Alpha Jacob Black - IL Lupo Alpha della più grande e più forte famiglia di Licantropi del continente nord e sudamericano. All'età di 28 anni non ha ancora incontrato la sua Compagna è così sconfortato che sta perdendo la speranza di trovarla. Questo...
Andai nel mio ufficio dove si trovavano Kat, Lucas, Colt, Jax, Shiela, Chester e Karla. Socchiusi gli occhi mentre mi sedevo sulla la mia scrivania.
"Cosa riguarda questa riunione ? "Chiesi.
"Tesoro, ricordi cosa ti ho detto il giorno prima dell'attacco?" chiese Kat.
"Cosa ? Il trasloco al tuo castello?"
Lei annuì.
"Baby, la mia decisione è definitiva. Il "
Mi interruppe.
"Jack, il branco è in grave pericolo. Vicktor vuole qualcosa che il tuo bisnonno gli ha nascosto. Ha tradito Vicktor. Lui non si fermerà finché non avrà messo le mani su quell'oggetto. "Il tuo branco è forte, su questo non c'è dubbio. Ma dopo l'attacco, il branco si è indebolito. Un altro assalto e non avremo alcuna possibilità. ", spiegò.
"Scusa alfa ma sono d'accordo con la Luna." disse Jax.
Mi rivolsi a lui.
"Abbiamo perso molto. Quasi la metà del gruppo principale dei guerrieri è morta e più della metà dei neofiti. E per di più i neonati sono quasi entrati nel bunker. In qualche modo sono riusciti ad arrivarci. "Spiegò Chester.
"Per favore, pensa alla sicurezza di tutti. Nel mio castello, tutti saranno al sicuro. L'incantesimo protettivo che lo circonda è abbastanza forte da nasconderci. Ci dàrà abbastanza tempo per allenarci e prepararci a qualsiasi pericolo imminente." ribattè Kat.
'Qual'è l'obiettivo di Vicktor? Pensai.
"Come sai dei rapporti di Vicktor con il mio bisnonno?" le chiesi e lei distolse lo sguardo.
"L'ho visto al gala. Mi ha rivelato quello che vuole." Sussurrò. Senza i miei nuovi sensi non l'avrei sentita. Ma la sentii chiaramente.
Le ringhiai e mi alzai. Andai da lei con la mia nuova velocità e le afferrai il braccio. Lei sussultò per il dolore, ma al momento non mi interessava. La mia lupa ha visto il nemico e non ce l'ha detto. Ha anche fatto due chiacchiere con il bastardo.
"Perché non me l'hai detto?! Perché me l'hai tenuto nascosto?!" le ringhiai.
Lei strattonò il braccio e mi fissò.
"Perché sapevo che ti saresti arrabbiato con me ! Proprio come hai fatto !" Lei ringhiò.
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Poi notai il livido sul braccio.
"Mi dispiace." Mi scusai.
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