3. La famiglia Keenbane

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«Oggi la gente conosce il prezzo di tutto e il valore di nulla.»
- Oscar Wilde

La lettera continuava con fronzoli finali, quali ringraziamenti e "cordiali saluti" da parte della famiglia

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La lettera continuava con fronzoli finali, quali ringraziamenti e "cordiali saluti" da parte della famiglia. Richiusi la lettera e la riposai sul bancone mentre mia sorella era già su di giri.

Parlava di vestiti, ipotesi sui possibili volti dei membri della famiglia e futilità varie. D'altro canto io non riuscivo a capire il motivo dell'invito, o il perché quel vecchio castello fosse stato comprato da una famiglia così d'alto rango.

Avevo sentito parlare dei Keenbane, erano nobili da generazioni e anche amici della corte reale, avessi avuto le loro possibilità, quest'isola sarebbe stata l'ultimo posto dove mi sarei stabilita.

Al momento però, la mia preoccupazione primaria erano i libri che dovevo riordinare nella sezione 'classici'. Iris era tornata da poco al suo negozio, lasciandomi la lettera e un cappello per ripararmi dal sole.

Le persone iniziarono a entrare, di solito i visitatori erano sempre gli stessi, ma oggi sembrava che ci fossero più persone. Mi sbrigai quindi a prendere i libri e mi diressi verso la sezione classici.

Era quella più lontana dall'entrata, all'angolo sinistro della libreria e gli scaffali creavano una specie di casa, con quattro lati e un piccolo spazio per passare.

Avevo una pila così grande di libri che mi coprivano interamente la visuale, ma per mia fortuna conoscevo così bene quel posto che non mi serviva vedere per sapere dove stavo andando. Mi avviai canticchiando alla sezione 'classici'.

Un tonfo, avevo appena sbattuto su qualcosa e i libri iniziarono a cadere uno dopo l'altro «no no no. Poveri libri!» mi sbrigai a raccoglierli e assicurarmi che fossero ancora in buone condizioni «non dovresti preoccuparti di come sto io piuttosto che dei libri?» quella voce mi fece sobbalzare, guardai in su e vidi un ragazzo alto e snello in piedi di fronte a me.

Non avevo sbattuto su qualcosa, ma su qualcuno. Afferrai più libri possibili e mi alzai in piedi - "mi scusi, non vedevo dove stavo andando" - l'ultima cosa di cui avevo bisogno era un cliente in meno, non mi importava se si fosse fatto male, ma non volevo fare un torto al signor Clifton.

Il ragazzo sospirò e prese gli ultimi libri rimasti per terra, pulendoli delicatamente con la mano «dovresti prenderne un po' di meno o succedono queste cose» lo guardai un po' infastidita, mi stava davvero dicendo come fare il mio lavoro?

«Di solito non sbatto contro le persone»
«quindi mi devo sentire speciale» quel ragazzo fece un leggero sorriso, ma sembrava più un ghigno, lo sorpassai e iniziai a sistemare i libri che avevo in mano. Non avevo di certo tempo da perdere tempo con lui, mi ero scusata, ora non aveva nulla a che fare con me.

«Il ritratto di Dorian Gray» era ancora lì, dietro di me, che leggeva i titoli dei libri che aveva in mano «è un romanzo, se ti interessa leggilo» scommetto che tutti quei libri gli erano estranei; lo guardai con la coda dell'occhio.

Indossava una camicia bianca e dei pantaloni blu che erano tenuti da una cintura, tutto quello che indossava sembrava di buona qualità e le rifiniture d'oro sul colletto, e gli anelli alle dita, facevano intuire provenisse da una famiglia borghese. Provavo un po' di intolleranza verso persone del suo status, avevano sempre tutto subito e non conoscevano il valore delle cose.

«Oh l'ho letto, non amo il modo in cui Gray viene definito come un corrotto e un delinquente» riposai l'ultimo libro e mi girai, aveva già sistemato tutti gli altri, e teneva in mano quel libro come fosse un gioco «ha letteralmente ucciso un suo amico, come potrebbero non pensarlo un delinquente»

Mi avvicinai a lui e afferrai il libro, che si rigirava in mano, per posarlo, ma lui fece resistenza «a te non piacciono proprio le persone vero?» aprii la bocca per poter dire qualcosa, ma esitai, non sapevo veramente cosa potessi rispondere al riguardo così dissi la prima cosa che mi venne in mente

«io non ho problemi con le persone, solo con quelle arroganti» tirai un po' più forte il libro e lui lo lasciò andare.

The Secrets of Hakeghreek CastleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora