Capitolo 2

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"Allora signorina, cerchiamo di ricostruire la scena" disse l'agente Lynch leccandosi il labbro inferiore. Dio.

"Ehm sì, agente Lynch" risposi totalmente assorta nei miei pensieri perversi.

"Da quanto mi ha detto lei era in un nightclub nell'ora in cui Zayn Malik è stato assassinato, ma sul cadavere abbiamo trovato il suo DNA e alcuni graffi sul suo corpo causati da unghie indubbiamente lunghe" spiegò puntando lo sguardo sulle mie unghie lunghe e laccate di rosso.

Mi zittii a quelle sue affermazioni, inspirando profondamente.

"Lei non me la racconta giusta, signorina" si grattò il mento con fare dubbioso.

Lo guardai con innocenza, cercando di non sembrare nervosa.

"Quindi, le ripeto, dove si trovava alle 3 di ieri notte?"

"Le ho già risposto agente, ha qualche disturbo della memoria per caso?" dissi ironicamente, ma il mio interlocutore non prese alla lettera il mio messaggio visto che il suo sguardo diventò ancora più duro.

"Non mi faccia perdere il controllo o non risponderò delle mie azioni, signorina Smith" scattò mordendosi il labbro.

Trasalii, cercando di capire se c'era qualche riferimento sessuale in quella sua affermazione.

Corrugai il viso e per un momento chiusi gli occhi intenta a ricordare lo svolgimento di quella serata.

"Come lei ben sa, in quel club faccio la prostituta per riuscire a pagarmi l'università. Zayn era un cliente abituale, è per quello che c'è il mio DNA su di lui, e i graffi sono perchè amava il masochismo. Quella sera si era presentato ubriaco fradicio e aveva preteso di possedermi, e io ovviamente non ho potuto rifiutare" spiegai tutto d'un fiato mentre una lacrima rigava la mia guancia.

Lo vidi perplesso, quindi ripresi parola.

"E comunque non avevo nessun motivo per ucciderlo, eravamo amici ormai" conclusi incrociando le braccia al petto.

Il suo viso si illuminò, lasciando spazio a un sorriso furbo.

"E invece da quanto ci ha detto il suo capo, signorina Smith, lei aveva un buon motivo per assassinare Zayn" disse tamburellando le dita sulla scrivania di legno.

Spalancai gli occhi sorpresa, aprendo un pò la bocca. Non era possibile.

"E-e quale sarebbe scusi?!" esclamai offesa.

"A quanto pare il signor Malik non pagava quasi mai i suoi... lavoretti. Aveva debiti per quasi 3000 dollari. Non mi dica che ignorava questa cosa" mi rivolse un occhiata superiore.

"Io lo sapevo sì, ma lui mi aveva giurato che mi avrebbe ripagata con gli interessi" dissi con un espressione maliziosa.

Lui sospirò quasi sconfitto prima di dirmi di passare l'indomani per un'ultimo interrogatorio. Mi alzai andando verso la porta.

"E sì, potrei essere una puttana, ma non un assassina" dissi fermamente prima di uscire dalla stanza.

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"Candy, pensavo non arrivassi più!" esclamò la mia collega Maya prima di abbracciarmi.

"Tranquilla, non ti libererai così facilmente di me" le dissi facendole un occhiolino causandole una risatina.

Ci vestimmo per lo spettacolo di burlesque che si sarebbe tenuto quella sera.

Non amavo il mio lavoro, anzi era orribile e mortificante, ma non avevo alternative.

Da quando avevo deciso di trasferirmi a New York lontana dai miei mi ero dedicata alla ricerca dell'università dei miei sogni, ma dopo averla trovata capii che i soldi che avevo da parte non bastavano minimamente a pagarla.

Fui costretta a lavorare in quel nightclub, almeno la paga era ottima.

Salimmo sul palco dove si poteva avere la perfetta visuale di tutti quei morti di figa che stavano in prima fila.

Lanciai un'occhiata a Maya prima di incominciare a ballare a ritmo di musica.

Alla fine del balletto scesi dal palco per "stuzzicare" gli uomini seduti sperando di ricevere qualche soldo in più.

Stavo camminando verso un uomo sulla cinquantina che stava letteralmente sbavando sulla sua camicia quando caddi, finendo sulle gambe di qualcuno.

"Scusi" dissi frettolosamente prima di alzare lo sguardo, rimanendo di stucco.

"Agente Lynch?!"

S/A
È corto, I know, ma sto cercando di far prendere una strada ben precisa alla storia. commentate con quello che pensate su questo capitolo :)

My policeman |Ross Lynch|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora