Indossai la mia nuovissima minigonna scozzese rossa e nera, gli stivali di pelle nera col tacco alto, dei collant e un top corto con sopra una giacca di pelle, anch'essa nera.
Abbinai le unghie di colore rosso della gonna e mi asciugai i capelli in ciocche disordinate che mi cadevano lungo la schiena e le spalle, come una cascata di rame.
Applicai eyeliner e mascara volumizzante, poi un rossetto bordeaux. Per finire indossai i miei orecchini preferiti e degli anelli abbinati.
Avevo un look punk e sexy, mi piaceva molto.
Quando le ragazze mi vennero a prendere, mi riempirono di una pioggia di complimenti.
Michelle disse perfino che ero abbastanza sexy da mordere: per i lupi mannari quello era il miglior complimento che si potesse ricevere.
Come Michelle ci aveva detto quando eravamo da Winston's, Lupine era aperto solo da poche settimane, ma tutto il clamore che lo circondava si traduceva in lunghe file di persone in attesa per entrare, ogni giorno della settimana.
Erica, tuttavia, ci aveva procurato dei pass VIP.
Uno dei suoi fratelli aveva contatti con tutti i buttafuori della città, incluso quello del Lupine, così entrammo senza dover aspettare.
Mi sono sempre sentita un po' in colpa a saltare la fila in quel modo, soprattutto quando le persone che aspettavano ti guardavano accigliate con invidia, ma quella sera non mi importava.
Ero lì per divertirmi e dimenticare lo stupido lupo mannaro che mi aveva lasciato quel segno sul collo.
L'ingresso del club aveva un soffitto basso che dava l'impressione di entrare in una grotta.
A sinistra c'era il bar, retroilluminato da alcuni LED che lampeggiavano a tempo di musica in pattern rilassanti.
A destra c'era il guardaroba, dove lasciammo le nostre giacche, e una scala che portava al soppalco che dava sulla pista da ballo.
Era di forma circolare e si apriva in un atrio, dove delle grandi gabbie pendevano dalle travi al soffitto, ospitando delle bellissime ballerine che si contorcevano sensualmente al ritmo della musica.
Umani e lupi mannari si mescolavano all'enorme bancone del bar spintonandosi per ordinare i drink.
Osservai la pista da ballo, era piena di corpi che si strusciavano gli uni con gli altri e braccia che si contorcevano.
Il DJ mixava brani house dal proprio soppalco che dominava la folla, occasionalmente incitando i clienti a fare più rumore.
Michelle si è fatta strada verso il bar e aveva ordinato un giro di shottini di vodka.
"Pensate che dovremmo prendere ancora, visto che siamo qui?" Gridò sopra la musica.
Avevamo già iniziato a bere in taxi, ma Michelle non era mai stata brava a contenersi.
"Almeno due giri", le rispose Mia. "Ora sono fuori mercato! Avete sentito, ragazzi? Non avete possibilità con questo bel tortino" disse, scuotendo il sedere.
Bevemmo gli shottini al bancone prima di trovare un tavolo dove riunirci intorno al nostro secchiello pieno di blu curaçao, gin, tequila, rum e vodka.
Contando alla rovescia insieme, ognuna di noi prese una cannuccia e succhiò il più a lungo possibile.
Michelle e io fummo quelle che durarono di più, ma io la stracciai. Si considerava la "festaiola" del gruppo, quindi fu un bel colpo per il suo ego.
"Domani sarà una merda" Erica ridacchiò "sono un peso piuma".
"Allora andiamo in pista da ballo finché riesci ancora a stare in piedi" urlai. Non era affatto da me perchè non ero per niente una brava ballerina.

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I Lupi Del Millennio
Fantasy- STORIA NON SCRITTA DA ME - Riporto questa storia perché ho difficoltà a leggerla sull'app dove l'ho trovata e magari può essere utile a qualcuno. Sienna è una lupa mannara di 19 anni che nasconde un segreto: è ancora vergine. L'unica vergine del...