Chapter three.

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Louis


Io e Liam eravamo in spiaggia da esattamente tre ore. A causa della perdita dei suoi appunti, chissà per colpa di chi, era stato utile per lui ritornare spesso al lido, in modo da riscrivere tutti i dettagli mancanti sul suo laptop.


Da quando eravamo arrivati, non riuscivo a distogliere il mio sguardo da quel ragazzo dal costume giallo che si aggirava imperterrito per tutta la spiaggia.

Avevo fissato Harry durante il salvataggio di un anziano signore poco abile nel nuoto, lo avevo osservato mentre gonfiava dei salvagente ad alcune bambine, e lo avevo persino seguito al chiosco.


Non era un'ossessione, ciò che piace va approfondito.


Così, quando Liam "E' palese anche per lui che lo stai fissando" mi disse, non ci feci neanche molto caso e continuai a sorseggiare il mio Mojito che, nel frattempo, era diventata la mia bevanda preferita da prendere a Boca Chica. A Londra avrei consumato una banale Vodka alla fragola che, di fragola, non ha nemmeno il sapore.


Decisi di distogliere lo sguardo solo per rispondere ad un collega che mi chiedeva, tramite messaggi, come stesse andando il viaggio.


"Ehm, Louis?"


"Cosa?" sbuffai infastidito, mentre continuavo a tenere gli occhi fissi sulla tastiera qwerty del mio smartphone.


"Ora ti dirò qualcosa, molto lentamente, tu non agitarti in alcun modo" cominciò il mio migliore amico.


"Sì, parla pure" borbottai, intento a scrivere a Manuel che Boca Chica non fosse un drink, ma la città in cui stavamo soggiornando.


"L-lui sta-" scandì Liam, con cautela.


"Penso che dovrei chiamare Manuel, per messaggi è impossibile spiegargli la qualsiasi-"


"Ciao!"


Inizialmente sentii la sua ombra privarmi del sole caldo che picchiava, solo dopo, come un eco, arrivò la sua voce.


Alzai lo sguardo dal telefono ed, effettivamente, Harry era lì, di fronte a me con un sorriso tutto fossette.


Non potevo farmi sfuggire la situazione di mano. Non c'era tempo per pensare a quanto fosse bello da così vicino o a quanto mi sarebbe piaciuto chiuderlo con me nella mia stanza d'albergo. Dovevo rimanere lucido.


"Hai bisogno di qualcosa?" chiesi, sorridendo.


Percepii lo sguardo esterrefatto di Liam. Lui conosceva chiaramente i miei modi sgarbati, ma non si sarebbe mai sognato di vederli applicati su Harry.


"Ehm, in realtà..." cominciò il riccio, grattandosi il capo e mettendo in risalto le sue clavicole fuoriuscenti dalla canottiera, solo alzando il braccio. "In realtà ho notato che mi guardi spesso, così stavo pensando che, siccome sono in pausa, potremmo fare una passeggiata"


Partì l'Alleluia nella mia testa, mentre il riccio mi guardava in attesa di una risposta.


Cazzo, sì.


"Mh, proprio adesso? Sai, io e Liam siamo molto impegnati con la recensione" risposi.


Liam, accanto a me, tossì così forte che quasi mi venne da ridere.


Non bisogna mai dare ad un ragazzo ciò che vuole, al principio.


"Oh, non importa-"


Tropical Kiss.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora