3: lo capirai

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Ormai e passato la famosa settimana di riposo , e mi tocca tornare a lavorare anche se non mi hanno più riferito cosa mi tocca fare, ma nessuno mi impedirà di prendere il mio ice coffe.

Suona la sveglia, è si accendono le luci, mi faccio una coda alta per poi uscire dalla mia stanza per andare alla sala comune.

<<ma guardando un po'!! E la prima volta che vedo un maiale correre!!>>

È déco come potrebbe peggiorare questa giornata.

<<in vece per me è la prima volta che sento una nuova battuta elaborata da quel cervello da gallina>>

<<COSA HA DETTO!!>>

<<scusa Elena hai ragione, non ho nessun motivo per insultare le galline>>

Continuo a camminare, fregandomi di lei è le sue deficienti amiche, non capisco perché Elena non mi sopporta non ho mai fatto niente di male, io sto dell'idea che ogni cosa nasce con "effetto e causa".

Col pensiero che ho in testa arrivo davanti alla sala comune, entrare in questa stanza mi passa la voglia di rimanere, per colpa per lo stile deprimente, e il cibo non lo aiuta, una sala enorme con tanti tavoli da sei posti, sul muro a sinistra ci sono le macchinette, a mia discolpa sono uniche cose commestibili, in fondo alla sala si trova la mensa.

Non sono manco le 05:15 che ce già la fila immensa, ma questi hanno il razzo in culo, va be per fortuna non ci devo andare, vado alle macchinette delle bevande, inserisco la chiavetta e digito il mio caffè adorato, di solito le altre persone pagano con i soldi invece io due anni fa ho partecipato a una gara di meccanica e come premio c'era questa chiavetta per qualsiasi macchinetta, inutile dire che io l'ho vinta.

Prendo la lattina è mi vado a sedere al mio solito posto, apro la linguetta della lattina e inizio a sorseggiarla.

<<Buongiorno signorina Ines, la disturbo per caso?>>

Alzo lo sguardo verso il mio disturb-

<<ho direttrice Howard!>>

Dico immediatamente alzandomi di scatto.

<<no direttrice non mi disturba per niente, mi dica>>

<< o non nera niente di che, volevo sapere come stava?>>

<<tutto bene direttrice>>

<<ottimo>>

Sorride per girarsene per andarsene.

<<mi scusi direttrice avrei una domanda!>>

<<mi dica tutto>>

<<volevo chiederle se ce del lavoro da fare per me!? Sa non mi è arrivata nessuna e-mail di progetto!>>

La direttrice mi guarda sorridendo, forse è la prima volta che la osservo, la signora Howard può sembrare una donna di 60 anni scorbutica per via dei suoi allineamenti rigidi, ma credo che per una donna di certo livello non si può mostrare sempre accondiscende, ance per come si mostra, la direttrice e alta uno e ottanta, magra da far invidiare un stuti cadente, capelli corti neri con qualche ciocca grigia, viso piatto con qualche ruga con labbra finissime, un naso a punta e occhi a mandorla color marone scuro.

<<non si preoccupi signorina Ines, il suo novo lavoro sarà assegnato oggi alla assemblea del RDA>>

<<mi scusi non cap->>

<<lo capirai al momento giusto>>

Dice sorridendo e andandosene via.

La osservo mentre se ne va, non so che fare in questo momento, be non credo che mi cambierà niente se me ne vado in laboratorio.

-- 6 ore dopo --

Mentre sto combattendo con il mio computer per l'aggiornamento, si sente un suono assordante che per il fastidio mi tappo le orecchie con le mani.

"SI PREGA CHE TUTTO IL PERSONALE DEL RESOVRCES DEVELOPMENT ADMIMISTRATION SI DIRIGA NEL SALONE DI COFERENZA IMEDIATAMENTE!"

Ma che......va be vediamo cosa ci diranno, esco dal laboratorio prendendo l'ascensore e salgo al piano +20, mentre aspetto di arrivare l'ascensore si ferma al piano -1 dove salgono i ragazzi del centro control, quelli che dalla mattina alla sera non fano niente devono solo compilare documenti, ma la cosa peggiore è che c'è lei.

<<guarda un po' chi ce qui, la nostra grossa, grassa amica Ines!>>

Come non detto.

Davanti mi trovo la simpaticona Elena e le sue sottomesse galline e i suoi "amici".

Non capisco perché Elena sia così.

Elena e una ragazza magra, alta alla media, capelli castani lunghi e lisci, viso fino, labbra fine, naso piccolo, due occhi grandi color verde e la pelle chiara.

Potrebbe essere perfetta se non avesse quel carattere da "io sono meglio di te!".

<<mi sei mancata tantissimo anche a te>> <<Elena chi è la tua amichetta?>>

Dice il solito ragazzo biondo e palestrato, sbuffo.

<<più che amiche siamo come delle vecchie che si fanno i dispetti vero Elena>>

<<si preferirei morire che essere amica sua>>

<<avertimi quando ci saranno gli funerali>>

<<che c'è saresti triste per la stella che sono>>

<<no, vorrei vedere solo chi riuscirà a parlare bene di te, e fagli i complimenti per il loro coraggio>>

Elena stava per rispondermi, ma l'ascensore si ferma al piano +20, così uscire per andarmene lontano da loro.



Tu sei la......Mia Vita &quot;Neteyam Sully&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora