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SAND

L'inferno è vuoto,
tutti i diavoli stanno qui .
~Shakespeare

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Solitamente non amavo uscire il sabato sera, ma quel giorno avrei fatto un'eccezione. Io e la mia migliore amica Virginia avremmo raggiunto i nostri amici in spiaggia, dove si sarebbe svolta la "festa di fine estate", o così la chiamavamo noi.

«Sbrigati o George si farà un'altra ragazza!»
mi minacciò lei, vedendo la velocità di un elefante con cui mi vestivo. Chi era George? Beh, oltre un arrogante, presuntuoso, figlio di papà, era un ragazzo della nostra scuola. Cotto di me sin dal primo anno delle superiori, ma dire che a me non era mai piaciuto era dir poco... non era il tipo di persona adatta alla mia testa dura.

«Quante volte devo dirti che di lui non me ne frega niente?»
sbuffai, prima di mettere piede fuori dal portone di casa mia e di stringermi all'interno della felpa. Si congelava. Questo significava solo una cosa: tra poco sarebbe iniziata la scuola e questo mi metteva ansia da morire. Perché?
Quello a venire sarebbe stato l'ultimo anno di scuola, prima dell'Università.
Non avevo ancora pensato a cosa farne del mio futuro, ed era per questo che al solo pensiero mi si contorceva lo stomaco.

«Muoviti lo stesso»
disse lei, prendendomi dal braccio e trascinandomi.

«Ti odio da morire»
la fulminai con lo sguardo, mentre lei per risposta mi lasciò un bacio sulla guancia.

Faceva sempre così, ma le volevo bene per questo.

Appena arrivate le dita dei piedi non si muovevano più, e mi maledissi mentalmente per non aver chiesto un passaggio in auto a mio fratello James. Dopotutto, anche lui sarebbe venuto alla festa, anzi, sicuramente era già a sbaciucchiarsi con qualche povera turista capitata nelle sue grinfie. «Forse avremmo dovuto chiedere uno strappo da James, non credi?» esternai i miei pensieri.

Venire a piedi non era stata una buona idea.

«Cosa? Tuo fratello? No! Pensi che avrebbe accettato?»
ribatté subito lei, guardandomi come se fossi una pazza. Ci riflettei un attimo ed effettivamente aveva senso...non ci avrebbe sicuramente accompagnate.

«Beh, in tal caso ci saremmo potute nascondere nel bagagliaio...»
borbottai, ma ormai Virginia non mi stava più ascoltando: erano arrivati i nostri amici Jake, Amy e Dean.

«Hey chi si rivede!» mi salutarono allegramente, ed io non potei fare altro che ricambiare con un sorriso.

Mi guardai intorno mentre loro parlavano del più e del meno e mi sentii leggermente fuori luogo: tutti erano vestiti decentemente, rispetto a me. Le ragazze indossavano dei vestitini aderenti e striminziti, più del loro quoziente intellettivo, e ce ne voleva per esserlo, credetemi.

Cosa indossavo io, invece? Una umile felpa con dei pantaloncini grigi con su scritto 'California'. Diciamo che non amavo vantarmi del fatto che la mia famiglia fosse ricca.

Non volevo dare l'impressione di essere una viziata e maleducata borghese.

Poco mi importava di come ero vestita, quella sera men che meno, non avrei dovuto incontrare nessuno di importante.

I nostri amici ci proposero di sederci attorno al fuoco a mangiare marshmallow e accettammo.
Era da molto che non li vedevo e quindi decisi che quella serata me la sarei goduta a pieno.

«Bene, Daiana Martin, cosa ci racconti? Cosa succede nell'oltretomba
parlò Jake, alludendo al fatto che mi si vedeva fuori casa rare volte.
Virginia gli diede un piccolo schiaffetto dietro la nuca, fulminandolo con lo sguardo.

You- La storia si ripeteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora