=Lettera=

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L'allenamento per l'aereonautica in quei giorni era stato difficile, ma nulla mi avrebbe fatto mollare, avevo fatto ormai amicizia con alcuni ragazzi nel mio stesso dormitorio, erano abbastanza simpatici ,ma sicuramente non avrei parlato con loro più di tanto. Tra poco sarebbe iniziato l'allenamento a terra, corpo a corpo, questo era quelli che mi preoccupava di più, avrei dovuto impugnare armi come fucili e se l'avversario era troppo vicino avrei dovuto usare la baionetta, ma da quello che avevo sentito era difficile da usare e si poteva incastrare la costole del nemico. Eravamo in pausa e questo mi tranquillizzava, accesi una sigaretta e iniziai a farmi un giro per il campo per poi sedermi su una lastra vicino ad un dormitorio. Chiusi gli occhi, dovrei scrivere una lettera ai miei genitori, è passata una settimana da quando sono arrivato e saranno curiosi, o almeno è quello che penso.
"Paul" Una voce mi richiamò e così aprì gli occhi e mossi la visuale. "È quasi arrivato Andy" Ci misi poco a capire chi mi parlava ,la sua voce ormai era inconfondibile. "Sei sicuro che non è un problema?" "Tranquillo seguimi" Mi alzai velocemente e marciammo verso l'infermiera, mentre la attraversavo Vidi alcuni infermieri e altro dottori che valutavano cartelle o si riposavano bevendo del caffè. Non avevo mai visto questa parte del padiglione ma c'erano molto uffici , tra cui il suo che era leggermente più grande degli altri. Entrammo . "Ok, dovrebbe metterci circa un'ora e mezza , questo è quello che ho sentito. Se hai bisogno di qualcosa sono qui, siediti pure su una di queste sedie" Mi guardai in tornò e mi sedetti sulla prima sedia che Vidi, era comoda pur essendo di plastica solida. "Avresti un foglio ed una penna?" Avrei scritto la lettera ai miei genitori in quel momento, d'altronde non avevo altro da fare.
"Certo" Mi passò il necessario ed iniziai a scrivere la lettera.
-Cari madre e padre
Come state? Vi scrivo per farvi sapere che la prima settimana qui è andata abbastanza bene, come già sapevate sono nel gruppo B , dormitorio B1. Ho fatto amicizia con alcuni ragazzi ma non è che ci parli molto. Ho già iniziato a fare l'allenamento per l'aereonautica, il prossimo sarà combattimento corpo a corpo. Fatemi sapere di voi.
Saluti.
Vostro figlio Paul.-
Non sapevo se avevo scritto bene questa lettera ma l'importante era far sapere che stavo bene ai miei. Erano passati circa dieci minuti per scrivere la lettera, alzai lo sguardo, l'ufficio era quasi tutto ricoperto da piante e libri, forse di medicina o comunque di scienze. Il ragazzo stava compilando vari documenti ,era abbastanza concentrato, è strano come io sia in un posto così, ma l'importante è non vedere Andy, qui ci sono molti più posti appartati e sarebbe stato più difficile difendermi dato che ero indebolito per la settimana, ma dovrò abituarmi.Mi misi a guardarlo mentre pensavo com'era fare il medico, curare tutte quelle persone e salvare vite deve essere abbastanza difficile e dura,anche una singola cosa sbagliata e tutto potrebbe andare male , immagino però la gioia quando si riesce a salvare una vita,pensare alla famiglia ed ai cari felici mentre tutti ti ringraziano.
"Hai bisogno qualcosa?" "Mh?" Ritornai alla realtà rimettendo a fuoco tutta la stanza e Vidi che si era accorto che lo "fissavo" dato che in realtà stavo pensando ad altro. "Oh no grazie, scusa, è che a volte mi blocco mentre penso." "Tranquillo è normale." "È difficile fare il tuo lavoro?" Ero curioso alla fine. "Beh sicuramente non è cosa che possono fare tutti, anche se sembra che devi dare solo medicinali alla gente e basta, ma in realtà è molto peggio, molte volte pensavo di non farcela ,e invece sono qui,ad aiutare le persone. " "I tuoi genitori dovranno essere fieri di te" Magari se facessi un lavoro così mio padre sarebbe fiero di me. "Abbastanza, anche se non vado a salutarli da molto" Nascose un pò di tristezza un viso, ma si riprese subito. "Penso che Andy se ne sia già andato, dammi un secondo per controllare." Lasciò i fogli da parte e si alzò per controllare il tutto, nel mentre iniziai a girovagare per la stanza soffermandomi davanti alla scrivania, non c'era solo una foto sopra che raffigurava lui insieme a quelli che sembravano i suoi genitori, mi scappò un piccolo sorriso. In quei giorni lo pensavo molto ,forse per tutto quello che aveva fatto per me. "Tutto apposto" Fui felice. "Grazie mille" Lui sorrise. Non sapevo se potevo farlo ,ne se avrei avuto conseguenze ma lo abbracciai, non sapevo come altro ringraziarlo. "Scusa" "Tranquillo, è bello veder le persone felici"

Lost eyes- PaultryckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora