Capitolo 5

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Mi risvegliai dal mia pisolino pomeridiano, puntando subito lo sguardo sulla sveglia accanto a me.

Le 18:23.

'Posso dormire un'altra oretta prima di cena' pensai riappoggiando la testa sul cuscino e chiudendo gli occhi.

Ma un pensiero, una sensazione mi assaliva la mente, fin chè capii.

"Oh merda!" dissi alzandomi di scatto e prendendo il mio telefono dal comodino.

Misi freneticamente le mani nelle tasche della mia giacca che avevo indossato il giorno prima, sperando di trovare quello che stavo cercando.

Quando trovai il bigliettino da visita dell'agente Lynch tirai un sospiro di sollievo, prima di incominciare ad agitarmi ancora.

Composi il numero che era scritto sul biglietto e aspettai nervosa che il telefono iniziasse a squillare.

Dopo due squilli sentii la sua bellissima voce e la mia mente andò in pappa, facendomi dimenticare il motivo per cui lo avevo chiamato.

"Pronto?" ripeté per la seconda volta, facendomi ritornare con i piedi per terra.

"S-salve, sono Candace Smith, mi dispiace per non essere venuta all'interrogatorio di oggi, vede ho avuto un contrattempo" dissi mordendomi il labbro furiosamente.

"Che tipo di contrattempo, signorina Smith?" chiese lui, potevo immaginarmi il suo cipiglio.

Mi guardai in giro finché notai un quadro con disegnata un auto sfasciata.

'Lo dovrei buttare quel quadro, è orrido' pensai, ma poi mi venne l'idea.

"Ho avuto un incidente stradale, ma sono tutta intera per fortuna, anche se non si può dire lo stesso della macchina" dissi fingendomi scossa, continuando a guardare il quadro.

Lo sentii sospirare attraverso la cornetta, forse un sospiro di sollievo?

"Mi dispiace per la macchina, sa mio padre ha una carrozzeria, magari potrebbe portare la macchina da lui e vedere cosa può fare" disse.

"Ehm no non ce n'è bisogno, è da rottamare, ma grazie per avermelo detto" dissi tutto di un fiato.

"Va bene fare l'interrogatorio domani? Non posso aspettare oltre" sospirò sensualmente, facendomi venire i brividi.

"S-sì perfetto" bisbigliai accasciandomi al suolo.

"E visto che non ha la macchina, se vuole la vengo a prendere a casa e poi andiamo in un locale a parlare. Stare sempre in caserma è una rottura" disse sbuffando una risata, rendendomi nervosa.

"Per me non c'è problema, venga pure quando vuole" dissi.

"Alle 12? Così mangiamo anche" chiese, e dal tono di voce sembrava nervoso.

Sorrisi e annuii, ricordandomi dopo che lui non poteva vedermi. Che stupida.

"Perfetto" dissi con aria sognante.

Dopo avergli dato l'indirizzo e esserci salutati, mi buttai sul letto a peso morto.

Mi stavo innamorando di lui? Non poteva essere, ma qualcosa in lui mi attraeva.

Guardai ancora la sveglia, erano le 19 e avevo tanta fame.

Entrai in cucina dove Bella stava cucinando degli Hot Dog.

"Siiii! HOT DOG HOT DOG!" iniziai a saltellare per tutta la cucina mentre il buon odore mi inebriava le narici.

"Te stai male" disse lei formando con i suoi indici una croce "esci da questo corpo, creatura del male!" disse in modo teatrale.

"Poi sono io quella che sta male" dissi roteando gli occhi e prendendo un hot dog.

Mi sedetti su uno sgabello e iniziai ad addentarlo, sotto gli occhi increduli di Bella.

"Che c'è?" dissi con la bocca piena e sporca di salsa.

"Mangi di continuo e non ingrassi di un etto, ma vaffanculo" trillò nel mio orecchio prima di sedersi vicino a me con il suo hot dog.

"Sono fortunata" confermai prima di mordere ancora l'hot dog.

"Al telefono prima era James?" chiese Bella mettendo il suo piatto nel lavandino.

"Mi hai spiata?" dissi mettendo una mano sul petto facendo la finta offesa.

"No ma queste pareti sono fatte di cartongesso e si può sentire anche una mosca volare a due camere di distanza" rise per la sua stessa battuta "ma comunque rispondi alla mia domanda"

"No, era l'agente Lynch" dissi indifferente iniziando a lavare i piatti.

"Quello che si occupa dell'assassinio di Zayn? E cosa ti ha chiesto?" chiese incrociando le braccia al petto.

"Nulla di che, domani passa a prendermi e andiamo a mangiare per finire l'interrogatorio" dissi strofinando  con la spugna un bicchiere.

"COOOSA? VIENE QUI E ANDATE A MANGIARE? VOGLIO LA SCOPATA ALLA FINE DI QUESTA VICENDA" urlò facendomi quasi sanguinare le orecchie.

"Hai capito l'ultima parte? Per finire l'interrogatorio" dissi girandomi verso di lei e appoggiandomi al bancone.

"Secondo me è un appuntamento e non negarlo, tu ci speri un pochino" disse formando un ghigno divertito in volto.

Mi arresi facendomi scappare un piccolo "sì" dalla bocca.

"Lo sapevo!" ricominciò a gridare, facendomi tappare le orecchie.

"Basta gridare Bella, che svegli i vicini" la rimproverai.

"Ma sono le 19:20" disse confusa.

"È lo stesso" dissi causandole una risata.

Entrai nella mia camera e dopo essermi messa il pigiama lessi per qualche ora un libro che mi aveva regalato Bella, di quale non mi ricordavo neanche il titolo.

Alle 23 mi coricai sperando che il giorno dopo fosse stato almeno decente.

S/A
SIETE CURIOSE DI SAPERE COME ANDRÀ TRA CANDY E ROSS?
MLMLML ALLORA CONTINUO A 5 VOTI.
LO SO SONO CATTIVA, VI AMO CIÀ.

My policeman |Ross Lynch|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora