Capitolo 9

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ROSS' POV
"Cerchiamo Rydel Lynch" dissi alla infermiera al banco informazioni sbattendo entrambe le mani sul ripiano.

Lei mi guardò stranamente, forse con un pò di compassione.

"Stanza 304" ci informò indicando il corridoio con una penna.

Ringraziammo prima di dirigerci a passo svelto verso la stanza di Rydel.

A metà corridoio Candy mi prese la mano sorridendo speranzosa.

Le ero davvero grato di essere venuta con me.

"Dove cazzo è questa stanza?" sbuffai contrariato nel vedere che eravamo ancora alla stanza 278.

"Meno chiacchiere e più velocità, Ross" disse Candace trascinandomi ancora più veloce.

Arrivammo con il fiatone davanti alla stanza, notando che fosse l'unica chiusa.

La aprii d'istinto pensando al peggio.

Mi ritrovai tutti i miei fratelli che ridevano e scherzavano insieme a Rydel che sorrideva adorabilmente.

"Sorellina!" la abbracciai facendo aderire le nostre guance.

"Ross, finalmente sei qui!" sorrise ricambiando l'abbraccio.

"E in compagnia! Ragazzi, vi presento Candace" dissi indicandola.

"Piacere, per favore chiamatemi Candy" sussurrò salutando timidamente con la mano.

Era davvero adorabile e per un momento considerai impossibile il fatto che pochi giorni prima lavorasse in un nightclub.

La salutarono tutti calorosamente presentandosi e io rivolsi loro un sorriso grato.

"Ry cosa ti è successo?" le chiesi prendendole la mano da cui partiva la flebo.

"Ero in macchina e quello davanti a me ha frenato di colpo, io l'ho tamponato e mi hanno portata qui per dei controlli, anche se sto benone" alzò il pollice.

"E questo che ti ha frenato dov'è? È scappato?" corrugai la fronte.

"Oh no no, anzi è stato molto gentile e ha detto che farà un salto in ospedale a trovare oggi" annunciò un pò a tutto.

"E poi è molto carino" mi confidò all'orecchio facendomi l'occhiolino.

Le sorrisi prima di ringraziare Candy di avermi accompagnato.

"È stato un piacere" sorrise prendendomi la mano, provocandomi una scossa in tutto il corpo.

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CANDACE'S POV

Tutti i fratelli di Ross, incluso lui, si erano appisolati sulle sedie, erano tutti incredibilmente belli.

Mi stavo per addormentare anche io quando un leggero bussare alla porta mi fece svegliare con un sussulto insieme a Ry e Ross.

"Apro la porta okay?" le chiesi il permesso.

Lei annuì sorridente stropicciandosi gli occhi.

Aprii la porta sbadigliando, rischiando di strozzarmi.

"James? Che ci fai qui?" chiesi sbalordita.

"Tu che ci fai qui! Comunque sono venuto a trovare Rydel, dopo quello che le ho fatto" si grattò la nuca in imbarazzo.

Solo in quel momento notai un mazzo di bellissimi fiori nella sua mano.

"Ah quindi sei il frenatore? Dai entra" sbuffai una risata facendolo entrare.

Ricambiò la risata prima di zittirsi dopo aver visto quasi tutti addormentati.

"Ciao James!" bisbigliò entusiasta Ry.

"Ehy Rydel, questi sono per te" disse mordendosi il labbro e mostrandole i fiori.

Le si illuminarono gli occhi prima di incominciare a conversare con lui del più e del meno.

Intanto mi sedetti vicino a Ross sospirando per la stanchezza.

"Hai sonno? Dai ti accompagno a casa" sorrise beato Ross.

"Se non ti disturba" mi stiracchiai.

"Certo che no, dai andiamo" si alzò seguito da me.

"Ciao Ry, rimettiti" le raccomandai baciandole una guancia.

"Contaci bella" mi fece un occhiolino.

"Ciao James, noi ci vediamo Lunedì" lo abbracciai, procurandomi una strana occhiataccia da Ross e Ry.

"Va bene, ciao Candy" mi baciò inaspettatamente la guancia.

"O-okay, ciao" presi la borsa e mi incamminai con Ross.

Arrivammo silenziosamente alla macchina. Solo dopo essere entrati ebbi il coraggio di parlargli.

"Stai bene Ross?" gli toccai la spalla, ma ritirai subito la mano dopo averlo sentito contrarsi sotto il mio tocco.

"Lui è il famoso James vero?" disse a denti stretti.

"Sì è lui, ma non mi interessa più..." spiegai.

"Lo giuri?" mi guardò con gli occhi da cucciolo, facendomi sciogliere.

"Lo giuro" gli sorrisi appoggiando la testa al finestrino.

"Candy, tu mi piaci" disse ad un tratto continuando a guardare la strada.

"Mi piaci anche tu" esultai nella mia testa.

"Davvero? È... Fantastico" sorrise sinceramente parcheggiando davanti a casa mia.

"Allora ci sentiamo" dissi stringendo la borsa.

"Sì, ci sentiamo" mi guardò.

Lo baciai al volo prima di scendere dalla macchina e camminando verso casa.

Girandomi lo vidi sorridere, facendomi sentire bene.

S/A

CONTINUO A 10 VOTI

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My policeman |Ross Lynch|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora