CAP. 4

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POV NICO

Passammo un pomeriggio indimenticabile; chiacchierammo con la nonna di Loco, che si confermò essere una persona davvero amabile. Alle cinque in punto Loco quasi mi costrinse a sedermi sulla poltrona, e preparò il the per tutti e tre. Bevemmo il the, osservando la neve che fioccava ancora fuori dalla finestra e con quella piccola scorta di calore data dal the uscimmo in giardino a fare a palle di neve, e com'era prevedibile rientrammo fradici e infreddoliti, ma felici.

N: Ho bisogno di una doccia, sono fradicio...

Vidi Loco arrossire.

L: D-di là, a sinistra.

Loco si diresse da sua nonna in salotto, ravvivò il fuoco nel camino e si sedette sul divano, prendendo il telefono.

Entrai in bagno, tolsi gli occhiali e mi guardai allo specchio. I due lati di me stesso presero a discutere: "Cosa sta succedendo?"; "Lui ti piace"; "È il mio migliore amico!"; "Ma il bacio di ieri sera? Non è stato così male"; "Ma come puoi dirlo? La mia esperienza si basa sui baci della mamma"; "Non so cosa fare"; "Direi di ignorarlo per un po', per vedere come si comporta"; "Ma poverino!"; "E se non mi importasse?"; "È il tuo migliore amico!" Mentre la lotta interiore continuava, mi infilai nella doccia e cominciai a lavarmi.

POV LOCO

Ricevetti un messaggio da mia mamma, che mi avvisava che il gatto era in condizioni peggiori di quanto si aspettasse, e che non sarebbe tornata a casa tanto presto. Andai da Nico, con l'intento di avvisarlo che ci saremmo dovuti arrangiare per la cena nostra e di mia nonna, bussai, aprii la porta e...

"AIUTO"

N: Dimmi Loco

Si stava asciugando i capelli con la salvietta, che carino!

L: Sì ehm... No, in pratica mia mamma non tornerà presto, c-ci dobbiamo arrangiare per la cena...

Lui annuì e io uscii, rosso in faccia. "Ma che bravo Loco, che figura, stupido che non sei altro, l'hai visto senza maglietta e stai per avere una crisi epilettica, la prossima volta cerca di non morirgli davanti, o gli toccherà chiamare l'ambulanza."

Tornai sul divano da mia nonna e ci mettemmo a parlare. A un certo punto cambiò discorso improvvisamente.

NL: Ma dimmi un po' di quel Nico

L: È solo un amico

NL: E io sono nata su Nettuno, certo

L: Ma no, davvero, siamo migliori amici...

NL: Mmm, sì, secondo me non vi siete minimamente accorti di piacervi.

L: Ma come ti viene in mente, n-non prova niente per me, e io per lui.

Fece spallucce e ricominciò il maglione.

POV NICO

L: ...e io per lui.

Arrivai in soggiorno che Loco stava terminando una conversazione con sua nonna, cosa significava quella frase? Non avendo sentito il resto, cominciai a farmi i film, e non sapevo neppure se riguardava me. Una vocina di mia conoscenza urlò "Paranoico, paranoico!" Constatai di stare diventando paranoico, così lasciai perdere e entrai nella conversazione.

N: Di cosa si parla?

L: Niente, niente, parlavamo del gatto.

Impercettibilmente, le sopracciglia di sua nonna si alzarono e le sue labbra si strinsero.

N: Oh, spero stia bene, hai avuto notizie?

L: Ehm, più o meno, so che sta male ma neanche il veterinario sa quanto, comunque se è quello che pensano che abbia, dovrebbe tornare a casa entro poche ore.

Dopo tutto questo tempo? - NicolochisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora