"Un giorno mi perdonerò.
Del male che mi sono fatta.
Del male che mi sono fatta fare.
E mi stringerò così forte da non lasciarmi più."EMILY DICKINSON
P r i m r o s e' s
POV🌸
Ashton Frost era ancora nella mia camera. Era nella mia camera, di sera, e mi stava tenendo una mano premuta sulla bocca.
«Sta' zitta, cazzo.» M'intimidì di non dire alcuna parola. Ero più che certa fosse lui quello ad essere molto spaventato. Io ero ancora troppo perplessa dalla sua minaccia contro mio fratello. La stessa persona che stava urlando dall'altra parte del muro.
«Prim, vuoi aprire?» Il pomello si mosse ma era chiuso a chiave dall'interno. «Perché Autumn Jackson vuole che io ti porti ad una delle nostre serate?!»
Ashton incastrò la testa sulla mia spalla e mi guardò con la coda dell'occhio.
«Se dici solo una parola sbagliata ti infilo nel buco tra le assi del tuo armadio.» Liberò la mia bocca.
Sentivo la gola secca dall'ansia. Avevo paura di non saper dare una risposta giusta alla domanda di mio fratello. Perché Autumn Jackson, una come lei, avrebbe mai voluto uscire con una come me?
«Io...» Non avevo aria. Avere Ashton incollata al mio corpo di diciottenne che non aveva mai nemmeno baciato un ragazzo in vita sua, era complesso da metabolizzare. «Non lo so, Jordan.»
«Apri la porta.» Un'altra botta infuriata colpì il legno.
«Fai qualcosa.» Ordinò l'impaziente biondo ferito alle spalle.
«Cosa credi che possa fare?»
«Qualsiasi cosa.» Mi spinse via da lui. Mi guardò di nuovo e mi fece cenno di risolvere il problema mentre io pensavo che l'unica soluzione fosse spedirlo a calci da dove era entrato, ovvero la finestra.
Mi massaggiai le tempie. Avevo un gran mal di testa. «Perché non esci dalla finestra così posso aprire?»
«Perché non apri e gli chiediamo dove è finita la MIA pistola?» Sottolineò la proprietà di quell'oggetto orribile e per il quale mi ero tormentata per anni. Mi sentivo complice di un grave crimine.
«Apri, Prim. Butto giù la porta tra dieci secondi.» Il muro stava iniziando a tremare per la forza che ci stava mettendo.
Ashton era seduto sul mio letto e mi guardava come se non fosse più un problema suo. Dal nulla apparve una sigaretta tra le mani e se la infilò tra le labbra. Passò una mano tra i ricci scompigliati e sollevò le spalle incurante.
Chiusi gli occhi stringendo i denti. Perché doveva capitare tutto a me?
«Mi sto cambiando... sono nuda.» Mentii con la prima cosa che mi passò per la mente. «Non puoi entrare.» Ashton mi osservò incuriosito ed anche con un bel sorriso che avrebbe sciolto qualsiasi ragazza.
«Non mi dispiacerebbe.» Borbottò ma alla mia esclamazione sorpresa verso di lui, fece finta di non aver parlato.
Le guance presero fuoco. Solo il pensiero che lui potesse vedermi senza vestiti mi faceva sentire troppo esposta. Il dovermi mostrare a 360 gradi ad un ragazzo era la mia paura più grande.
Mostrarsi a qualcuno con quell'intimità era qualcosa a cui non ero per niente pronta.
«Non dire cazzate, Prim. Indossi sempre quella tua stupida felpa del cavolo.» Un altro scossone alla porta mi esasperò.
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BLOSSOM
RomancePrimrose Springs non è mai riuscita a sbocciare pienamente nella vita a causa della sua difficoltà nel relazionarsi con i suoi coetanei. I suoi unici passatempi sono coltivare fiori nel suo giardino, aiutare la madre nel negozio e gestire i continui...