CAP. 5

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POV NICO

Dopo aver ballato facemmo un'altra partita a scacchi, che vinse lui, e io misi il broncio fino a che Loco mi annunciò che camera dei suoi era off-limits, e che quindi avremmo dormito in camera sua. Pensai che forse non sarebbe stato così male e che almeno avrei potuto farmi un'idea più precisa sui suoi sentimenti. Ovviamente rimanemmo svegli fino a tardi a parlare finché la nonna di Loco entrò in camera nostra con la camicia da notte che tremava dalla rabbia.

NL: Capisco che siate contenti di dormire insieme, ma potreste fare un pochino meno rumore, c'è gente anziana che vuole dormire.

L: Mi scusi signora, abbasseremo la voce. Disse Loco ghignando.

Quella se ne andò, ciabattando indignata sul pavimento.

L: Dicevamo?

N: Non ne ho idea, forse sarebbe davvero il caso di metterci a dormire...

L: Vaaa beeene... Buonanotte Nico

N: Buonanotte Loco, a domani

Ero paralizzato; nonostante il letto di Loco fosse grande, mi sentivo bloccato sul ciglio, dove rimanevo immobile mentre Loco si agitava dall'altra parte per dormire meglio, ovviamente era già addormentato. Riflettendo sulle caratteristiche che accomunavano Loco e un bradipo mi girai su un fianco, chiudendo gli occhi. Dopo dieci minuti buoni che non riuscivo a dormire sentii una mano appoggiarsi sulla mia schiena, e Loco che bofonchiava robe tipo "anch'io... tu". Pensai che probabilmente stava sognando, e mille scenari mi si aprirono davanti: pensava a me? Perché mi importava? Aiuto, cosa faccio? Ne parlo a qualcuno? Baddi e Marcy? Mmm, forse no... Phere? Probabilmente lo avrebbe detto a Martina e Carly e sarebbero diventate tre macchine da gossip, poi insieme quelle tre mi fanno paura. Francy! Probabilmente era nella stessa situazione con Xiao, anche se lui era più cieco di una talpa. Sì, quella sarebbe stata la scelta migliore... Eliminate le mie solite ansie presi sonno, e finalmente riuscii a dormire.

POV LOCO

Mi svegliai e trovai il letto vuoto. Subito andai nel panico, avevo parlato nel sonno vero? Ha sentito che avevo detto qualcosa su di lui e si è spaventato? No, non posso perderlo, è troppo importante... Mi alzai e mi guardai intorno, i suoi vestiti erano sulla sedia, quindi non si era cambiato. Sentii una musica provenire dal soggiorno, andai a controllare e vidi Nico che canticchiava su una base di Taylor Swift, mentre preparava un vassoio con alcune cose sopra. Si girò e mi vide, poi arrossì.

N: Oh, ti ho svegliato, scusa, non pensavo di cantare così forte, ti stavo preparando la colazione, pensavo di svegliarti dopo ahah

L: Mi sono spaventato, pensavo ti avessero rapito o robe simili

N: No, sono solo qui, mi ha aiutato tua nonna, sembrava particolarmente interessata alla faccenda

NL: Io non centro, me ne vado, ah Loco, tua mamma mi ha detto che il gatto torna tra poco, divertitevi...

N: Vabbe, ora che siamo qui non ha tanto senso svegliarti di nuovo, e dato che ho fame mi approprierò del tuo tavolo

L: D'accordo, comunque dopo tu devi insegnare A ME a ballare

N: In quanto? Cinque ore?

L: Esatto

N: Ma non so cosa fare, pensavo di aiutarti stasera e basta, non posso prevedere che musica metteranno scusa-

L: Giusto, ma allora voglio vederti ballare, così so se fidarmi

N: Ah ah, sì, prima magari mi tolgo il pigiama panda di dosso che sto per soffocare

(da qui in poi i riferimenti sono puramente casuali e non architettati da me sicuramente)

Mangiammo e ci cambiammo, Nico mise una felpa verde e una tuta nera, larga, mentre io una felpa ovviamente rossa e dei jeans strappati.

Dopo tutto questo tempo? - NicolochisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora