💚 Capitolo 49💚

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Minho pov

Ormai è sera ed ho passato praticamente tutta la giornata qui alla compagnia.
Dopo aver fatto un po' di palestra ho pranzato alla mensa, poi ho avuto lezione di canto e infine ho ripassato qualche coreografia.

Sono riuscito a recuperare il mio telefono grazie a Hyunjin che a quanto pare lo ha trovato qui alla compagnia, lo ha lasciato alla reception e stranamente  è rimasto silenzioso tutto il giorno, non ho avuto notizie dei ragazzi che di solito mandano almeno una decina di messaggi sul gruppo (la maggior parte meme o sticker stupidi).

Ho solo sentito Felix tramite qualche breve messaggio, rassicurandomi che Jisung è ancora vivo e vegeto, non che mi importi, così come non mi importa di quello che si sono detti, probabilmente si sarà giustificato in qualche maniera e Felix avrà deciso di risparmiarlo.

Basta...non voglio nemmeno pensarci perché non faccio altro che starci male
Concludo la mia sessione di streatching post allenamento seduto a terra.
Cazzo,penso di aver esagerato con la palestra questa mattina, mi sento più stanco del solito.
Mi alzo e prendo le mie cose dirigendomi alla porta ma l'occhio mi cade su un accumulo di stoffa rossa su uno dei divanetti.

Mi avvicino incuriosito e studio il tessuto per capire di cosa si tratti, a colpo d'occhio sembra una sciarpa, probabilmente qualcuno deve averla dimenticata qui.
Una volta presa in mano, la riconosco immediatamente, è la mia sciarpa...o meglio, quella che in passato era la mia sciarpa ma che poi è diventata quella di Jisung.
Avvicino il morbido tessuto scarlatto al viso e inspiro profondamente.

Il suo profumo...quel dannato profumo...
Ha ormai intriso tutta la sciarpa.
Una fitta al petto mi colpisce per l'ennesima volta.
Mi siedo sul divanetto stringendo la sciarpa tra le mani senza allontanarla dal viso, continuando ad inspirare questa fragranza assuefacente.

Come faccio a non pensarci? Come posso anche solo provare a dimenticarlo?
È impossibile... è entrato talmente tanto dentro di me, dentro al mio cuore...che ha lasciato un impronta indelebile.
Perché l'hai fatto Jisung...perché mi hai trattato così...

...

Arrivo davanti al portone di casa e mi blocco un attimo prima di inserire la chiave nella toppa, non so neanche come affrontare la situazione ora, dovrò chiedere a Felix se posso stare nella loro stanza per qualche giorno giusto per capire come organizzarmi, come farò ora a conviverci? Passeremo le giornate a fare finta di ingnorarci e provando a buttare il passato alle spalle come se non fosse successo niente?
Che casino...

Mi faccio coraggio e apro finalmente il portone, prendo l'ascensore e una volta davanti all'ingresso di casa, sospiro ancora.
Giro la chiave nella serratura e abbasso la maniglia.

"Ehilà, chi si rivede" mi saluta Chan seduto sulla sua solita postazione di lavoro casalingo, ovvero la sua poltrona

"Ehi hyung, come mai sei già a casa? Niente ore piccole sta sera?" Dico ironico togliendomi le scarpe e la giacca lasciandole all'ingresso.

"Farò le ore piccole come al solito, ma a casa, almeno poi mi posso lanciare direttamente sul letto facendo pochi passi" dice sorridendo

"Ottima idea"

"Ehi Minho! Meno male che sei tornato, mi devi aiutare subito con una cosa, ti prego" dice Hyunjin spuntando dal corridoio

"Sono appena tornato, dammi un secondo di respiro..." Dico fingendomi scocciato
"Che cosa vuoi?"

"Vieni, mi devi aiutare a scegliere una cosa" mi dice afferrandomi per un polso e trascinandomi lungo il corridoio.

"Cosa esattamente?"

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