sui terrestri mi hanno influenzata così tanto che ora parlo proprio come loro!
Comunque dicevo, Mio Dio! Hai per caso incontrato di nascosto la tua anima gemella? Questo vuol dire che non morirai tra poche ore?"Che tatto, Olivia, che tatto...
Non me la sento di dare corda alla sua stravaganza, per cui mi limito a propinarle una piccola bugia.
Le dico che mi ha chiamata mia madre invitandomi -e quando si tratta di quella donna un invito equivale a un vero e proprio obbligo con tanto di minaccia poco velata- a tornare a casa al più presto.Forse è meglio così.
Nonostante mi sarebbe piaciuto trascorrere più tempo con lei, oggi, l'unica cosa di cui sento l'effettivo bisogno in questo momento è una bella e sana dormita.
Dopo quello che è successo in quel vicolo, mi sento frastornata, come se qualcuno mi avesse afferrata per le spalle e mi avesse scossa con veemenza per minuti interi.Ora che ci penso, poi, i miei genitori mi avevano intimato di volermi parlare prima della Purificazione, per cui, sprono Olivia a iniziare a incamminarsi.
Lei mi scruta qualche secondo, poi si lascia andare a un lungo e profondo sospiro.
Però, mi accontenta.
Durante il tragitto mi racconta di come lei e Marco abbiano poco e niente in comune, di come le loro giornate trascorse insieme siano monotone e prive di qualsiasi...cosa.
Di come non vi sia alcuna chimica tra loro, nessun fuoco e nessuna scintilla.
Nonostante questo, il loro marchio continua a risultare vistoso sui loro polsi.Cerco di non dare a vedere il probabile evidente rammarico che aleggia sul mio volto e le regalo un sorriso dolce.
Il più dolce che mi riesce.Non credevo che la loro relazione fosse cone me la sta descrivendo.
Ho sempre pensato fossero adorabili, insieme.
O forse, è sempre quello che ho voluto credere.
Volevo sperare che vi fosse un lieto fine per chi ha la fortuna di continuare a sopravvivere, ma forse, persino questa può rivelarsi una sciagura.Mentre Olivia continua a raccontarmi di come suo fratello si sia sbucciato un ginocchio correndo per le scale, la mia mente inizia a vagare.
Mi chiedo cosa succederà, dopo la mezzanotte.
Un secondo prima sono accanto alla mia migliore amica, quello dopo, accanto al nulla eterno.Un moto di rabbia mi porta a stringere i pugni attorno ai fianchi, ma immediatamente cerco di reprimerlo e di rilassare i muscoli del mio corpo.
Qui, sul pianeta Kaos, le cose sono semplici.
Esistono delle Leggi, e quelle vanno rispettate, quindi, è inutile che io covi rabbia.
Il mio destino è segnato, ormai.Ogni neonato, nel giorno della nascita, va portato al cospetto dei Sette, i sette sacerdoti di Kaos.
I Sacerdoti sono coloro che emanano le leggi, ed è così da quando il pianeta è stato colonizzato più di sei secoli fa.
Si narra che i Sette siano sempre esistiti e che a loro spetti anche il compito di fare rispettare le norme attraverso pene severissime.
La prima prevede per l'appunto che ogni nascituro venga portato al loro cospetto.
In caso questo non avvenga, Kaos è provvisto di una lunga serie di prigioni, all'interno delle quali i detenuti sono costretti a lavori forzati, in attesa del giorno fatale.
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Il marchio dell'Amore
FantasyRegina è una ragazza come tante, con un sogno nel cassetto e tanti desideri da realizzare. Il giorno del suo ventesimo compleanno, però, ogni suo sogno svanirà, insieme alla sua carne. Regina vive su Kaos, un pianeta che è stato colonizzato più di s...