Talking to the Moon 3 (Camren g!p) (happy end)

Capitolo 24

Porto i ragazzi a casa dei genitori di Camila, miei suoceri. Subito vengono accolti felicemente e io mi avvio verso la macchina per tornare a casa ma vengo fermata dalla voce di Sinue

L: si?
S: Lauren Camila ti ama molto non lasciare che il suo errore rovini la vostra famiglia
L: ha fatto male non voglio riprovare la stessa cosa
S: fidati di mia figlia so cosa ha in programma, tu cerca solo di non bloccare tutte le cose che propone ok. So come stai ora è successo anche a noi però se ti lasci amare da lei fidati che sarà perfetto
L: va bene grazie per il consiglio ora devo andare
S: ciao Lauren stai tranquilla per i ragazzi se c'è qualcosa che non va ti chiamo subito
L: grazie mille, salutami anche Aleandro

Salgo in macchina e vado a casa dove finisco di preparare la valigia e mi siedo in divano. Camila è già 15 minuti in ritardo già questa cosa mi fa incazzare perché lei sa quanto io odi i ritardi.
Finalmente sento il campanello e quando apro noto un mazzo di rose blu e bianche avvolte in una carta stupenda; da dietro spunta la testa di Camila che mi sorride

C: ciao Lauren, scusa il ritardo ma sai il fioraio ci ha messo due anni
L: Camila ci avrai speso una fortuna
C: tutto per te quindi zitta tu metti via i fiori io carico la valigia in macchina ok?
L: va bene

Cammino in cucina e sistemo i fiori in un vaso e noto che c'è un biglietto rosso, lo apro: "ciao amore (spero di poterti chiamare ancora così) ti prometto che non ti pentirai di questa vacanza e spero tornerai ad amarmi, tua Camz.". Arrossisco e appoggio il biglietto sul piano della cucina e corro fuori dove Camila mi aspetta con la portiera della macchina aperta, ringrazio e poi partiamo verso l'aeroporto.
Arriviamo e subito vengo bendata e poi quando saliamo sull'aereo mi toglie benda e lascia un dolce bacio sulla mia guancia. Arriviamo a destinazione ed è il nostro vecchio paesino. Riconosco le strade e noto che stiamo iniziando ad andare nel retro di un boschetto vicino al lago che amavamo tanto e poco dopo ci troviamo in una piccolissima casa.

L: Camila che ci facciamo qui?
C: ho affittato questa casetta così da essere vicine al nostro posto
L: carina come idea

Scendo e prendo la mia valigia ed entro dentro l'abitazione; è piccola ed accogliente ha solo un letto matrimoniale la cucina con un tavolo e la TV e poi il bagno anche esso molto piccolo.

C: ti piace?
L: è piccola sembra carina, ma ci dovremmo dividere il letto
C: si...
L: va bene metteremo dei cuscini in mezzo
C: certo come desideri

Esco e mi distendo sul prato e noto che a pochi metri si nota il lago così senza pensarci mi avvicino all'acqua e mi spoglio velocemente dei vestiti restando in intimo. Mi tuffo nel lago e l'acqua è tiepida così inizio a nuotarci dentro mentre mi lascio trasportare dai ricordi iniziando a piangere continuo a piangere restando a galla guardando ogni angolo di quel posto con tutti i piccoli ricordi che abbiamo in quel luogo.
Sento due braccia dolci abbracciare i miei fianchi e sento l'odore di Camila entrare nelle mie narici.

C: che succede come mai piangi?
L: nulla non sto piangendo
C: amore ti ricordo che siamo sposate da anni conosco certe cose
L: va bene stavo piangendo
C: mi vuoi dire perché?
L: ricordi che non posso riavere indietro
C: beh puoi crearne di nuovi se desideri

Mi giro e la stringo forte iniziando a singhiozzare, sto diventando sempre più debole davanti a lei ma lei continua comunque a starmi vicino.

C: Hey Lolo va tutto bene andrà tutto bene
L: scusa
C: Hey sono io che ti devo chiedere scusa amore per il casino che ho combinato
L: ti ho già perdonato se non lo sai
C: ma ma
L: si lo so
C: tu continui a essere lontano da me
L: ti ho perdonata ma non significa che non devi riconquistarmi e riacquistare la mia fiducia

Mi allontano contro voglia dall'abbraccio ma subito sento una mano tirarmi dalle mutande.

L: guarda che sono molestie
C: non credo

Inizia a farmi il solletico e io nuoto più distante da lei.

L: ora non mi prendiiii
C: vedremo vedremo tanto devi uscire dall'acqua

Camila esce e si sdraia al sole così io lentamente esco dall'acqua con tutto il mio intimo bianco ormai fradicio che da poco all'immaginazione e inizio a fare il giro largo per entrare in casa senza farmi notare. Riesco a superarla ma poco prima che inizi a fare la salita sento rumore di corsa e poi due braccia che mi buttano a terra e un corpo che finisce sopra al mio.
Mi giro e trovo la faccia di Camz vicino alla mia con lei che mi tiene i polsi appoggiati a terra così mi allungo verso il suo viso e la bacio mentre lei ricambia spingendo il suo corpo verso il mio e prolungando il bacio; subito il mio corpo reagisce al contatto che non ho con mia moglie da mesi e mi alzo di corsa correndo dentro casa a nascondermi in bagno. Camila mi segue ma il chiudo a chiave la porta

C: Lauren lo sai che è successo tante altre volte e non sei mai scappata
L: le altre volte era diverso vai via per favore
C: ti vuoi toccare ?
L: no voglio solo che vada via ma con te non ci riesco a mandarlo via
C: va bene ti aspetto fuori intanto faccio la pasta. E se hai voglia non farti problemi amore io non ti giudico
L: lasciami stare Camila

Sento i passi allontanarsi e respiro affranta. Mi siedo sul pavimento e lascio che vada via per poi uscire e cambiarmi.

C: se sei uscita dal bagno la cena è pronta
L: arrivo Camz

Immagino stia sorridendo ora ma con calma avrà ciò che vuole.