CAP. DIECI

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POV NICO

Lo baciai con trasporto, le mie mani dietro la sua testa, mentre le mie e le sue lacrime scivolavano lungo le guance. Quanto tempo era passato dalla prima volta che ci eravamo baciati, e qui si concludeva il ciclo. Ci piacevamo entrambi, lo sapevamo, stavamo bene così. Loco era perfetto per me. Dopo esserci staccati lo abbracciai, e rimanemmo così per tanto tempo, finché Loco si allontanò sorridendo, tenendomi per le mani.

L: Sei il mio tutto, Nico, non sai per quanto tempo ho aspettato questo momento. Ci avevo rinunciato, ma ora tu sei qui, sei reale, e so che ci sarai.

N: Sono qui, qui per te

Lo baciai di nuovo, mi piaceva così tanto e da così tanto tempo...

POV LOCO

Nico mi baciò, mi baciò di nuovo, e io sentivo che stavo per esplodere di gioia, le lacrime di prima trasformate in lacrime di felicità.

L: Quindi... siamo fidanzati, vero?

Nico rise.

N: Certo che sì, fidanzati.

L: Beh, wow, ehm... Fa strano, vero? Ehm, se posso chiedertelo, da quanto tempo ti piacevo?

N: Non ci crederai, ma dalla serata in discoteca.

L: NON TE L'HO DETTO! Quella sera lì, mentre eri ubriaco, mi hai baciato!

N: DAVVERO? Oh, ero proprio messo male, si vede che era destino...

Rimanemmo a parlare a lungo, finché guardai l'ora.

L: è tardissimo, io dovrei proprio andare, ma promettimi che ci vedremo...

N: Te lo prometto, tutte le volte che potrò.

Lo salutai con un altro bacio sulla fronte, un po' impacciato per via della confusione che affollava la mia mente.

N: Ci vediamo, amore

L: Oh, no, ti prego, solo Loco

Ridemmo tutti e due, lo abbracciai e uscii da casa sua.

Non mi sembrava vero, stavo con Nico, quei sogni irrealizzabili su noi due si erano finalmente realizzati, non potevo essere più felice di così. Ogni cosa che mi circondava, perfino nel buio della notte, e che nelle settimane precedenti mi aveva oppresso e mi aveva fatto perdere fiducia in me stesso improvvisamente mi sembrava bellissima e luminosa.

Entrai in casa col sorriso stampato sulla faccia, mi girai e trovai le facce arrabbiatissime di mia mamma e mia nonna, sveglie in salotto.

L: Oh

ML: DOV'ERI FINITO? HAI IDEA DI CHE ORE SIANO? SIAMO RIMASTE PREOCCUPATE TUTTA SERA. NON UN MESSAGGIO, NON UNA CHIAMATA.

NL: Ma immagino che tu abbia una buona motivazione per essere tornato così tardi, vero? Altrimenti non hai scuse, non si fa, ci hai fatte rimanere in pensiero.

L: Lo so, avete ragione, e mi dispiace, ma, oh ve lo devo dire, ma domani, ora devo ancora realizzare, sarebbe brutto da dire così, beh, sì, apprezzo il fatto che siate rimaste sveglie per me, davvero, ma ora devo andare, devo assolutamente andare, ehm... buonanotte! Ci vediamo domani sì, domani, oh davvero, non ci posso ancora credere...

Sentii distintamente mia nonna e mia mamma parlare, dopo che ebbi chiuso la porta.

ML: Tu sai per caso cos'ha?

NL: Non ne ho la minima idea

ML: Ma perché non ce l'ha detto?

NL: Oh sai, sarebbe brutto da dire così, deve ancora realizzare.

Dopo tutto questo tempo? - NicolochisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora