7. (Un)Lucky Girl

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P r i m r o s e' s
POV

🌸


Mi ritrovai fuori dal pronto soccorso di Portland, seduta nel retro dell'auto di Brian. L'aria era fredda e l'odore sterile degli ospedali mi ricordava costantemente dove mi trovavo.

Jordan era dentro da ormai ben venti minuti, e rimanere sola con Brian ed Elijah, i fratelli Warren, non mi rilassava affatto.

Brian tamburellava le dita sul volante, uno sguardo annoiato sul viso. Elijah, accanto a lui, fissava lo schermo del suo telefono, emettendo un sospiro di tanto in tanto.

Il silenzio nell'auto era opprimente, spezzato solo dal rumore lontano delle sirene e dai passanti occasionali che entravano e uscivano dall'ospedale.

Cercai di distrarmi, guardando fuori dal finestrino.

Le luci del pronto soccorso scintillavano nella notte, creando ombre lunghe e inquietanti sul pavimento.

«Potevi scegliere un momento migliore per far incazzare tuo fratello,» disse Brian, senza distogliere lo sguardo dalla strada. Il suo tono era sarcastico e tagliente.

Mi strinsi nelle spalle, non sapendo come rispondere. Non era stato intenzionale, ma spiegarglielo sembrava inutile. Non avevo chiesto io ad Ashton di aggredirlo.

Elijah alzò lo sguardo dal telefono, lanciandomi un'occhiata indifferente.

«Dovresti essere più attenta, Prim. Sai come Jordan può diventare quando è arrabbiato.»

Annuii, sentendo un nodo formarsi nella mia gola.

«Non volevo causare problemi.»

Brian scosse la testa, un sorrisetto sprezzante sulle labbra.

«Beh, li hai causati comunque.»

Mi sentii ancora più isolata, intrappolata in una situazione che sembrava senza via d'uscita.

Le parole di Ashton mi tornarono in mente, facendomi sentire ancora più confusa e vulnerabile.

Il tempo passava lentamente, ogni minuto sembrava un'eternità.

Finalmente, le porte del pronto soccorso si aprirono e Jordan uscì, il braccio fasciato e un'espressione di dolore e rabbia sul volto. Elijah aprì la portiera, facendolo entrare.

«Tutto a posto?» chiese Brian, guardando Jordan dallo specchietto retrovisore.

Jordan annuì, ma il suo sguardo era fisso su di me. «Non grazie a lei,» disse, la sua voce fredda come il ghiaccio.

Mi sentii colpevole, anche se sapevo che non era giusto.

Jordan si infilò con fatica nel sedile posteriore, il braccio fasciato appoggiato con cautela sul grembo.

«Sarò fuori dagli allenamenti della squadra di basket per almeno una settimana,» disse con un tono di voce amareggiato. «Il braccio non è rotto, ma non è nemmeno messo bene.»

Elijah si agitò immediatamente, girandosi verso Jordan con un'espressione di allarme.

«Cosa? Ma abbiamo una partita importante la prossima settimana! Non possiamo giocare senza il nostro capitano!»

Jordan lanciò un'occhiata glaciale a Elijah.

«Lo so, Elijah. Non c'è bisogno di ricordarmelo.»

Brian sbuffò, il suo sguardo fisso sulla strada mentre il motore dell'auto ruggiva sotto di noi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 13 ⏰

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