Izuku pov:
Avrei voluto alzarmi da terra dopo che Kacchan mi aveva sbattuto contro il muro, ma il dolore era troppo.
Sentii un dolore lancinante alle costole in fondo, le palpebre si fecero sempre più pesanti finché non riuscii più a tenere aperti gli occhi, avrei voluto gridare aiuto, ma la vista si offuscava, le palpebre ancora più pesanti e tutto d'un tratto vidi solamente nero.
Mentre ero nel mio stato di svenimento sentii delle voci gentili, probabilmente quelle di Uraraka oppure di Shoto.
Poi nulla.
Aprii lentamente gli occhi, sbattendo le palpebre più volte per schiarire la vista, ma vidi del bianco tutto intorno a me.
Sentivo un dolore forte alle costole e all'addome, si potevano anche sentire dei piccoli sussurri tra donne adulte e... mi girai: a parlare con l' infermiera c'era Ochaco, che gentile!
"E' sveglio!" disse la voce che ormai ero certo fosse di Ochaco.
"c-cosa è successo?" chiesi confuso.
"Eri uscito con Kacchan e quando abbiamo visto tornare lui ma non te, ci siamo preoccupati quindi io e Shoto siamo venuti a vedere cosa stavi facendo, e ti abbiamo trovato spiattellato contro il muro che da all'aula scienze, dall'altra parte del giardino" disse Uraraka gentile.
Quindi era stato Kacchan a farmi tutto quel male?
"Comunque...è stato Kacchan a farti tutto ciò...l'ho sentito che lo diceva a Kirishima a mensa: gli ha detto che ti ha dato un pugno sull'addome a metà del giardino e che poi sei finito dall'altra parte. E' per questo che hai le costole incrinate..." disse lei.
"In-INCRINATE!?" dissi stupito.
"Comunque io sono qui per te sempre se hai bisogno..." disse tutta paonazza.
"o...Grazie mille!" dissi io altrettanto rosso.
"E anche Iida e Shoto ovviamente..." si grattò la nuca imbarazzata "Era un esempio..."
Che gentile! UwU.Kacchan pov:
Sarei dovuto andare a trovarlo?
Pensai solo a questo mentre il preside mi stava parlando nel suo ufficio e mi assegnava la punzione per il mio gesto.
Non mi importava che lui stesse male o bene, ma forse avrei anche fatto bella figura con gli insegnanti ad andare a trovarlo.
Ma che dicevo! non sarei mai andato a trovarlo, nemmeno per sogno!Mi ritrovai in sala d'attesa per entrare in camera di Deku dopo Facciatonda e Bastardodivisoametà.
Quando uscirono lanciai loro uno sguardo fulminante, non so nemmeno perchè.
Entrai.
Dormiva.
Mi sedetti di fianco a lui sulla sedia di plastica azzurra di fianco al letto.
Lo guardai bene: i capelli verdi sulla federa del cuscino: il volto sprizzato di lentiggini e quella mano piena di vene e forte appoggiata sotto il cespuglio che lui chiamava capelli.
Ripensai a quanto avrei voluto provare a toccarli, a sentire se fossero morbidi oppure no.
Con insicurezza mi sporsi verso la sua testa, con quasi paura di svegliarlo.
Gli sfiorai la testa: i suoi capelli erano più morbidi di quanto avessi mai pensato, e al mio tocco da essi si sprigionò un buon profumo di menta: che buono!
Ritrassi subito la mano quando vidi che iniziò a stropicciarsi gli occhi.Izuku pov:
Sento la porta sbattere per poi riaprirsi e chiudersi di nuovo.
Qualcun'altro era entrato, ma non sapevo chi.
Annusai meglio l'aria: il profumo di pino silvestre, i passi sicuri e forti: Kacchan.
Era venuto a trovarmi nonostante ciò che aveva fatto.
Che coraggio.
Qualche minuto di silenzio e mi sentii qualcosa di caldo e forte premere piano sulla mia testa.
Kacchan mi aveva accarezzato i capelli?
Mi aveva toccato per la prima volta senza farmi del male.
Anche se perchè i capelli?
Iniziai a svegliarmi, anche se volevo che continuasse a toccarmi i capelli: dovevo parlare con lui.