2 𝒔𝒉𝒐𝒕-"𝑷&𝑪"

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⚠️ Attenzione: la storia scritta non presenta scene particolarmente esplicite, se il contenuto (azione e mistero) non è ciò che volevate è consigliato non leggere questa storia ma aspettare " 3‐shot.. " grazie mille.

Buona lettura :)

Iruka's pov:

I:‐ Che palle‐ imprecai.

Presto le voci smisero di parlare. Tutti si voltarono a guardarmi. Mi squadrarono con occhi severi e poi mi ripeterono la stessa domanda: "Cos'è successo la sera del 3 marzo Iruka?"
Alzai gli occhi stanchi e ancora una volta ripetei fermo "Non ricordo".
Il capo, i miei colleghi e persino l'assistente mi guardarono delusi, anzi no, forse preoccupati. Ero il migliore ad annotare i dati di un individuo criminale, e perdere la memoria, per me, significava perdere il mio posto di lavoro. Più mi sforzavo e meno riuscivo a ricordare l'azione della missione finché..

I:‐ Arancia..‐ borbottai d'impulso, con la voce incerta.

Alzarono tutti lo sguardo, in cerca di spiegazioni, scioccati. E mi tornano in mente tutti i dettagli della missione.

~Flashback~

X:‐ agente Iruka sei in posizione?‐

Erano le 23:05 del 3 marzo, ci trovavamo nel locale "P&C giustice", ristorante con tavoli all'interno e all'esterno. Vista sulla principale, strada importante per la città. Ero nei panni di un cameriere, con la divisa, dovevo stare all'erta, portavo le pietanze fuori, nei tavoli all'aperto. Questa era la mia copertura. Ero posizionato su un'area importante per la possibile fuga del criminale. Dovevo solo confermare il passaggio del fuggitivo portando alla centrale più dettagli possibili o, se si fosse trattenuto, tentare di seguirlo. Niente di più e niente di meno.

I:‐ Sì sono nell'area d'azione‐ confermai guardandomi attorno.

Avevo attaccato al petto un microfono nascosto sotto l'uniforme color verde , all'orecchio un auricolare, che mi permetteva di comunicare con il mio collega, stanziato in un furgone bianco in retro al locale. Se mi fossi trovato in difficoltà avrei potuto contare nel suo aiuto.
Passarono 30 minuti, 40 al massimo, e mi fu segnalato l'inizio dell'inseguimento.

X:‐ Iruka viene da te, ha cambiato aspetto quindi stai attento, è inseguito dalle pattuglie‐

*È vero, sento le sirene avvicinarsi* pensai, assicurandomi della pistola ben nascosta. Tenevo un vassoio in mano, portavo dei bicchieroni contenenti del succo d'arancia, lo tenevo nella mano sinistra, erano per il tavolo 6.

I:‐ Quanto è lontano?‐

X:‐ 300 metri da sinistra, è veloce, 250 metri..‐

Mi avvicinai piano alla staccionata che divideva la proprietà del locale e il fuori. Le sirene blu‐rosse strillavano.

X:‐ È lì, 50 metri..‐

I:‐ Ricevuto‐

Eccolo, sbucò di corsa. Scappava in moto. Era alto, più di me di 20 centimetri circa. Portava un cappotto nero, lungo fino alle ginocchia. I capelli erano argentati. Non portava un casco né una maschera particolare, potevo vedere il volto. La pelle era pallida. Il suo profilo, stava sorridendo, no, ghignando. Aveva gli occhi scuri, più dei miei, di carbone. Si girò, mi vide. È stato il primo contatto, quando mi vide cambiò espressione. Non si fermò, continuò con le 4/5 pattuglie alle calcagna. Mi passarono davanti tutte determinate nell'inseguimento con le sirene blu e rosse.
Sentii il vassoio alleggerirsi come se qualcuno avesse tolto un po' di contenuto.

:‐ Grazie cameriere, chi sta spiando?‐

I:‐ Prego prenda pure‐ mi girai e quasi rovesciai tutto a terra.

𝐊𝐚𝐤𝐚𝐬𝐡𝐢&𝐈𝐫𝐮𝐤𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora