Smoke (10)

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"Giorgio pov"
Davanti a me un giardinetto "segreto" circondato da mura di casa quindi era come se fosse nascosto dal mondo, tutta erba per terra, un laghetto piccolino dove c'erano alcuni pesci un albero di ciliegie e una panchina sotto essa, tutto pieno di fiori, era stupendo.
Mi sedetti sulla panchina e tirai fuori dalla mia borsa un libro, iniziando a leggere.
Il mio libro preferito è sempre stato "Cam" (per chi non sapesse è come anima mai, libro bellissimo che io consiglio tantissimo).
*Parla di questi due ragazzi che si "conoscono" in un pub, conoscono tra virgolette perché in quel pub hanno un rapporto sessuale, Lewis Ellsworth, di cui il libro è il punto di vista frequenta il prestigioso collage di Cambridge, ma non sapeva che anche il ragazzo che quella sera gli aveva messo le mani addosso sarebbe andato nello stesso collage.
Si incontrano, tra loro nasce un rapporto di amore-odio, finché scatta il bacio.
Purtroppo l'omosessualità durante la 2 guerra mondiale era considerato ancora un taboo, un crimine, quindi non potevano amarsi come volevano, succedono un sacco di cose tra loro nel mentre, finché quel 1 settembre 1939.. li separò per lunghi anni.
Lewis si sposò alcuni anni dopo, la guerra continuava.. e..*
Mi arrivò un messaggio, guardai l'ora, erano le 19:03.
Dovetti tornare ai dormitori se no mi avrebbero ammazzato.
Arrivai alle 19:30 avevo sforato il coprifuoco di 1 ora e mezza, spero non lo abbiano notato, mi infiltrai in camera e c'era Alex seduto sul suo letto che guardava il telefono.

Alex: sei tornato finalmente! Sei nei guai fino al collo, la preside ha scoperto la tua assenza, ti vuole nel suo ufficio adesso.

Giorgio: oh santo cielo, sono fottuto.. vabbè ma ci vediamo dopo.

Uscì dalla stanza il cuore mi batteva a mille, mi avrebbe espulso.. destino peggiore della morte a mio parere.
Bussai alla porta dell'ufficio della Preside.
Una voce mi disse di entrare.
Era li seduta sulla sua sedia con lo sguardo di ghiaccio e braccia incrociate.

Preside: sono venuta a conoscenza, che sei tornato ai dormitori troppo tardi, sforando il coprifuoco di, 1 ora e mezza.

Giorgio: si.. mi dispiace, mi sono perso a leggere un libro su una panchina.. mi dispiace tantissimo, mi è sfuggito il tempo..

Preside: non è così grave perdere la cognizione del tempo, ma capisci che non posso lasciar correre. Quindi domani dopo le lezioni ti fermerai per una punizione nella'aula di musica, se non sbaglio dovrebbe esserci anche Alessandro Angelucci, il tuo compagno di stanza, anche lui lì per una punizione.

Cosa avrà combinato quel pazzo?
Risi fra me e me.

Giorgio: va bene grazie mille, buonaserata e mi scusi ancora.

Preside: va bene grazie, buonaserata.

Tornai in camera, con un sorriso da ebete, sbattendo sulla porta.
Aprì la porta e Alex mi guardò entrare.

Alex: quindi?

Giorgio: mi ha messo in punizione domani dopo le lezioni, con te, si può sapere che hai combinato?

Alex: ho chiesto di andare in bagno, ma sono andato a fumare.

Giorgio: cosa?! sei matto?!

Alex: che cosa?

Giorgio: ti fa male fumare sei stupido?

Alex: vabbè non che mi cambi tanto- e poi a te cosa interessa se io fumo o meno?

Dice prendendo un pacchetto e dirigendosi sul balconcino, lo vidi accendersi una sigaretta, allora lo seguì e gli tolsi la sigaretta dalle mani e buttandola di sotto.

Alex: Hey!? ma che fai?!

Giorgio: mi prendo cura della tua salute!

Alex: mi hai ignorato tutto il giorno e ora vuoi "prenderti cura della mia salute"?

