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TREACHERYÈ tutta colpa della Luna, quando si avvicina alla Terra fa impazzire tutti
~Shakespeare꧁꧂꧁꧂꧁꧂꧁꧂꧁꧂
L'appuntamento con Jake e Dean era alle otto, ma non c'era bisogno di dire che io, Amy e Virginia ci presentammo alle nove.
Tra Virginia che non riusciva a trovare un vestito adatto, Amy che non sapeva mettere il rossetto, ed io che ero insicura sul mio aspetto, avevamo fatto ritardo.
«Finalmente direi!»
Jake alzò gli occhi al cielo, ma quando vide Virginia la squadrò da capo a piedi, la mangiava con gli occhi. Io gli diedi una gomitata e lui mi fulminò con lo sguardo.«Entriamo?»
chiese Amy, che era impaziente.
Noi annuimmo e, mentre facevamo la fila per l'entrata, Dean mi posò la mano sul fianco, facendomi spaventare.«Sei bellissima»
sorrise, avvicinandosi alla mia guancia, per poi darmici un bacio sopra.«Grazie...»
In effetti quella sera mi sentivo abbastanza carina, dopo trenta scleri isterici a casa, dopotutto era uscito un bel risultato.
Indossavo un vestito nero ricamato in pizzo sulle braccia e sulla spalla, completamente scoperta.
Davanti aveva una scollatura a V che risaltava il mio seno, non troppo grande.Aspettammo circa dieci minuti in fila, e quando toccò a noi a Dean arrivò una chiamata urgente.
«Cazzo, proprio adesso?!»
disse Jake sbuffando, ma Dean non lo degnò di alcuna attenzione e si allontanò per rispondere.Stavo per entrare, quando qualcuno si mise davanti a me, superando tutta la fila.
«Hey! Rispetta la fila!»
gli urlai, e lui si voltò.«Ops, credo di non averlo fatto»
disse il ragazzo, prendendosi gioco di me.«Grazie al cazzo. L'ho visto che non l'hai fatto, per questo ti dico di metterti in fila.»
gli puntai un dito contro, e lui mi guardò da capo a piedi, leccandosi le labbra.«Piacere, Marcus»
mi porse la mano, che osservai scioccata.«Cosa? Non prenderò la tua mano, scordatelo»
sbottai«E dai...»
si avvicinò, ma una mano lo spinse dal petto per allontanarlo.
Mi preparai psicologicamente a vedere un Dean incazzato, ma quando mi voltai non vidi lui.Era possibile che Axel Wilson si trovasse sempre tra i piedi?
Aveva per caso una calamita?«Sta con me»
alzò le sopracciglia Wilson, posandomi poi il braccio sulle spalle, facendomi sussultare.Arrossii da morire, ma cercai di non darlo a vedere.
«Scusa amico»
alzò le mani il ragazzo in segno di resa, prima di entrare.«Coglione...»
borbottò Axel, togliendomi subito il braccio di dosso e allontanandosi da me.«Sapevo cavarmela benissimo da sola»
dissi mentre il buttafuori controllava la mia carta d'identità.«Mh, non sembrava»
«Come vuoi»
dissi infine, prima di entrare.La musica era assordante e l'aria irrespirabile. Era un mix di fumo e alcol, soffocante.
Quella non era una vera e propria discoteca, poiché c'erano i tavoli, ma l'atmosfera era la stessa.
Cercai con lo sguardo i miei amici, ma non li vidi neanche per sbaglio, così decisi di aspettare vicino all'entrata Dean, che arrivò qualche minuto dopo.
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You- La storia si ripete
Teen FictionDaiana Martin è una diciottenne di origini spagnole e fa parte di una delle famiglie più ricche della California. La sua vita è sempre stata regolare, tra studio, amici, cotte amorose e sport, fin quando, il ritorno a scuola di un ragazzo temuto da...