CAP. 16

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Ciao guys, oggi capitolo super perché sì, e niente spero che vi piaccia, hugs.

COUNTDOWN – DEADLINES ESAME 19:08:00

POV NICO

La sveglia suonò alle sei in punto. Mi tirai su, consapevole che quel sabato sarebbe stato l'ultimo dell'anno. Mandai il buongiorno a Loco, che probabilmente stava ancora dormendo; la sua scuola faceva il ponte del 2 giugno, mentre la mia ci aveva costretti ad andare pure il 3.

Uscii di casa in tempo per il pullman e arrivai a scuola con largo anticipo. Trovai Matilde nell'atrio, seduta per terra che si teneva la testa, le occhiaie che spiccavano sotto i suoi occhi celesti.

N: Mati, tutto bene?

M: Oh, Nico, sì tutto bene, tutto bene

Andrea stava entrando proprio in quel momento, e si sedette vicino.

A: Ciao Nico, Tilly, tutto a posto? Quanto hai dormito?

N: Poco, mi sembra, da quanto?

A: Ow, vieni qui.

Lei si lanciò tra le sue braccia, cercando conforto, lasciandomi a guardarli con aria confusa. Andrea mi fece una faccia che sembrava dire "beh,-che-ci-vuoi-fare?". La campana suonò due volte e noi entrammo in classe, dove la prof di fisica ci fece una predica di dieci minuti sulla prova di maturità. La nostra di matematica era una sorta di comandante dell'aviazione militare e non perdeva un'occasione di riprenderci, ma spiegava le cose molto bene ed era pronta ad ascoltarci sempre.

P: Ragazzi, qualche giorno fa vi sono arrivate le programmazioni delle prove. È importante che sappiate che tutti gli argomenti di quinta saranno nella scritta, insieme alle funzioni in matematica e alla parte di quarta che abbiamo riguardato la volta scorsa. La prof. Gavazzeni vi ha già fatto il ripasso generale?

Borbottii confusi che indicavano una negazione.

P: Bene, anzi, male, le parlerò io, intanto però... Vaeris, che le succede?

Ventiquattro teste si girarono a guardare Matilde, che era scoppiata in un pianto silenzioso sul quaderno degli esercizi.

P: Su, esca un attimo e vada in bagno, per favore, si faccia accompagnare dalla sua compagna di banco.

Loro due si alzarono e uscirono, io guardai Andrea, che però aveva alzato la mano.

P: Sì?

A: Posso uscire a vedere come sta?

P: C'è già Locatelli con Matilde, non serve che vada anche lei.

A: Per piacere, è importante.

La professoressa lo fissò, poi per una qualche ragione si girò a guardare me. E alzò un sopracciglio. Rispose ad Andrea con gli occhi fissi nei miei.

P: Se è così importante va bene, ma non stia in giro tre quarti d'ora.

Andrea si alzò ed uscì.

P: Bene, possiamo cominciare con il ripasso, allora, prima di tutto la generale introduzione all'ottica e alle lenti. Airoli, vuole venire alla lavagna?

Dopo fisica ci fu italiano, altri dieci minuti spesi sulla prova B e dopo italiano motoria, per spaccarsi un po' le gambe a cinque giorni dalla fine della scuola.

Usciti da scuola mi diressi verso Matilde e Andrea.

N: Cos'è successo?

M: Scusate, ho avuto un crollo.

N: è la tensione per gli esami, ieri notte ho ripassato tre mesi di latino prima di ricordarmi che l'avevo già rivisto.

Matilde mi guardò, poi guardò Andrea.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 08, 2023 ⏰

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