Giorgio: si! non lascerò che tu ti faccia del male con questa roba!

Alex si girò verso di me avvicinandosi, facendomi indietreggiare, ma per mia sfortuna c'era il muro dietro di me.
Lui mise una mano affianco alla mia testa e si avvicinò all'orecchio sussurrandomi.

Alex: e come vorresti impedirmelo?

Presi il pacchetto dalla sua tasca buttandolo di sotto.
Alex mi guardò stupito, appoggiò la testa alla mia spalla e sbuffò.

Giorgio: cos'è successo..?

Alex:..ho litigato con i miei genitori.. e non penso che potrà sistemarsi la cosa.. quindi volevo alleggerirmi il dolore..

Giorgio: quella non è la soluzione Alex..

Alex: lo so.. ma non sapevo cos'altro fare..

Giorgio: perché hai litigato con i tuoi? se posso sapere..

Alex: glielo ho detto.. dopo 1 anno che mi  tengo questo segreto.. gli ho detto di essere gay..e non la hanno presa bene.. nessuno dei due.. mi hanno anche bloccato su WhatsApp..

Giorgio:.. quanto posso capirti.. Mia madre mi umiliò quando lo scoprì.. mi picchiò.. mi insultò in tutti i modi del mondo.. mio padre però mi stette vicino.. è solo grazie a lui se ora sono qui..ma non dimenticherò mai il dolore che mi provocò mia madre..

Alex: mi dispiace..

Giorgio: no.. dispiace a me.. per averti evitato oggi..

Alex: non ti preoccupare..

Giorgio: dai entriamo

Alex: Giorgio..

Giorgio: Si Alex.

Lui non disse nulla ma mi guardò e sorrise.
Ci andammo a cambiare e ci misimo nel suo letto, mi addormentai in poco tempo e così pure lui..
Mi svegliai il mattino dopo, con un mal di testa enorme, ma nonostante questo mi cambiai e andai in classe.
La prima ora ci sarebbe stata la prof di Italiano quindi i temi riconsegna sicuramente.

Prof: buongiorno ragazzi.

Classe: buongiorno

Prof: vi riconsegno i temi oggi, devo dire che sono molto delusa, non avete centrato il tema dell'argomento, tutti.. tranne uno. Ora uno alla volta vi chiamerò e vi dirò i voti.
Piero 3
Marta 5
Luca 6
Serena 4-
Stella 3+

Continuò e poi arrivò a me..

Prof: Giorgio..10
Veramente un bel tema, molto toccante, hai perfettamente capito il tema, anche se molto preoccupante..

Mi disse guardandomi.. capì subito cosa intendesse per "preoccupante" ma non ci diedi troppo peso.

Giorgio: Grazie..

Dopo le lezioni mi diressi nella classe di musica. Alex era già lì ad aspettarmi.

Alex: ma ciao hahahah benvenuto in punizione, allora anche tu non sei un santarellino.

Giorgio: che ridere

Lo guardai malissimo, ma lui si mise a ridere.
Dopo un po' arrivò la vice preside.

Vice-Preside: bene ragazzi, per la vostra punizione dovrete fare una relazione, che presenterete alla fine dell'anno davanti a tutti gli studenti.

Guardai Alex, lui mi guardò e annui.

Alex: va benissimo!

Giorgio: s-si- grazie

E lei sé ne andò.

Alex: tanto abbiamo tutto l'anno per pensare a cosa fare, ora abbiamo un ora per stare qua quindi che ne dici di suonare qualcosa?

Giorgio: sai suonare?

Alex: si, tu?

Giorgio: no

Alex: aiaiai Giorgino che non sa fare qualcosa? Mi preoccupo

Giorgio: ah ah che ridere

Passammo un'ora in quella stanza, mentre Alex mi faceva sentire le sue doti nel suonare il pianoforte e la chitarra.

Giorgio: sei bravissimo

Alex: ti ringrazio.

E alla fine tornammo in camera a riposarci.





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Spazio me
Ciao amoriii🫶🏻
come va??
un'altro capitolo pubblicato💗
spero vi piaccia!!


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