Tempo.
Dammi tempo.
Per cortesia.
Questo era quello che Harry gli aveva detto dopo che gli aveva raccontato cos'era successo.
In testa sentiva ancora come echi Harry che gli diceva che era stato codardo, che l'aveva abbandonato, che doveva rimanere e non scappare.
Vedeva ancora le lacrime nei suoi occhi mentre cercava di ricordare quello che Louis gli aveva raccontato.
Louis se n'era andato, se n'era andato come un codardo, l'aveva abbandonato, era scappato dal problema.
Non si sarebbe stupito se Harry, nel caso avrebbe recuperato la memoria, l'avrebbe lasciato per sempre.
Se lo meritava.
Davvero.
Alzò lo sguardo al cielo e vide le nuvole che coprivano il cielo azzurro.
Sembrava anche lui triste.
Poi iniziò a piovere, Louis si mise il cappuccio e iniziò a correre per arrivare a casa il prima possibile maledicendosi di non avere l'ombrello.
Arrivò a casa in poco tempo evitando di bagnarsi troppo, e quando chiuse la porta alle sue spalle appoggiò la schiena contro di essa e lentamente si lasciò cadere per terra mettendosi seduto.
Prese il telefono e lo sbloccó.
La foto sua e di Harry che si baciavano in quel parco di Holmes Chapel sotto il tramonto c'era ancora, non l'aveva mai levata, e mentalmente ringraziò che Gemma gliel'aveva mandata.
Nel vederla ebbe un capogiro e spense il telefono mettendolo accanto a sé per terra.
Tirò a sé le gambe e appoggiò la testa sulle ginocchia sentendo le lacrime che stavano per uscirgli nonostante tentasse di trattenerle.
E non ci riuscì.Angolo autrice
Oggi capitolo triste
Cosa ne pensate?
E ora?
Che accadrà?
Alla prossima!
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Something I've Been Waiting For {Larry Stylinson}
FanfictionHarry ha sempre odiato stare fermo in un punto, così quando la sua amata zia Katie gli lascia in eredità un appartamento a Parigi con vista Torre Eiffel decide di prendere l'occasione al volo. Appena arrivato incontrerà un ragazzo di nome Louis di c...