Louis
Il ristorante di Casa Coco sorgeva proprio nel bel mezzo dell'albergo. Sembrava lussuoso ed invitante, ma una volta seduto al tavolo percepii quasi un'atmosfera familiare. I tavoli erano imbanditi da enormi tovaglie bianche, adornate con vari dettagli blu. Posate e piatti rimandavano al tema marittimo a causa di vari accorgimenti che li decoravano: piccole ancora, minuscoli timoni, pesciolini di metallo ecc. Nonostante il modo eccentrico e, apparentemente infantile con il quale era stato addobbato, quel posto a tema era tutt'altro che una sala dedicata a dei fanciulli: i bicchieri di cristallo dal collo lungo indicavano che si sarebbe servito del vino e, conoscendo bene l'accoppiata pesce-vino, scommisi in quel momento che si trattasse di un bianco pregiato. Le sedie coperte da tessuto bianco e fine, elevavano quella sala di altri dieci livelli. Il soffitto, dall'intonaco azzurro, era alto e ai margini decorato da un rivestimento bianco che rimandava quasi ad una rete di una nave. La musica di sottofondo era leggera e non troppo percettibile, un sottofondo costante che non disturbava la permanenza in quel locale.
Infatti, l'unica cosa che danneggiava quel bellissimo paesaggio, era il cavallo seduto proprio davanti a me che giocherellava con uno dei tovaglioli di tessuto, bighellonando e mostrando la sua scarsa grazia nei confronti del locale nel quale eravamo. Tutti eravamo abbastanza eleganti, quella sera, evidentemente molti di noi immaginavano l'importanza del locale nel quale avremmo speso la cena e non avevano di certo esitato ad indossare qualcosa di più fine e non comune.
Eravamo quasi tutti seduti al tavolo. Niall alla mia sinistra ed il posto a capotavola alla mia destra ancora vuoto, riservato per qualcuno di speciale, ovviamente.
Nick, dall'altro lato del tavolo, sembrava pensarla al mio stesso modo infatti "Qui si siede Harry" informò il povero Stan che aveva provato a sedersi.
Svoltai le maniche della mia giacca nera mentre Niall, a fianco a me, mi parlava del fatto che avrei dovuto prendere qualche appunto riguardo il ristorante poiché assolutamente eccezionale ed imperdibile da annotare.
Feci per rispondergli ma quando alzai lo sguardo dai miei polsini, per puntarlo su Niall, mi si mozzarono le parole in gola.
Harry, in fondo, stava entrando nella sala, passandosi veloce una mano sui capelli. Indossava una camicia nera aperta quasi fino all'ombelico, e quello fu il motivo principale per cui lo maledissi. In secondo luogo, non risparmiai nemmeno le imprecazioni riguardo i suoi pantaloni neri strettissimi che gli ingabbiavano le gambe in un modo soffocante ma perfetto, accentuandone ogni curva. Sul braccio, teneva appoggiata una giacca chiara ed i capelli erano fluenti e sciolti, cadenti quasi sulle spalle.
Maledissi ogni singolo passo che fece verso il nostro tavolo mentre anche Nick si accorse della presenza del ragazzo più bello della sala (o di Boca Chica, o dell'intero universo).
Deglutii quando "Buonasera" annunciò, prendendo posto accanto a me e Nick.
"Ciao, Harry!" squittì il cavallo, battendo in modo eccitato le mani.
"Hey" replicò lui, facendo anche un cenno agli altri presenti che, in preda alla lettura attenta del menù, non si erano nemmeno accorti dell'arrivo di Harry.
Mi mancò il respiro quando "Hey" lo sentii ripetere con voce più profonda e gli occhi puntati su di me.
"C-ciao" farfugliai e, no, Louis Tomlinson non poteva sembrare una dodicenne davanti a qualcuno di così bello e scopabile.
Ordinammo tutti, e con mia grande irritazione mi subii il "Prendo quello che prende il mio maestro di yoga!" da parte di Nick.
"Allora, chi di voi non è di Boca Chica?" chiese Niall ad un tratto, rompendo l'imbarazzante silenzio che il cameriere aveva lasciato subito dopo essersene andato.
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Tropical Kiss.
FanfictionPrendete una coppa di vetro e aggiungete un viaggio di lavoro, poi versate una lattina di brezza marina, un pizzico di curiosità, un cucchiaino di gelosia, tre spruzzate di diffidenza, ed amalgamate con amore. Shakerate per bene ed offrite il drink...