Chapter 37

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***CORRETTO***

HARRY's POV

Lei voleva essere mia in tutti i modi.
Lei voleva fare l'amore con me.
Io volevo fare l'amore con lei.
Ma prima di averla mia anche sessualmente, volevo fare in modo che nessuno dei due avesse ripensamenti, non che io l'avessi, anzi, ma voglio essere sicuro che lei provi le stesse cose che io provo verso di lei, non volevo si pentisse che fossi io ad averle preso la sua verginità. Volevo fosse tutto perfetto, volevo fare l'amore con lei a casa mia, volevo che fosse anche casa nostra, diavolo.

«Terra chiama Harry»

Mi risvegliai dalle mie fantasie erotiche con lei a casa mia. Lei sul mio letto con i capelli ricci scuri scompigliati sul cuscino bianco, nuda tra le coperte mentre io la tengo stretta a me. É una delle visioni mentali più belle.

«Anche io voglio appartenere a te, ma non in questo letto minuscolo o tanto meno in questa stanza, io ti voglio mia a casa mia, voglio che diventi anche la nostra casa.»

«Harry, tu non parli sul serio.»

«Voglio che sia casa nostra, piccola.»

«Facciamo che ci penso, si?»

Annuisco prima di parlare

«Andiamo a casa mia. Oggi resteremo li»

Prende le chiavi della sua macchina, ma io la blocco per farle capire che usiamo la mia e mentre usciamo intreccio le nostre mani

***

Appena arriviamo a casa mia dopo aver ascoltato e cantato un po' di canzoni in macchina scendiamo entrambi dalla mia grossa auto e come al solito Mel fa fatica a scendere e quindi la aiuto

«Grazie» lei sorride prima di camminare verso la porta di casa mia.

La apro e entriamo. Noto la sua faccia disperata di vedere tanto disordine mentre inizia a sollevare alcuni dei miei vesti da terra.

«Ti ci vedo qui come casa nostra mentre ogni sera ci accoccoliamo sul divano per guardare qualche film o merdate del genere»

Parlo senza accorgermi di star pensando ad alta voce e quando me ne accorgo copro la bocca come se avessi voluto fermare ciò che è già uscito e quando lei se ne accorge arrossisce ridacchiando

«Sarebbe bello.»

Rimango sorpreso delle sue parole e mentre va in bagno le suona il telefono

«Piccola, ti suona il telefono» urlo per far si che mi senta

«Rispondi allora» urla di rimando dal bagno

Strano. Solitamente le persone non fanno rispondere al telefono i propri.. Penso, ragazzi.

-pronto-

È la voce di un ragazzo, mai sentito prima infatti lo schermo segnava il nome di Victor

-chi sei?-

Ma chi si crede di essere? Chi è lui?

-sono il suo ragazzo, al momento è in bagno richiama più tardi-

-voglio parlarle adesso.-

-quale parte di 'è in bagno' non ti è chiara?-

-fammi parlare subito con la mia Mel-

-chi cazzo sei? Lei è mia.-

Così decido di attaccargli il telefono

MEL's POV

Appena esco dal bagno, mentre scendo le scale sento la voce incazzata di Harry

-chi cazzo sei? Lei è mia-

AFTER STORM. {h.s} #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora