Capitolo 4

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<<chi era il ragazzo che ti ha portato a scuola? >>guardai una ragazza
<<il mio fidanzato>>ridette, ma quando uscimmo da scuola e lo vide appoggiato ad una Macades rosso fuoco, si bloccò subito
<<amore>>si avvicinò a me e io arrossi
<<James lei è Cloe, la capo cheerleaders, Cloe lui è James, il mio fidanzato>>lui mise un braccio sul. Io collo
<<capo cheerleaders e capitano del corso di ballo>>si vantó
<<ancora che insisti, nel corso di ballo non han deciso chi sarà il capitano>>andammo via e mi sedetti sul sedile
<<carina la tua am.. >>lo zitti
<<se dici la parola "amica" ti strappo lo scorto e lo appendo in macchina>>sorrise maliziosamente
<<l'idea delle tue mani su di me mi fa solo eccitare>>sospirai
<<pervertito>>mise in moto e andammo a prendere qualcosa al fast-food e poi ci andammo a sedere sull'erba in un dirupo, guardando Los- Angeles
<<sei nervosa oggi>>guardai la città in silenzio. Più che nervosa sono gelosa,a avrei dovuto dirglielo, ma non lo feci
<<giornata pesante, mia madre mi ha assilato di messaggi oggi>>lo senti sospirare
<<guarda che bellezza, Loas Angeles al tramonto>>annui e sorrisi a quella meraviglia

<<mi dispiace James, ho avuto solo una giornata no>>mi sorrise<<non sono arrabbiato, anzi mi piace una versione di te incazzata>>mi fece l'occhiolino, mi girai mangiando per non fargli vedere che ero arrossita<<è inutile che ti nascondi, ho visto ...

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<<mi dispiace James, ho avuto solo una giornata no>>mi sorrise
<<non sono arrabbiato, anzi mi piace una versione di te incazzata>>mi fece l'occhiolino, mi girai mangiando per non fargli vedere che ero arrossita
<<è inutile che ti nascondi, ho visto che sei arrossita, come tutte>>mi alzai
<<sei troppo presuntuoso>>si alzò avvicinandosi a me
<<devo esserlo, altrimenti nessuno mi rispetta>>annui
<<il rispetto va guadagnato signor Harris>>si avvicinò a me
<<io me lo guadagno salvando le persone e uccidendo i criminali>>lo guardai inarcando le sopracciglia
<<perché lo fai? Ci sono mille lavori al mondo, perché fai questo?>>si avvicinò e fui a pochi centimetri dalle mie labbra
<<perché sono cresciuto così. Fin da piccolo i miei zii e cugini uccidevano le persone che minacciavano il nostro territorio, crescendo ho iniziato ad aiutare le persone,sbarazzandomi delle facce umane che ci sono sulla terra, come tuo padre,se lo becco gli faccio saltare i denti>>sospirai
<<non farti del male, lui sa essere pericoloso, lo conosco>>sorrise
<<ti faccio vedere una cosa, una stanza che non ti ho mostrato nella casa>>annui e salimmo in macchina, appena arrivammo mi prese per mano e andammo in cantina e quando accese la luce mi guardai intorno, trovandomi circondata da armi di ogni tipo
<<caspita, sei preparato ad ogni evenienza>>annui
<<so che potrebbe spaventarti tutto ciò, ma ora che sei nella mia vita, i nemici di tuo padre stanno cercando di rintracciarti e devo essere pronto a tutto>>annui
<<non ho paura, ma di certo non voglio farne parte>>sorrise
<<torniamo in soggiorno, oggi c'è una festa nella mia azienda e vorrei venissi con me>>sorrisi
<<e perché dovrei?>>gli chiedo sedendomi sul divano
<<perché lo dico io>>ridetti
<<Non sei il mio capo, non puoi decidere cosa fare. Solo perché mi devi proteggere, non significa che decidi la mia vita>>sorrise
<<preferisci stare sola a casa?>>annui
<<vacci con una delle tue amiche che ti porti di solito a casa, io non verrò ad una festa solo perché lo decidi tu. Non sono un oggetto che puoi decidere di spostare a tuo piacimento>>ridacchió
<<io posso decide tutto in questa città, anche se tu puoi dormire vestita o nuda >>si giró per andare via ma gli tirai la mia scarpa, facendolo fermare
<<sei solo un grandissimo stronzo>>mi tolsi anche l'altra e lo guardai arrabbiata
<<e tu sei solo una bambina viziata, senza amici e senza dignità>>mi alzai andando verso la porta della cucina
<<vaffanculo, non ti azzardare a venirmi a prendere domani. O ti prenderò a calci in culo, mafioso, prepotente del cazzo>>mi chiusi in cucina piangendo
LA SERA
Senti delle risate provenire dalla cucina,feci finta di niente e continuai a studiare
<<la bambina è qua>>vidi una delle "amiche" di James
<<lasciami stare>>continuai la mia relazione sulla storia della musica, erano tre ore che ci stavo lavorando. Lei mi prese il figlio e lo stracció
<<ops>>diventati rossa dalla rabbia
<<sei rincoglionita per caso?>>le mie urla fecero uscire dalla cucina James
<<che succede?>>avevo gli occhi pieni di lacrime
<<ci ho messo tre ore, stupida gallina senza cervello>>la rabbia prese il sopravvento
<<che sarà mai>>la fissai
<<io ti ammazzo>>James si mise in mezzo
<<calmati, non agitarti. Ora la siatemiamo,tu vai nella mia stanza>>lei mi fece un sorriso
<<vedi bambina, con me dorme e scopa, a te deve solo badare>>mi soostai
<<tieniteli, non me ne frega un cazzo di quello che fate, voglio solo che mi lasci in pace, stupida gallina>>le presi il foglio e andai in camera mia

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