Il giorno dopo fu di nuovo tempo di allenamento ma a nostra sorpresa non c'era allenamento di aeronautica. Sapevamo bene tutti che sarebbe stato più difficile quello a terra, soprattutto per me che non avevo mai tenuto un fucile in mando a parte a volte per andare a caccia con mio padre, dovevo affrontare le mie paure, non c'è l'avrei fatta se no. Arrivammo tutti al punto di riunione dove il comandante ci aspettava già in posizione. Ero stanco dopo un mese di allenamento aereo ma se fossi riuscito a resistere ancora per questo mese, avremmo avuto due o tre giorni per stare con la nostra famiglia o comunque giornate libere, ovviamente per chi non voleva tornare al proprio paese la base militare offriva comunque un posto. "Benvenuti al vostro nuovo allenamento!" Non sapevo quale dei due comandanti era il più buono ma entrambi per ora erano severi ma giusti allo stesso momento. "Spero che sia andato bene quello dell'aeronautica con il mio vice Paolo. Oggi vi toccherà correre di più e imparare a maneggiare un fucile conoscendo ogni singola regola e imparando a riconoscere alcune armi." Non sapevo ci fossero regole, ma ero pronto ad imparare tutto il necessario per restare qui. "Ovviamente cuseremo anche armi con le lame come coltelli o altri, ma la parte fondamentale rimangono quelle a distanza." Una volta detto questo il generale si avviò su un intero campo spianato pronto a sentire i nostri passi e i nostri botti. "Come vedete la infondo ci sono dei manichini, alcuni abilitati per gli spari ed altri per le lame" Mossi lo sguardo e Vidi un'intera fila di manichini alcuni anche rotti da cui usciva della paglia e del cotone. "Preparatevi bene, perché oggi sarà dura per voi"
Sentii come un pungo in gola, ma scacciai via presto questa sensazione.
Il tempo passò mentre imparammo a riconoscere ogni arma e ogni regola su come usarle, imparando anche bene le regole militari. Finalmente arrivò il momento di pausa in cui mangiammo il solito cibo della mensa, gli sguardi di tutti gli altri soldati sembravano persi nel cibo, non ne distoglievano lo sguardo, raramente si scambiavano alcune parole, probabilmente sulla giornata. Quel giorno sembrava più cupo per tutti. Il cielo si oscurò presto ed alcune gocce iniziarono a cadere su di noi, come quando tornai a casa dopo il controllo militare. Ovviamente l'allenamento continuò nonostante la pioggia ,mentre alcuni medici in pausa ci guardavano Ovviamente non felici di questo, anche sapendo che un'allenameto è importante.
La pioggia cominciò a farsi più densa man mano andavamo avanti con l'allenamento, era difficile allenarsi rischiando di scivolare sulla terra bagnata sotto i nostri piedi e picchiare manichini fradici d'acqua. Il comandante poi si arrese alle forze della natura e rimandò il resto dell'allenamento al giorno seguente.
Ritornammo perciò ai nostri dormitori, avevamo del tempo dove svagarci un pò, e dove avrei potuto fare amicizie nuove, anche se tutti gli altri sembravano aver già trovato dei compagni. Mi avvicinai leggermente ad un gruppo di giovani soldati che fumavano e bevevano alcuni alcolici probabilmente nascosti da qualche parte.
"Ehi tu" Senti una voce più alta delle altre rifersi a me. "Dai vieni ad unirti a noi, non hai fatto nessun amico qui dentro eh?" Era un'umiliazione? O un'invito ironico? "No grazie, sono apposto nella mia zona" Alcuni taccuero per un istante, mentre il ragazzo emise una piccola risata. "Cos'è? Sei troppo debole per reggere a questo?" Alcuni scoppiarono in risate mentre altri non dissero niente o si limitarono a fissare un punto o a guardarmi incuriositi della mia risposta. Non risposi, non perché non ne avevo il coraggio , ma perché persone così non si meritano nemmeno uno sguardo. "Come pensavo, il ragazzino ha paura." Si fermò un istante.
"Scommetto che non hai nemmeno una ragazza, anzi, nel tuo caso ragazzo" Mi aveva dato dell'omosessuale, cosa che non mi faceva ridere come faceva a loro." Sai cosa? In realtà non mi importa e poi anche se fosse tutti hanno bisogno del tempo per trovare qualcuno di speciale" Il ragazzo mi guardò mentre beveva un sorso della birra che aveva in mano. "E sai, penso che anche tu abbia bisogno di un pò di tempo, ma non per trovare qualcuno ,per capire quanto tu sia ignorante come le tue parole" Non mi sentivo per niente in colpa ad aver detto quello, anzi, mi girai pure di spalle per tornarmene al mio letto. L'unica cosa per cui mi sentivo in colpa era il fatto di aver sprecato il mio tempo così, anche se le sue parole sul fatto di chi mi piacesse mi fecero pensare per un pò di tempo.

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Lost eyes- Paultryck
Fanfiction-Ho perso i miei occhi per te- Non è solo quello che un giovane soldato disse a uno scienziato, è anche quello che è successo realmente. La guerra è crudele e non sempre in molti sopravvivono , questo è quello che i due ragazzi devono subire, ma nel...