Capitolo 5

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Torno in camera e mi metto le mani tra i capelli, cercando di cancellare, inutilmente, ció che ho appena visto. Ma entra il sergente Adams, il demone che addestra i soldati per la guerra.
-Signorina Williams, ho l'incarico di addestrarla. Venga con me.- dice, tutto rigido.
Lo seguo, mentre lui mi spiega come si usano certe armi e come combattere. Ma...perché? Io sono solo una delle tante serve della regina..perché un addestramento?
-Ecco la sua uniforme. Lei é l'unica ragazza.- dice, porgendomi un pacco.
-Adesso puó andare. Deve venire ogni sera alle 20 in punto per l'addestramento.-conclude.
Faccio un inchino e ritorno in camera mia, dando inizio alla tecnica di teletrasportazione sulla Terra. Ora sono le 17 e qui il sole sta tramontando: che bello spettacolo. Vado da David e, una volta davanti all'enorme porta di casa sua, busso. Mi apre una signora, vestita di un lungo abito nero e un cappellino bianco in testa.
-Desidera..?-chiede con un sorriso.
-Ehm..ecco...sono venuta per David. É in casa?-dico, imbarazzata.
-Signorino Daviiiiiid!! Alla porta la attende una sua amica!- grida la signora.
Dopo 30 secondi circa scende David, tutto contento.
-Accomodati Katy!- dice facendomi entrare -Sei la benvenuta!-.
Sorrido. Mi ricorda tanto loro: Key e Arthur. Mi mancano.
-Allora, cosa posso offrirti?-chiede gentilmente.
-Mmh...una torta..?-rispondo dubbiosa.
-Ottima scelta!- esclama e corre in cucina.
Dopo un po' torna con un elegante piatto su cui c'é un pezzo di torta al cioccolato. Mangio con gusto: é da tanto che non mangio cose così! Quando sto con lui non faccio altro che sorridere. Trascorriamo il tempo conoscendoci meglio. Ma purtroppo il tempo passa in fretta e io devo andare all'addestramento. Odio quando ci dobbiamo salutare, ma devo. Esco e mi teletrasporto in camera mia, poi indosso la mia uniforme: una leggera giacca nera, lunga fino alle caviglie, leggings color cenere e stivali neri. Non mi piace il fatto che, al posto della maglia, sotto la giacca devo avvolgermi il petto con delle bende bianche. Vado all'arena, dove si tengono gli addestramenti, e tutti i soldati mi guardano sorpresi. A quanto pare non sapevano che avranno me nella loro truppa.
-Oggi vi assegneró delle armi e vi insegneró ad usarle.-dice il sergente, prima di andare in una stanza e uscirne con le armi in braccio.
-Ecco a te.- e mi consegna l'arma.
La guardo mentre consegna le armi agli altri: é una specie di lancia, con punte grandi e affilate su tutte e due le estremità. É piena di decori in ferro e l'impugnatura é rivestita in cuoio. Spiega ad uno ad uno come usare la propria arma e, per ultima, ci sono io.
-Allora, per usarla al meglio devi saper farla roteare in aria e colpire l'avversario. In questo modo acquisisce potenza e velocità. Per evocarla devi alzare la mano sinistra in aria e guardarla solo con l'occhio da demone, tenendo chiuso l'altro.-spiega.
-Ora, riposo.- annuncia, mentre noi facciamo sparire le nostre armi e ci dirigiamo verso le nostre abitazioni. Una volta nel palazzo reale, una cameriera mi dice che la dea ha ordinato di portarle del té in camera. Mi cambio e preparo del té, poi vado e busso alla porta.
-Dea?-
Nessuno risponde.
-Dea...?-
Nessuno.
Entro e rimango scioccata, tanto da far cadere il té a terra: la dea é rannicchiata in un angolo della sua stanza, sporca di sangue. Sta piangendo, a quanto pare. Ma i suoi singhiozzi si trasformano in una risata sadica e inquitante.
-Vieni....Katy...-dice con un sorrisetto.
Mi avvicino, pian piano, terrorizzata, e mi inchino vicino a lei.
Lei mi prende per il collo, affondando le unghie nella mia pelle.
-LA TUA RIBELLIONE NON AVRÀ SUCCESSO.- urla, e conclusa la frase scoppia a ridere.
Ho paura.

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