Alcol.
La notte passata in bianco non ha di certo aiutato il mio umore a migliorare, anzi, direi l'esatto contrario.
Londra è particolarmente calda e soleggiata questa mattina per essere un odioso e impetuoso Lunedì.
Le scene di Sabato notte si ripetono a nastro nella mia testa incasinata, e un nodo allo stomaco cerca di comunicarmi qualcosa con scarsi risultati.
Mentre nella mano destra stringo le chiavi dell'auto e un espresso, con una mossa audace accedo ai corridoi di Cosmo, pronta per un'ennesima giornata lavorativa e piena di scartoffie.Jane mi ha chiamato non meno di venti minuti fa, quando ho messo piede fuori dal mio appartamento, e ancora mi sta raccontato il suo fantastico appuntamento, senza dirmi chi è il fortunato, o meglio ancora, la preda.
"Lui è stato davvero dolce. Quando siamo tornati a casa ha anche caricato la lavastoviglie, pensa tu! Potrei schiavizzarlo con la sua dolcezza." Ha detto.
Alzo gli occhi al cielo, mentre do' uno sguardo all'agenda controllando il mio itinerario.
La telefonata si conclude dopo pochi minuti.Naturalmente oggi continuerò a scrivere quella stupida biografia - per quanto possa tornarmi utile.
Lavoro con loro da circa una settimana e mezzo, e devo dire che nonostante la difficoltà iniziale, adesso si è instaurato un rapporto mediocre, anche se spesso si comportano da ragazzini, ma inoltre è pressoché accettabile.
Il motivo per cui ho accettato è solamente uno: Arizona pubblicherà il mio romanzo, e questa è un occasione più unica che rara."Cristo, i fottuti paparazzi sono ovunque! Ho paura anche di urinare!" Un Jeremy più che affannato fa ingresso nel mio ufficio, con un Pretzel tra le mani.
Sto lavorando da almeno quattro ore e il mio stomaco grida aiuto, dato che tutto quello che ho nello stomaco è un caffè espresso senza zucchero.
"Perché devi sempre mirare al mio cibo? Scommetto che al liceo eri una di quelle bullette ruba-merenda, oppure quelle ciccione che nascondono gli Snickers in fondo alla borsa e li mangiano mentre l'insegnante è distratto!"
Jeremy, o Geremia, come lo chiama Arizona, solo ed esclusivamente perché è di religione ebraica, dunque gli ha affibbiato questo nome che lei ritiene più che ebreo, insomma, Lui è sicuramente la persona più euforica e spavalda che abbia mai conosciuto. I primi mesi di stage sono stati davvero orribili per lui, tendeva ad essere molto timido e riservato ma questo lavoro l'ha cambiato in meglio.La cosa più strana è il fatto che lui sia etero , completamente. Da' l'aria di un omosessuale a tutti gli effetti. Invece è soltanto un ragazzo con una dose eccessiva di tatto e un ottimo gusto in fatto di moda.
Lui è per antonomasia il ragazzo ideale. Alto, slanciato, capelli neri ed occhi azzurri, piccole labbra e un fisico mingherlino.
Sembra dolce e introverso mentre in realtà è un uragano in piena."Stanno per arrivare i tuoi ospiti, li faccio accomodare?" Lo vedo armeggiare con i pulsanti del telefono fisso.
Roteo gli occhi. Non sono decisamente pronta a rivederlo.
Ma devo farlo.
"Sì, falli pure salire" annuncio, muovendomi freneticamente sulla sedia girevole.In tutta la loro bellezza, i membri dei One Direction irrompono nello studio. Tutti... Meno uno. Li studio attentamente, e mi chiedo dove lui sia. Louis mi guarda altrettanto attentamente e ci scommetto la vita che sa tutto e che vuole interpretare il mio sguardo curioso. Forse sa già cosa mi sto chiedendo, ed io, d'altro canto, non sono brava a nasconderlo.
"Ciao ragazzi, accomodatevi pure. Jer, perché non offri qualcosa a queste popstars?"
Gli chiedo e vedo Niall storcere il naso. Jeremy sembra inizialmente scocciato ma poi sorride gentilmente adempiendo alle loro richieste.Si sistemano tutti nel divano comodamente, ma mi irrigidisco quando Zayn siede accanto a me, con fare spavaldo. Io lo guardo per qualche istante, lui ghigna e ammicca verso di me. Ci sta fottutamente provando con l'ex del suo compagno di band? Spero di no per lui.
Io premo le labbra in una linea sottile e inizio a prendere annotazioni sul mio portatile.
"Allora, chi inizia? Dovreste dirmi qualcosa riguardante la vita in tour."
Liam mi guarda, e inizia a parlare fluentemente mentre io prendo nota, sotto lo sguardo curioso e attento di Zayn, al mio fianco.
La mia coscia nuda si scontra con la sua gamba fasciata da un paio di skinny jeans neri. Sta muovendo il ginocchio nella mia direzione tirandomi colpetti giocosi. Questo ragazzo mi farà impazzire.
Guardo il suo profilo sensuale e virile, la barba ispida e i capelli arruffati.
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Same Mistakes (H.S)
Teen Fiction“Si dice che le anime gemelle siano destinate a rincontrarsi” “C'era un tempo in cui ci credevo– effettivamente era lei. Credevo in qualunque cosa lei dicesse, lei era sempre lì. Il porto in cui attraccavo quando rischiavo di essere inghiottito da...