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Christian quella sera decise di uscire con i suoi amici, era un evento importante. Stava sempre nella sala numero 11 della scuola di sua mamma, dove si allenava giornalmente.

flashback:

-fra, ci trascuri troppo- gli disse un pomeriggio alex, il suo migliore amico.
-sai, ci stanno luigi e luca che vogliono andare nel nuovo locale che hanno aperto a venti minuti da qui. ti unisci a noi?-
christian non aveva proprio voglia di andarci, ma alex aveva ragione, e poi un po’ di svago non gli avrebbe fatto male.
-ci sono-
-serio?-
-si fra-
-fantastico-
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Ora si trovava in un locale, dalle luci soffuse e dal clima sensuale.
erano seduti a un tavolino.
il locale era grande, ma con pochi tavolini. La maggior parte dello spazio era occupato da un palco grande e rialzato al centro della stanza.
“sembra uno street club” pensò.
-mi avete portato in uno street club?- disse ridacchiando, portando poi la cannuccia  del suo drink alle labbra.
-e io che ne so, l'idea è stata di alex!- rispose luigi.
-mi hai mentito-disse assottigliando lo sguardo verso Alex che faceva finta di nulla.
-era l'unica scusa per portarti in un luogo in cui ti avrebbe distratto davvero.- disse con nonchalance.
sbuffó mentre gli altri ridacchiavano.
Alex doveva smettere di fargli da padre. lo ammetteva, la sua vita sentimentale, era come dire…piatta. nessuna relazione da due anni circa se non qualche "sesso occasionale" citando la canzone di Tananai.Non era colpa sua, ma cercarsi un ragazzo al giorno d'oggi era piuttosto complicato, essendo che lui la maggior parte del tempo la passava ballando.
Il suo flusso di pensieri si interruppe sentendo la musica cambiare e divenire più alta, le luci si spensero quasi del tutto.
dei ragazzi con delle vestaglia addosso salirono sul palco ondeggiando i fianchi.

~I'm bringing' sexy back (yeah)
Them other boys don't know how to act (yeah)
I think it's special, what's behind your back (yeah)
So turn around and I'll pick up the slack (yeah)
Take 'em to the bridge~

alle prime note di sexyback i ragazzi si girarono lasciando cadere le vestaglie mostrando a tutti nel locale il loro sedere.
avevano solo un perizoma addosso e la loro pelle era piena di brillantini.
gli occhi di christian finirono su un ballerino biondo, che muoveva il bacino benissimo.

alex:"chri, se vuoi quel ballerino biondo vai sul retro."
gli disse Alex nell'orecchio cercando di sovrastare la musica.

lo ammetteva, quel ballerino era davvero bello, ma non voleva scoparselo.

quindi, prese il bicchierino contenente vodka e bevette il suo contenuto in un sorso solo. non voleva più ascoltare Alex.

era l'una di notte, quando, dopo vari drink, Christian decise di abbandonare i suoi amici e il suo ballo frenetico per dirigersi sul retro. l' alcool ingerito gli aveva fatto salire l'adrenalina in corpo, e più pensava a quel ballerino, più aveva voglia di scoparselo, ma soprattutto di conoscere la vera identitàche si celava sotto quegli occhi celesti.
aveva visto quasi tutti i ballerini uscire da quella porta per andare al banco dei drink, tranne quel biondino.
appena entrato, vide il ragazzo di spalle, stava indossando dei pantaloni neri aderenti che gli fasciatoio il culo benissimo. lo raggiunse a passo felpato, poi con delicatezza avvolse con le sue braccia il busto del biondo.il ragazzo sobbalzò tra le sue braccia.
"non volevo spaventarti piccolo"
"se vuoi scopare non sono interessato"
"mh, allora facciamo che ti voglio conoscere meglio"
il biondo si districò dalle sue braccia e si girò per guardarlo in volto.
verde nell' azzurro.
"per conoscere meglio intendi, qualche drink per farmi ubriacare e poi scoparmi? anche no."
"no, non sono un maniaco sessuale. voglio conoscerti meglio davvero."
"allora usciamo da qui"
i due ragazzi uscirono da quel locale soffocante e stracolmo di persone e fumo.
"ti va di venire a casa mia?"
chiese titubante il moro, non si conoscevano così bene, ma non c'era nessun luogo aperto a quell'ora.
"se non mi uccidi va bene"
gli disse ridendo.
accenno un sorrisino anche lui. era bello illuminato dalla fioca luce dei lampioni.
erano saliti in macchina, e Christian guidando ad una velocità moderata andò verso il suo appartamento.
viveva in un piccolo condominio moderno, era un po fuori dal centro, ma non lontano dal locale.
"vuoi qualcosa da bere, giuro che non ti avveleno"
"un tè se c'è l'hai."
"certo"
"perché proprio me?"
"in che senso?"
"nel senso, oltre a me sul palco, c'erano altri ballerini, più belli di me. invece tu, hai cercato e guardato me tutto il tempo."
"mi attiri"
"si, ma non avrebbe senso.se ti attiro potevi scoparmi là."
"dio, quante pare. beviti il tè e ci conosciamo meglio"
bevvero il tè in completo silenzio guardandosi di soppiatto.
ma il silenzio era solo intorno a loro, perché le loro teste erano infestate da rumorosi pensieri e domande senza una risposta concreta.
christian non capiva perché aveva portato uno sconosciuto in casa e invece mattia non capiva perché aveva seguito quell'estraneo affascinante.
"perché?"
"mh?"
"perché qui a casa tua? potevamo conoscerci al locale e… non so, ma non mi fido."
"comprendo tutta questa diffidenza, ma davvero, non sono un serial killer o qualcosa del genere, voglio conoscerti in modo tranquillo. per il locale, beh, non mi piacciono molto le discoteche ma più in generale i posti affollati."
"io comunque non mi fido."
"okk, ti capisco.allora, facciamo così, ti lascio il mio numero, se vuoi conoscermi come vorrei fare io con te scrivimi, altrimenti ci vedremo in giro."
"io…d'accordo." rispose titubante mentre il moro stava già scrivendo il suo numero di telefono su un foglietto.
"se devi andare ti accompagno, si è fatto tardi."
"no tranquillo…"
"christian"
"grazie comunque."
disse mentre stava uscendo dalla porta di ingresso.
"buonanotte"
"ehi, aspetta, non so ancora come ti chiami…"
"mattia."
"buonanotte mattia" disse sorridendogli.
sperava con tutto il cuore che quel biondino che gli aveva rubato il cuore gli scrivesse.

