Chitarra- gIANMARIA

☆10☆

Ci troviamo sul divano di casa sua e, dato che sua nipote, sua sorella e i suoi genitori dormono, siamo costretti a sussurrare.
Nonostante qualche volta mi faccia ridere siamo molto silenziosi.
Mentre mi fa vedere un video sul suo telefono gli arriva un messaggio da un certo "Marco":
"Gianma sono Anna, ho il telefono scarico, ti volevo dire che l'altro giorno ho lasciato una canottiera nera da te, l'hai vista?" leggo.
Con un movimento veloce toglie la notifica e da questo mi fa capire che non vuole che io lo legga;

come sempre me la prendo moltissimo ma non voglio assolutamente che si dia a vedere, dopotutto mi fido di Gianmaria e so che non potrebbe mai farmi una cosa del genere, peró il dubbio mi rimane sempre.
Non voglio sembrare permalosa, anche perché so che da fastidio e non vorrei rovinare la serata.

Per quanto io provi a non far vedere quanto me la sia presa non riesco a nasconderlo;
«Che hai drea? Sei un triste, si vede...» mi scompiglia i capelli l'angelo

dopo un paio di secondi in cui evidentemente il ragazzo ha riflettuto mi dice:
«È per il messaggio di prima? Perchè sennò stai tranquilla, è una ragazza che piace a Nico.» sorride

«Ok ma, perché ha lasciato la sua canottiera a casa tua?» guardo in basso.
Non sono più tanto sicura del fatto che non sia successo nulla, mi sto preoccupando molto.
Anche se non stiamo insieme non so come reagirei ad una cosa del genere e non vorrei essere un peso per Gian.

«Andre, quel giorno lei e Nico si trovavano nei paraggi e volevano cambiarsi per andare a fare un bagno, tutto qui.» sorride.
Penso gli faccia piacere vedere quanto io sia preoccupata per queste scemenze.

Almeno peró ora sono tranquilla;
adoro quando Gianmaria dimostri con gesti così spontanei quanto sia bello sia dentro che fuori.
Lo considero un ragazzo che sprizza luce da tutti i pori, così tanta luce che mi abbaglia e ogni volta che lo vedo mi calma, ricordandomi l'effetto che mi fa il caldo sole d'estate la mattina presto.

«Giorno pupa» mi parla l'angelo in piedi.
«Ti piace il caffè?» chiede.
Ancora stordita dalla forte luce che emanano le finestre spalancate riesco a negare la sua richiesta.
«Susu svegliati che mettiamo un po' di musica» sorseggia il suo caffè.
«Ma siamo soli?» chiedo con il cuscino sopra la faccia

«Yess, sono tutti fuori»
«Perché?» continua.

«Era per sapere.»

no, non era "per sapere"

semplicemente volevo passare un po' di tempo sola con lui.

SPAZIO AUTRICE~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
perdonatemi tutta questa attesa, questa volta non so come giustificarmi.
Almeno peró ora ci sono le festività di pasqua quindi spero di riuscire a scrivere😭😭.
Scusatemi l'ora e buone vacanze🫶🫶, spero vi piaccia questo capitolo