CAP. 3

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POV LOCO

Mi svegliai alle sette di mattina e vidi Nico, semi sveglio.

L: Ehi

Nico sussultò, non si era accorto che mi fossi svegliato.

N: Buongiorno, dormito bene?

L: Non proprio, no, pensavo a ieri sera... Pensavo a tutto quello che ci era successo, magari...

S: BUOOONGIORNO A TUTTII!

Un urlo sovrumano ci fece sobbalzare, e prima che ci potessimo accorgere di qualsiasi cosa Stef azionò le tapparelle e l'aria gelida di dicembre entrò dalla finestra, ibernandoci all'istante. Nevicava. Dal tappeto arrivavano le grida contrariate di Francy e Xiao, mentre Marcy e Baddi si svegliavano, urlandogli contro.

Successero molte cose contemporaneamente: Phere arrivò ciabattando in salotto in pigiama e tutta scarmigliata e si mise a urlare contro Stef, sgridandolo e dicendo che avrebbe svegliato tutto il circondario. La combinazione delle urla di Stef e Phere svegliò Martina e Carly, che si affacciarono sul corridoio, con una faccia mista scocciata e preoccupata. Subito dopo dalla porta d'ingresso entrarono Kendal e Francesco, chiacchierando e asciugandosi quello che pareva sudore dalla testa, ma rimasero muti davanti alla scenata in atto in soggiorno.

Dopo dieci minuti buoni di urla Stef e Phere si chiarirono e iniziarono a preparare la colazione per tutti, Phere con un cipiglio che lasciava intendere il malumore nato poco prima. In men che non si dica pane, marmellata, croissants e caffè ingombravano la tavola, pronti a placare la fame e la tetraggine di dodici persone.

Francy chiacchierava con Xiao sul colore dello smalto di quest'ultimo, Martina stava confabulando con Carly e Phere a proposito di qualcosa, ma la sentii distintamente pronunciare le parole "Nico" e "Loco", prima che la risata di Ale sovrastasse tutte le voci. Mi venne in mente che lui e Francesco erano entrati dalla porta a metà del litigio, e aprii la bocca per chiedergli il motivo, ma Baddi mi precedette.

B: Sentite un po' voi due piuttosto, dov'eravate prima?

A: A correre no? Visto che non vi decidevate a svegliarvi, siamo usciti e abbiamo fatto un po' di allenamento...

B: Ma erano le cinque! E nevicava! NE-VI-CA-VA. Esclamò indignato lui.

BF: Ma in realtà si stava bene, non faceva freddissimo.

Vidi Baddi scuotere la testa incredulo, come se l'idea di svegliarsi alle cinque del mattino per allenarsi sotto la neve fosse concepibile solo da un alieno, per poi ricominciare a spalmare il suo panino di marmellata. Ale intavolò una discussione a proposito dei film horror, che mi coinvolse insieme a Francy, entrambi molto spaventati. Nico parlò con Stef e Marcy a proposito del recente aggiornamento dell'1.23, mentre Phere prendeva posto a favore mio e Francy nella discussione. Improvvisamente mi suonò il cellulare, era mia mamma:

L: Mamma?

ML: Nicolò, riesci a tornare a casa? Penso che il gatto si sia rotto una zampa tra gli attrezzi in giardino, e dato che non c'è nessun altro dovresti tornare per fare attenzione alla nonna mentre lo porto dal veterinario...

L: Ti ho detto mille volte di chiamarmi Loco, comunque arrivo subito, lasciami salutare gli altri.

Misi fine alla conversazione e dissi agli altri che dovevo andarmene.

N: Vengo anch'io. Cioè, se per te non è un problema... intendo... ehm... mi spiacerebbe lasciarti là da solo.

Ed ecco di nuovo quello strano sguardo tra le tre ragazze, ma che diavolo stavano combinando?

Dopo tutto questo tempo? - NicolochisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora