Distratta e confusa, Luna affondava i denti in quella succulenta carne di manzo, cotta a puntino.
"Signori, il dessert."
Il budino, videro.
Erano distanti.
Lui da un lato, lei dall'altro, lontanissima.
Lui un nobile, lei un'artista.
I poli opposti di un globo perfetto chiamato Vita, che, come per dispetto, fa incontrare due persone giusto per metterle alla prova, e vedere se riescono ad andare d'accordo.Luna, con una scusa, si allontanò, recandosi silenziosa al piano superiore, desiderosa di trovare altri ritratti come quello che aveva notato poco prima.
Ne trovò, per fortuna; di uomini ben vestiti e di donne, alcune dal viso tristo, altre grazioso.In tutta quella bellezza si perdeva.
Voleva cogliere ogni particolare, per poter poi riportare quei volti sul suo prezioso quaderno.
Perchè lei disegnava.
〔Luna!〕
Oh.
《I-Isac..》
〔Pensavo fossi in bagno..〕
《Scusami, ma questa casa è talmente bella..ero curiosa! E non ho resistito.》
Mh.
〔Lui era Edward, mio nonno. È morto circa due mesi fa.〕
《Mi spiace.》
La guardò dolcemente:
〔Oh, non dispiacerti..è morto con dignità, d'altronde ha vissuto nella lussuria, perchè non essere felice?!〕Eppure lei notava negli occhi di quell'uomo qualcosa di oscuro, come se nascondesse un segr..fu interrotta dalla suoneria del cellulare.
《Pronto?》
"Parlo con Luna?"
《Sì.》Rispose.
"Scendi, polizia."
《C-cosa?》
"Scendi!"
Rivolgendosi a Isaac, e a fatica, parlò:
《C-c'è la p-polizia..credo qua sotto..》〔Ti accompagno, vieni!〕disse, senza scomporsi di una virgola.
E le prese la mano.
《No!》Esclamò, scostando tutto il corpo da lui.
Le sorrise delicatamente, a mo' di conquistatore, e la rassicurò;
Fu così che l'agnello vinse sul lupo.