Capitolo 1

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Avevo fatto una cazzata colossale, ne ero consapevole. Sapevo anche di doverne pagare il prezzo, ma tenevo e tengo troppo alla mia libertà per rinunciarci.

"E così hai ucciso un uomo?"

La donna tutta tatuata seduta vicino a me mi stava assilando con le sue domande del cavolo, forse perchè le piaceva vedermi sudare freddo per il nervoso.

"Non ho ucciso proprio nessuno io, al contrario di qualcuno" la guardai di traverso riferendomi a lei.

"A mia difesa, era un vero impiccione" disse alzando le mani in segno di finta innocenza.

Pensai che se non le piacevano gli impiccioni, allora si poteva anche suicidare.

Ridacchiai a quel mio pensiero, attirando tutti gli sguardi omicidi delle altre donne nella cella di detenzione.

Abbassai lo sguardo mortificata, anche se in fondo non lo ero per niente.

Finalmente la porte della cella si aprì, rivelando un gran pezzo di ragazzo.

Biondo, occhi marroni proprio come i miei, alto e slanciato, sui 20 anni. La sua divisa da poliziotto gli stava stretta, mettendo in mostra il suo fisico muscoloso.

"Che pezzo di gnocco eh?" mi sussurrò all'orecchio la donna tatuata dandomi una leggera gomitata sul braccio.

Mi limitai ad annuire e a puntare i miei occhi su quella statua greca, insieme al resto delle donne
nella stanza, cercando di non sbavare più del dovuto.

"La signorina Candace Smith?" disse guardandosi in giro.

"Sono io" proferii parola alzando timidamente la mano.

Ci guardammo e per poco mi mancò il fiato. Lui mi fece segno di seguirlo e mi alzai con tutta la disinvoltura che avevo. Uscimmo dalla cella sotto gli occhi gelosi della altre.

Percorremmo un corridoio lungo fino ad arrivare davanti ad una porta. Lui la aprì facendomi entrare per prima.

'Che gentiluomo' pensai sorridendo.

Lui ricambiò il sorriso accomodandosi sulla sua poltrona, mentre io facevo lo stesso sulla mia sediolina incredibilmente comoda.

Guardai un pò l'ufficio. Ordinato, incolore, asettico.

Di solito si capisce molto di una persona da come tiene il suo ufficio, e lui poteva benissimo sembrare una persona noiosa e seria. Ma guardandolo negli occhi si poteva intravedere il contrario.

"Allora signorina Smith, iniziamo l'interrogatorio" disse duramente prendendo carta e penna.

SPAZIO PER ME
so che è corto, ma è una sorta di introduzione ahah. Tutti i crediti a @eleonoranaomi

My policeman |Ross Lynch|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora