(E)clipse / (N)ight

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"Ci sono notti troppo piccole per i miei sogni... sono quelle notti in cui posso immaginare tutto e in quel tutto mi addormento pensando che è solo l'inizio... ci sono notti in cui non chiedo... VOGLIO!"

Justin. Pericolo. Aiuto.
Qualcosa non andava, il buio si era impossessato di quel posto sinistro, chiuso e privo di vie d'uscita in cui si trovava.
Dinanzi a lei, una persona era seduta, la riconobbe subito: era Justin.
Andò da lui, ma qualcosa glielo impedì, un suono, un rumore metallico, non erano soli.
Decise di nascondersi.
Vide una figura coperta da un cappuccio nero, faceva passi lenti verso il ragazzo, che solo ora lei si accorse esser legato alle mani da corde talmente dure da lasciargli il segno.
La persona era arrivata a Justin, lo costrinse a girarsi dalla sua parte, in pugno teneva un coltellino.
Di scatto si alzò dal suo nascondiglio, nessuno doveva toccarlo!
Non fece che qualche passo, quando nell'aria si sentì rimbombare la voce dell'incapucciato.
È finita.
Alzò l'arma in aria e...

...

-No!-
Jazmyn si alzò di scatto dal lettino dell'ospedale, per lei troppo grande e freddo per poterci dormire.
La mamma era accanto a lei.
-Jaz, ehy piccolina va tutto bene?-
La bimba iniziò a piangere terrorizzata, ripetendo in continuazione il nome del fratello.
-Oggi ha detto che arrivava, stai tranquilla.-
-Lo voglio qui con me! Mi manca. Voglio il mio fratellone.-
C'era disperazione nella sua voce, ormai rotta dal pianto.
-Calma, c'è qua la mamma con te. Hai fatto solo un brutto sogno.-
La donna l'abbracciò forte accarezzandole i capelli e cullandola come meglio poteva.
Dopo un'ora riuscì a chiudere gli occhi, ma non si sarebbe mai dimenticata di quella figura che sembrava aver uno sguardo privo di emozioni. E la cosa più preoccupante era che, quello sguardo lo conosceva bene.

~•~•~

-Voglio lasciare Selena.-
Così, di punto in bianco avevi deciso di dirglielo, avevi concesso di rivelare anche qualcosa di te ad una semplice fan, caduta ai tuoi piedi, anche se ancora mancava il colpo di grazia per farla sciogliere del tutto.
Avevi deciso di non sfuggire più a quella che si poteva dire la realtà dei fatti, e cioè che quello che prima ti aveva legato alla Gomez, ora era come inesistente, sostituito da pura e semplice complicità, o forse nemmeno quella.
Kiezel ti stava guardando con occhi sgranati, un po' per la tua reazione improvvisa, un po' per il bacio che vi eravate dati, e un po' perché non se lo aspettava.
-La verità è che è da diverso tempo che mi sono accorto che i miei sentimenti per lei sono cambiati. Certo le voglio pur sempre bene, ma non tanto da dirle 'ti amo'. E poi, adesso c'è solo una persona con cui vorrei passare del tempo- le sussurrasti, sfoggiando il tuo sorriso migliore, quello a cui nessuna avrebbe potuto resisterti.
-Ho una strana voglia di sapere chi sia.-
-Allora ti do un indizio: è bella, intelligente, magra, modesta e... mi brillano gli occhi ogni volta che incrocio il suo sguardo.-
-Non capisco proprio chi possa essere.-
-Ah no? Allora ti aiuto ancora. Ha sul polso il segno dell'infinito, come me.-
-Ma io... quella ragazza non penso abbia un tatuaggio e nemmeno tu hai...-
Prendesti velocemente la penna nera che avevi in tasca e le disegnasti l'infinito, dopo facesti la stessa cosa sul tuo polso.
Ti mancava ancora una cosa da dire perché adesso diventasse totalmente tua, perché ti potessi concedere ancora un po' di libertà.
-Mi piaci, Kiezel Manuel.-
Ti sorrise come solo lei sapeva fare e ti disse:
-Anche tu, Justin Bieber.-

