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Stasera ci troviamo in un lido con degli amici di Gianmaria, dato che è da tanto che me li vuole far conoscere.
Tra poco andremo al ristorante che si trova poco dopo qualche ciottolo anche se non ho tanta fame.

Io e Gianma siamo seduti su una sdraio uno di fronte all'altro e ho una voglia pazza di baciarlo;
i suo capelli sono asciutti e mossi per via dell'acqua del mare.
«Ti avevo detto di mettere la crema solare, sei tutto rosso» lo rimprovero.
«Scusa, mamma» dice con tono ironico
alzo le sopracciglia ma continuo a guardarlo.
Le sue mani sono attorcigliate dietro la mia schiena e le mie anche dietro la sua;

«Queste luci ti fanno brillare gli occhi, sai?» mi dice.
In realtà i miei occhi brillano solo perché sono di fronte a te, ma non credo che avrò mai il coraggio di dirtelo.

Voglio baciarlo adesso, penso sia il momento perfetto.
Inizio ad avvicinarmi senza accorgermi che è girato a prendersi come sempre una sigaretta;
li prendo il pacchetto e me lo metto dietro la schiena
«Aspetta un secondo, ti prego» lo supplico.

«Dai, è solo una sigaretta Drea» inizia ad avvicinarsi per prendere le sigarette.

«Ci metto un secondo, devo fare una cosa!»

Riesce a recuperare il pacchetto, dimostrandomi di fregarsene completamente di quel che avrei voluto fare.
Incredibile cosa riesce a fare una semplice sigaretta, è proprio per questo che odio il fumo, oltre al fatto che mi ha portato via mio nonno.

Decido di alzarmi, ormai sono nervosa.

Sento il rumore dei ciottoli calpestati e un po' mi colpiscono, senza però provocarmi dolore;
nel mentre mi accorgo che l'angelo mi sta raggiungendo di corsa.
Guardando in basso vedo le sue gambe accanto alle mie e la puzza di fumo che mi colpisce il setto nasale.
«Dai Dreona mia non te la prendere» cerca di farmi sorridere e effettivamente ci riesce.

Mi mette un braccio attorno al collo e mi fa sorridere ancora di più.
«Mi dici cosa volevi fare prima?» mi guarda.

Ti volevo baciare, stupido, solo che sono troppo orgogliosa per dirtelo.
«Dopo»

«Dai dai dai ti supplico»

«Se davvero fossi stato così curioso avresti rinunciato a una sigaretta di merda per cinque minuti» divento nuovamente nervosa al solo pensiero

«Scusami Andre, davvero, non ci ho pensato prima» sembra davvero dispiaciuto;

ho un sacco di sensi di colpa ora.
Mi fermo tutto un tratto e lo abbraccio e, mettendomi in punta di piedi, decido finalmente di baciarlo;
questo bacio peró, a differenza dell'altro è più lungo.
Le nostre guancie si stanno letteralmente incendiando
ma nonostante questo , lui e solo lui, ha trovato il coraggio di scendere verso il mio collo e continuare a baciarmi.
Sento il mio stomaco formicolare come ogni volta che ci guardiamo o ci tocchiamo, peró questa volta sento di star per impazzire.

Purtoppo si stacca lasciandomi le labbra morbide
«Drea non possiamo qui, andiamocene» dice affannato.
Che carino che è.
«Giamma che dici se stasera prendiamo una stanza in hotel? Solo per stanotte» sono affannata anche io.

Sorride e mi abbraccia nuovamente, peró questa volta sollevandomi;
attorciglio le mie gambe attorno al suo bacino e appoggio la mia testa sulla sua spalla.

«Grazie per questa giornata» dico

«Non è ancora finita» lo sento sorridere.



SPAZIO AUTRICE~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
CIAO A TUTTIIIII
non riesco ancora a realizzare il fatto che mille persone abbiano letto la mi storia, grazie per tutto il supporto che mi state dando🫂🫂
scusatemi ancora per tutti quei giorni in cui non ho scritto, mi dispiace
vi amo.🫶🫶

Chitarra- gIANMARIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora