TRE MESI DOPO
Erano già passati tre mesi e noi eravamo tornati a casa nostra
<<signorina Dallas, buon compleanno>>guardai il professore di musica
<<grazie>>andai in mensa e presi il mio pranzo
<<auguri>>sorrisi alla cuoca della mensa
<<grazie Agata>>mi diede una bottiglia di coca-cola in più e ridacchiai andando a sedermi fuori
<<ho visto il tuo amico>>guardai Cloe
<<lasciami in pace, o stavolta ti smonto la faccia>>ridette
<<mi ha rifiutata>>sorrisi fiera di James
<<si vede che non sei così brava come dici>>mangiai la mia pizza, ma lei mi fece cadere il pranzo
<<pure al mio compleanno vuoi litigare?>>sorrise
<<non mi fai paura>>mi alzai
<<ragazze non di nuovo>>fu il preside, appena andò via lei mi buttò l'acqua adosso
<<è un vizio>>ridette
<<sarà mio quel bel ricco mafioso>>mi stavo allontanando mia mi spinse e non ci capi più. Iniziammo a menarci, ma quando fu a terra e le stavo per dare un calcio, due braccia mi sollevarono
<<stai calma>>lo guardaia, era Rayan
<<ok>>Cloe si alzò
<<avere dei genitori che ti rapiscono e abusano di te, deve fare schifo. Ma intanto chi vuole una puttana come te>>guardai Rayan
<<io la uccido>>le diedi un pugno facendola cadere, Rayan ed io eravamo diventati molto amici, si preoccupava sempre per me
<<Nicole cazzo>>mi tenne ferma
<<mi deve rovinare la giornata anche al mio compleanno, non ce la fa a lasciarmi stare>>mi guardò
<<James si arrabbia se fai un altra rissa>>annui
<<quel bel ragazzo, così buono. Sarà mio>>mi veniva da piangere
<<Nicole Dallas, calmati o ti porto di peso a casa>>mi sedetti e pranzai, avevo la guancia che mi bruciava per lo schiaffo, Rayan chiamò una delle guardie e disse di portare Cloe in infermeria
<<ti smonto puttana>>mi bagno la guancia con un fazzoletto
<<devi stare calma. So che la rabbia non la gestisci ultimamente, ma non puoi rischiare mandare all'ospedale tutte quelle che ti rompono le palle>>sospirai
<<ho educazione fisica, il prof mi fa usare il sacco da boxe>>annui
<<ora lavoro per James, sono la tua guardia del corpo, più o meno, lui dopo viene qua, per parlare con il preside per aiutarlo a organizzare la festa di halloween, ti prego, fa la brava>>sbuffai
<<dipende da lei>>mangió con me e poi andai in a scuola
ORE DOPO
<<brava Nicole, tira un pugno più forte>>lo feci facendo dondolare il sacco
<<così mi aiuterà a controllare la rabbia?>>il coach mi guardò
<<ti sfoghi così>>ci furono delle voci e poi Cloe e le sue amiche
<<No, fuori da qui voi quattro. Lasciatela stare>>sorrise
<<facciamo le brave>>continuai a tirare calci e pugni, sentendole ridere mentre usavano gli attrezzi da palestra
<<buongiorno>>ci grammo vedendo James
<<salve signor Harris>>si avvicinò con una rosa
<<hai fatto?>>annui
<<faccio un altro po' di sacco>>il coach andò via
<<buon compleanno bambina>>disse vicino a me
<<ciao James>>tirai un pugno al sacco
<<quindi la festa di Halloween su cosa sarà?>>sorrise
<<è una festa senza professori, e avete scelta libera>>mi tolsi i guantoni
<<mi fai da accompagnare>>mi guardó il livido
<<non commentare>>si avvicinò ma lo bloccai
<<sono sudata e puzzo>>mi porse la rosa
<<per la mia bambina>>arrossi e sorrisi
<<grazie>>mi bació la guancia
<<sei sexy>>lo disse piano
<<grazie>>Cloe ci guardó male
<<che vuoi?>>lui mise un braccio intorno al mio bacino
<<non ancora>>ridette
<<se non fosse per il tuo amico, stamattina ti facevo il culo, puttana>>mi avvicinai, ma mi fermò
<<Cloe smettila di assilarla>>lei gli fece gli occhi dolci
<<non arrabbiarti con me>>andai in spogliatoio e mi feci la doccia, poi uscì, con il telo e me lo ritrovai davanti
<<James.. Porca troia>>mi squadró lentamente, facendomi arrossire
<<non dovresti presentarti così>>sospirai
<<Fino a prova contraria, è lo spogliatoio delle ragazze>>si avvicinò e fini contro il muro
<<non usare quel tono con me bambina>>mi morsi il labbro, stringendomi il telo
<<devo... Devo cambiarmi, sai, sono nuda qua sotto>>sorrise maliziosamente
<<e io devo nascondermi da quella sanguisuga, che non fa altro che dire quanto le sia piac..>>lo spostai prima che finisse
<<bene>>presi il borsone e mi chiusi nella doccia
<<dai Nicole>>mi vesti con una mag che arrivava sotto il seno, dei legginsi e le scarpe, uscì dandogli una spallata e andai al parcheggio
<<Nicky>>mi fermó
<<guarda ti sta pure aspettando>>mi prese dai fianchi e una macchina sfrecció affianco a noi
<<grazie>>mi attaccò a lui
<<voglio solo te Nicole, nessuna mi fa impazzire come fai tu>>mi morsi il labbro
<<James, mi accompagni anche oggi, vorrei mostrarti le mie mutandine nuove. Visto che le altre le hai strappate>>James mi guardò
<<Nicole, non ci pensare nemmeno. Ti sta solo provocando>>lo guardai
<<baciami>>sorrise
<<sei gelosa?>>ringhia
<<baciami porca puttana, o vuoi che vado da uno a caso>>lo vidi cambiare espressione
<<ti scopo qua se lo ripeti>>sorrisi
<<sei solo MIA>>lo baciami facendolo zittire, mi tirò a se e ricambió il bacio con foga, legai le braccia dietro il suo collo
<<andiamo a casa?>>annui
<<si, amore>>lo disse apposta e salimmo sulla sua macchina
LA SERA
<<vuoi davvero farmi vedere quella parte del tuo club?>>annui mentre mangiavamo
<<ora sei maggiorenne e puoi andarci>>sorrisi
<<cosa c'è li?>>Rayan ridette
<<ti divertirai dolcezza>>James gli lanciò la scarpa sulla schiena
<<ma cosa cazzo... James>>ridemmo tutti
<<ringrazia che ti permetto di andarci con mia sorella, che ha solo 19 anni e se penso a cosa fare... >>lei arrossi
<<ok James, ci vediamo stasera. Auguri dolcezza>>io lo guardai impaziente
<<non ci provare bambina, devi aspettare>>sbuffai
<<ma forse ti divertirai>>fece un ghigno
<<JAMES>>gridai dandogli un pugno sul braccio e lui ridette. Andai a prepararmi, cercando di essere attraente, ma non trovavo nulla di adatto
<<ho ricevuto il tuo messaggio>>vidi Sharon
<<non ho idea di cosa devo indossare, tu sei quella esperta in stile e moda. Non so nemmeno se ho vestiti sexi>>sorrise. Dopo varie scelte ne indossai uno
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Ricomincio Con Te
ChickLitNCOLE DALLAS: ragazza bellissima; solare,intelligente,ma con carattere.Ha 17 anni, quasi 18,e frequenta la Arts Accademy Musical School in California,a Los Angeles,ultimo anno di scuola. Vive con i genitori,ma un giorno,per problemi economici,la d...