-skip time-

erano passati due giorni, in cui il biondino voleva scrivergli ma non voleva.
sapete quella sensazioni di voler fare qualcosa ma altri mille motivi ti bloccano.
ne aveva parlato con carola la sua migliore amica, che gli aveva detto di scrivergli.
"matti non ci perdi nulla, e poi…"
uno sbuffo arrivò dal biondo, non sapevo cosa fare. mentre lasciava il telefono sul tavolo, come a volersi staccare da quel discorso, la mora gli rubo il telefono e scrisse un "ei" a quel numero salvato come" christian".
"CAROLA, COSA CAZZO HAI FATTO?"
"shh,ho solo fatto quello che tu non avevi il coraggio di fare."
ding
carola guardó.
"ti ha scritto"
il biondo si fiondó sul telefono.
il biondo e il moro si scrissero fino a sera tarda. carola se n'era andata quando, ormai, il biondo troppo preso dal cellulare non la ascoltava più.
ormai i giorni dei 2 ragazzi andavano in loop.
svegliarsi, lavoro/scuola, scriversi e ballare.
perché si, avevano una passione in comune, ballare, ciò che riempiva i loro polmoni di ossigeno puro, mentre l'adrenalina scorre nelle vene.
"so che è affrettato, però che ne dici di uscire un giorno di questi?"
è questo il messaggio arrivato da christian mentre lui stava per addormentarsi.
"va bene:)"
"che ne dici se ti passo a prendere domani quando finisci scuola?"
"va bene chri, notte:)"
"notte cucciolo"

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alla fine quel pomeriggio, che si intravedeva moooltooo imbarazzante, era piacevole e famigliare.
c'era feeling tra loro, le battute per rompere il ghiaccio e le risate erano solo una piccola parte.
erano stati fuori per tutto il pomeriggio, fino a quando christian non riporto a casa il biondino.
quest'ultimo stava per entrare dal cancelletto di casa, quando si senti tirare indietro dal braccio e due labbra soffici sulle sue.
sorrise nel bacio, per poi ricambiarlo.
"ciao cucciolo"
disse infine christian prima di lasciarlo entrare in casa.

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ci furono altre uscite, in cui si scambiavano qualche bacetto, e qualche carezza spontanea.
non erano ancora fidanzati, di questo ne erano consapevoli. ma quando ci si sente così bene, tutto passa in secondo piano.
però il moro ci pensava, non se n'era mica dimenticato.
una proposta vera e propria doveva fargliela, come per rendere ufficiale, verbalmente, una cosa importantissima.
per questo motivo decise di uscire un pomeriggio tardi con lui, dicendogli che voleva vedere con lui il tramonto da una collinetta poco fuori città.
e mentre loro erano seduti ad ammirare quel gioco di colori e ultimi raggi di sole.
"sai matti, penso che, io ti debba chiedere una cosa, diciamo importante. vedo e sento che tra noi c'è una specie di connessione, da quando ti ho visto al locale la mia mente è affollata da te. non riesco più a prendere in mano il telefono senza scriverti qualcosa, adoro sentirti vicino a me, e vederti mi rende felice. so che fra di noi, le parole non servono a molto, perché è come se ci conoscessimo da una vita, anche se siamo ancora un po, dei perfetti sconosciuti. ma vorrei chiederti, ufficialmente, di metterti con me, sempre se ti va.."
"ma tu sei scemo" disse ridendo il biondo.
"mi sai dire solo questo?"
"no no, intendo che, anche se non me lo chiedevi io mi sentivo già così tanto legato a te, che se mi avessi fatto la proposta o meno, io mi sento tuo, come se ci appartenessimo. quindi si chri, voglio stare insieme a te."
e per decidere quella tacita promessa di rimanere per sempre uno accanto all'altro, si baciarono, mentre il sole,la luna e le stelle da silenziose osservatrici, vegliavano su di loro, sentendosi partecipi, almeno un po 'di quella promessa di amore eterno.

Unholy Words - zenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora