Capitolo 6

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La mattina dopo, appena sveglia, penso ad un modo per farmi perdonare da Mia. Ora che ci penso, dato che a lei piacciono molto i dolci, le porterò un cupcake (insomma, a chi non piacciono?) e cercherò di farmi perdonare. Faccio colazione, una doccia e poi mi vesto a velocità impressionante e scendo di casa. Dopo un bel po' di tragitto, arrivo da Starbucks e appena entro, vado direttamente alla cassa, dove ordino un caffè per me e il cupcake per Mia. Mentre aspetto al bancone, noto che vicino a me è seduto un ragazzo della mia scuola. Mi pare si chiami Felix, ma non ricordo il cognome. È straniero, svedese se non mi sbaglio...

Improvvisamente Felix si volta e si accorge che lo sto fissando, quindi mi dice con uno sguardo intenso: «So di essere bello, ma se mi guardi così, mi imbarazzo.»

Ma chi si crede di essere questo qui? Decido di ignorarlo, e giro lo testa. Ma lui non si dà per vinto, si alza dalla sedia e raggiunge la mia, dicendomi nell'orecchio: «Tu devi essere Crystal Johnson... Sai, è da un po' che ti sto 'tenendo d'occhio'... Devi avere molti ragazzi al tuo seguito...» Sorride, aspettando la mia reazione.

Questo tipo sta cominciando davvero a darmi sui nervi. Decido di ignorarlo di nuovo, e quando sta per ricominciare ad infastidirmi, il cameriere chiama il mio nome, dandomi ciò che avevo ordinato. Finalmente!

Prendo velocemente il caffè e il cupcake ed esco dal locale, lasciando Felix a bocca asciutta.

Mi avvio verso la scuola e in poco tempo arrivo. Appena entro in classe cerco Mia e quando la vedo, le vado in contro. Lei mi saluta freddamente: «Ciao.» dice. Io, ignorando il suo tono, le porgo il dolcetto e le dico: «Mia, ti prego, perdonami. Sono stata davvero una scostumata a risponderti in quel modo. Tu stavi solo cercando di aiutarmi, e io non ho saputo apprezzare il tuo gesto. Sono una stupida. Scusami.»

Mia indugia per qualche secondo, ma poi mi abbraccia e mi dice sorridendo: «Certo che ti perdono. Ti voglio bene.»

«Anche io te ne voglio.» rispondo felice.

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