~•~•~

Alex guardò il cielo in modo sognante.
Aveva saputo che quella sera ci sarebbe stata un'eclissi di luna e ci teneva a vederla con Kiezel, ma sapeva che era molto occupata con Justin, quindi rimaneva solo...
-Eccoti finalmente! Imbecille! Ti ho cercato ovunque!-
Si girò di scatto per lo spavento, rischiando quasi che gli cadesse il cellulare.
-Scusa Selena ma...-
-Selena?! Da quando avresti tutta questa confidenza con me?!-
-Scusa... Scusi! Non l'ho fatto apposta!-
-Sarà meglio!-
-Ma... Posso sapere come mai mi cercava?-
-Oggi c'è l'eclissi e non voglio perdermela. Volevo portare me e Jus in un posto speciale e tranquillo solo per noi! Ovviamente tu ci dovrai accompagnare!-
Lui annuì distrattamente, conficcando le sue unghie nella pelle. Selena non l'avrebbe mai considerato.
Ora o mai più.
-Selena aspetta!-
Lei lo guardò interrogativa senza ribattere.
-Senti so che ami molto Justin, so che per te sono solo un autista, so che quando guardi me provi solo disgusto, ma veramente non ne posso più. Ci conosciamo da diversi anni, e neanche una volta in cui tu mi abbia ringraziato o fatto anche solo un sorriso, io ce l'ho messa tutta ma evidentemente non è mai stato abbastanza.-
Fece una pausa prima di continuare, tralasciando il suo discorso molto informale.
-Ho deciso di dimettermi.-
A Selena arrivò un vortice di emozioni tutte insieme.
Alex se ne andava? E il piano? No, no, no! Accidenti! Victor gliele avrebbe dette di tutti i colori. Doveva licenziarlo, non così, come se nulla fosse, puf! All'idiota era saltato in mente di abbandonarla così di punto in bianco?
-Come? Che diavolo stai dicendo?! Non puoi!-
-E perché no? Tanto come dici tu... come dice lei non servo a nulla.-
-Non è vero!-disse senza pensarci e sorprendendo oltre a lui anche se stessa.
E adesso? Che doveva fare? Si era già messa in ridicolo, tanto valeva continuare a giocare.
Si avvicinò di più a lui.
-Tu... servi a me, io ho bisogno di te.-
Ad Alex pareva tutto surreale quello che stava accadendo, Selena necessitava di lui?
Non ci poteva credere.
La guardò meglio, il suo viso era così perfetto, bello, pulito, e i suoi occhi erano la fine del mondo.
Gli era sempre attirato tutto di lei, a partire dal suo costante tirarsi il braccialetto quando era nervosa, dal suo modersi il labbro quando era a disagio, alla sua voglia di mangiare gelato alla fragola perché era arrabbiata, portava il 37 di scarpa, adorava i vestiti semplici ma non lo dava a vedere per mantenere una certa immagine, era anche a conoscenza del fatto che lei quando si guardava allo specchio non si piaceva mai, ma aveva bisogno di almeno tre pareri per vedersi bella almeno in minima parte, era testarda, cinica, logorroica, furba, attenta ai dettagli e nonostante tutto...gli andava benissimo così.
A lui sembravano tutti dei pregi. Probabilmente se gli avessero chiesto di compilare un foglio con tutti i suoi difetti, lui l'avrebbe lasciato in bianco. Perché Selena era perfetta.
Era talmente concentrato che non si accorse nemmeno di due braccia che gli avevano cinto il collo.
-Non andartene, fallo per me- gli sussurrò al suo orecchio facendolo rabbrividire di piacere.
E allora non seppe più resistere, la baciò con tutto l'amore e il sentimento che provava senza lasciarla mai.
Lei ricambiò compiacendosi della sua tecnica infallibile.

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