=Quercie=

10 1 0
                                    

Era passato un mese e finalmente avevamo a disposizione una pausa, a esclusione ovviamente della licenza. Il comandante ci riunì al mattino verso le sette e quindici per darci il buongiorno e augurarci un bel rientro con le famiglie o comunque per i due giorni di pausa. Fortunatamente il tempo era soleggiato e l'aria leggermente fresca sfiorava la mia pelle. Non sarei andato da nessuna parte dato che non volevo tornare a casa, anzi, era persino meglio la zona militare. Mi stavo vestendo con gli abiti che indossavo il primo giorno non avendo nient'altro da mettere, ad un certo punto Sentii dei passi. "Ehy femminuccia vai a vedere il tuo ragazzo?" Mi faceva ridere invece che darmi fastidio. "Si, problemi?" Inventai una scusa. "Scommetto che sarà più brutto di te" Feci un attimo di pausa per poi ridacchiare. "Magari sarà pur più brutto di me ma migliore di te lo è sicuro" Nemmeno sta volta gli lasciai il tempo di replicare ,andandomene a sedermi accanto alla pianta di glicine ormai sfiorita. Mi misi a fissare il cielo elaborando qualcosa, qualcosa sul fatto di chi mi piacesse, ci stavo pensando di nuovo, questa domanda ormai alloggiava dentro di me.
Da lontano Vidi il solito ragazzo , oggi sembrava più felice del solito mi mandò un leggero saluto con la mano che ricambia mentre si avvicinava. Ormai la sua presenza era un piacere per me , come se fosse anche qualcosa di più di una semplice presenza. Alla fine arrivò e si sedette ad un paio di centimetri di distanza da me. "Non torni dalla tua famiglia?" Mi chiese con un tono leggermente intristito. "In realtà non ho molta voglia di tornarci, preferisco stare quo per ora, se avrò voglia di tornare chiederò la licenza ma per adesso penso gli bastino le mie lettere."Lui mi guardò. "Mi dispiace se sia successo qualcosa coi tuoi" Mi disse con tono comprensivo, forse capendo il perché non volevo tornare. "Ti andrebbe di andare a passeggiare da qualche parte qui intorno?" Ero sorpreso della proposta del ragazzo ma accettai contento di avere qualcuno con cui passare questi due giorni. "Ma le persone malate in infermieria?" Avevo dei dubbi, era strano che lasciasse l'infermiera con delle persone che richiedevano cure da sole. "Non ti preoccupare, ci sono degli infermieri esperti con loro che hanno già avuto 2 giorni di pausa in precedenza." Io annuì mentre lui mi porgeva la mano per farmi alzare, io la presi era calda , anche per il fatto che portava dei guanti. Mi alzai mentre le nostre mani rimasero unite per pochi istanti, fatto per cui arrossemmo leggermente entrambi. "Grazie" "Stavi per caso parlando con un ragazzo biondo che faceva un pò lo stronzo?" Non ero sorpreso che lo conoscesse "Si, perché lo chiedi?" "Se ti da fastidio ignoralo, fa così con tutti." "Non ti preoccupare mi ha già dato della femminuccia e dell'omosessuale più volte , ma può dire quello che vuole a parer mio, non mi fa né caldo né freddo"
Mi faceva piacere che ci tenesse a me, ma non capivo ancora bene il perché. "Basta che non ti dia più fastidio" Camminamo fino all'entrata del campo militare in silenzio, non so perché ma era bello anche stare in silenzio. "Hai già un luogo perfetto dove andare per il nostro primo appuntamento?" Gli Chiesi dandogli una gomitata amichevole sul braccio mentre lui fece un piccola risata per poi stare al gioco. "Certo tesoro seguimi pure" Entrambi ridemmo per poi sorridere.

Il tragitto fu lungo circa mezz'ora ma ne valse la pena , il luogo era circondato di alberi che stavano facendo crescere le piccole foglie verdi , completamente ricoperto di natura. Mi meravigliai di come ci fosse un luogo così bello vicino ad una cosa che potrebbe distruggerlo, se si fosse combattuta una guerra tutto questo sarebbe scomparso. "È stupendo" Entrambi rimasimo fermi , stupiti dalla bellezza. "Conoscevi già questo posto?" Chiesi curioso di come lo avesse scoperto.
"Beh si, è come alla pianta di glicine vengo sempre da solo" Arrossì leggermente. "Quindi vuol dire che sono speciale se sono la prima persona che hai portato qui?" All'inizio non rispose ,poi mi guardò sorridendo. "Certo, ma tu tengo sott'occhio" Scherzò lui. Quel momento sembrava così bello da non poterci credere.

Lost eyes- PaultryckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora