9 || Lei

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Le prime poche ore di scuola passarono. Stesse lezioni, solo diversi insegnanti. Verifiche, compiti a casa e costanti carichi di lavoro mi furono gettati addosso.


La scuola in Australia non era niente in confronto a quella in America. C'erano diversi tipi di verifiche standardizzate, diverse cose che si era tenuti a sapere. Non mi stavo lamentando; avevo solo bisogno di un po' di tempo prima che potessi decidere se la odiassi completamente o no.


Avevo un paio di amici, ma nessuno di loro era comparabile ad alcuni del mio passato. Tutti avevano già le loro compagnie, ed ero sicura che non avessero bisogno di qualcun altro da aggiungere al dramma già in atto. Così uscivo solamente con Ash e gli altri ragazzi. Certo, erano dolci e tutto, ma mi sentivo sempre strana e fuori posto. Avevo bisogno di un'amica intima.


Poggiai il vassoio sul tavolo vuoto. Solitamente Calum e Michael si presentavano insieme, poi Luke, poi Ashton e poi io. Ma oggi, per qualche strana ragione, i ragazzi non si erano ancora fatti vedere. Mi sedetti, perplessa.


Mangiai controvoglia la strana carne nel mio piatto. Circa cinquanta discorsi diversi stavano prendendo luogo, nello stesso momento, attorno a me.


Le ragazze parlavano di problemi con i ragazzi, e i ragazzi parlavano di qualche tipo di sport. I miei di ragazzi solitamente parlavano di musica. Il che non mi dava fastidio, dato che ero fan di molti generi musicali.


Potevo scorgere la risata di Ashton a distanza di un chilometro. Alzai lo sguardo per trovare Ash, Mikey, Cal e Luke che si facevano strada in mezzo ai tavoli. Avevano tutti sorrisi immensi dipinti sui loro visi, ma per cosa?


Fu lì che la vidi. I suoi occhi erano socchiusi, la bocca volta a formare un ampio sorriso, i capelli lunghi, a boccoli e marroni le rimbalzavano sulla schiena. I ragazzi continuavano a piegarsi dal ridere per qualunque cosa le capitasse di dire. Afferrai il telefono e iniziai a scorrere con il dito su Instagram, provando a far sembrare che non li avessi visti mentre si avvicinavano.


"Bri" sentii dire da Michael.


Alzai lo sguardo dal telefono. Finsi di sobbalzare nel vederli. "Oh, ciao ragazzi!"


"Bri, questa è Taylor, si è appena trasferita dal Canada" disse Calum indicando la ragazza di fianco a lui. Fin da quello che successe da Michael qualche settimana prima, io e Calum eravamo molto più amici.


"Ehi, ciao!" dissi radiosamente, facendo in modo che le dessi un bel grande e finto sorriso.


Mi rivolse uno sguardo perplesso. "Dov'è il tuo accento australiano?" si chiese voltandosi verso gli altri ragazzi.


Sghignazzarono tutti quanti, ovviamente trovando la sua stupidità divertente.


"Vengo dall'America" dissi lentamente. "Mi sono trasferita all'inizio dell'anno."


Gli occhi le si spalancarono come se una lampadina si illuminasse all'interno del suo cervello. "Oh!" Annuì. "Ha senso!"


Prese posto di fianco a Calum e iniziò a giocare con i suoi capelli.


Un qualcosa di bollente iniziò a formarsi alla fine dello stomaco. Ovviamente non era gelosia. C'era solo qualche parte di me che non voleva le sue mani canadesi su di lui.


Però a Calum non sembrò importare. Stette lì seduto a controllare i suoi messaggi.


"Ma perché non ti piastri i capelli?" ridacchiò.


"Perché non ho una piastra" mormorò lui.


"Non è una scusa, scemo! Puoi sempre usare la mia!"


Roteai gli occhi in segno di disgusto. Conoscevo questa ragazza da soli cinque minuti e potevo già affermare di odiarla.


Gli altri ragazzi sedevano in silenzio, masticando i loro sandwich al burro di arachidi e confettura.


Taylor si avvicinò a Luke e iniziò a fargli il solletico sulla pancia. "Devi sorridere di più, carino!" ridacchiò.


Questo causò il formarsi un largo sorriso sulla bocca di Luke.


Stava intenzionalmente facendomi saltare i nervi? Ero io quella che doveva far ridere i ragazzi. Ero io l'unica ragazza che doveva star seduta al loro tavolo. Ed ero io l'unica persona che doveva essersi trasferita dal Nord America! E lei stava rovinando ogni singola di queste cose.


Avevo stretto così tanto i pugni che la bottiglietta che avevo in mano si ruppe e l'acqua andò a finire su tutto il tavolo. Avevo gli occhi di tutti addosso.


"Eravamo soliti farlo nella mia scuola quando c'era un nuovo studente. Giusto per ricordargli che il loro cuore si sarebbe probabilmente spaccato perché gli mancava la loro vecchia scuola."


Taylor ansimò e nascose il viso nell'incavo del collo di Luke.


"Shh" la tranquillizzò sfregandole la schiena.


Calum prese un sorso dal suo succo alla mela. "Mi sembra una strana tradizione.


"Beh," dissi mentre raschiai l'ultimo pezzo della carne misteriosa dal mio vassoio. "È stato un piacere conoscerti, Taylor. Spero di vederti in giro qualche volta, eh?" Sorrisi e le porsi la mano.


Mi rivolse una faccia imbronciata e rimise la testa nel collo di Luke.


Tutto quello che feci fu sorridere. Questa ragazza era così ignara. Non c'era bisogno di nulla per buttarla giù. Potevo farne un gioco di tutto questo, e per il momento ne avevo il controllo.


"Ci vediamo dopo, ragazzi" dissi dolcemente. Prima che potessero dire una parola, camminai fuori dalla mensa pavoneggiandomi.


-


Quanto è stronzetta la nostra Bri? E Taylor? Vi sta sulle palle? A me sì, lol. Scusate il super ritardo! Avevo tradotto millenni fa, ma senza connessione non sapevo come postare gli aggiornamenti.

P.S. Lo stereotipo dei canadesi è che dicono sempre "eh" in ogni frase (il che è quasi vero, q u a s i). Bri giustamente la piglia per il culo in questo modo hehehehehe.

A presto con il decimo e ultimo (per ora) capitolo e con una spiegazione su questa storia che Aubrey stessa mi ha detto di comunicarvi. Commentate e votate la storia originale, eh? Rido.

Emma. x

amnesia » 5sos (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora