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Ariel pov

<<Vince non permetterò ad un viscido di potermi scopare, perché è lì che vuoi arrivare, non l'ho fatto per anni lavorando in questo posto di merda che a stento mi permette di sopravvivere figurati per un capriccio di un tuo cliente>> dico tutto di un fiato alzando leggermente il tono pentendomene subito dopo, poiché lo sguardo di Vince si proietta sul mio mostrando quanto io l'abbia fatto infuriare.

<<Senti ballerina da quattro soldi io non solo ti permetto di guadagnare degli spicci in più muovendo quel corpicino attraente, ma tu hai anche la faccia tosta di urlarmi
contro?>> si rivolge a me stringendomi dalle braccia facendo una leggera forza su di esse.
<<Vince allontanati>> dico cercando di divincolarmi dalla sua presa che non fa altro che aumentare il mio timore.
<<Ora Ariel tu ritorni sul quel maledetto palco ti muoverai così bene che dovrai far venire qualcuno nei pantaloni e non riceverai nemmeno le mance e non voglio sentirti obbiettare, questa è la tua punizione per avermi mancato di rispetto e non ti permettere di rivolgerti mai più con questi toni se non vuoi che ti licenzi, ora esci>>

Appena sento quelle parole scappo via da quello studio dove fino a pochi secondi fa ci ero rinchiusa.
Ormai mi mancava l'aria e il timore che Vince potesse farmi qualcosa mi scorreva nelle vene fino a farmi rallentare il battito.

Mentre cercavo un nuovo completino da mettermi, i miei occhi si sono soffermati sui segni rossi che si erano formati sulle mie braccia per colpa di quell'uomo.
Odiavo dipendere da lui ma per ora era la mia ancora di sopravvivenza e non potevo permettere di fare il minimo errore o se no ne sarei rimasta fottuta.

Finita di prepararmi la voce di Rhonda mi arriva ai timpani.
<<Ariel non puoi capire Vince mi ha dato 40 dollari in più grazie al tuo spettacolo>> diceva mentre mi spalmava le sue banconote sopra il piano su cui mi ero appoggiata per fumare una sigaretta.
<<Se quel bastardo non me la concede anche a me ti giuro che me li rubo dal palco>> dico aspirando la nicotina nella speranza di farmi riprendere da ciò che è accaduto prima.
<<Sa benissimo che l'artefice di tutto ciò sei tu figurati se non te la lascia, tu prova a promettergli che lo rifarai, si sa ci guadagna più lui che noi che facciamo il lavoro sporco>> mi dice prime di lasciarla sola per poter iniziare un nuovo spettacolo.

Ed ecco che tutto ciò che accade nella mia vita si ripete in un continuo loop.

Le luci che riflettono sul mio corpo, la musica che rimbomba nella sala, le persone che mi guardano come se fossi la loro preda e le banconote sparse sul palco erano la mia sopravvivenza e non potevo fare nulla per cambiare la situazione, soltanto ballare come avevo iniziato a fare da pochi minuti.

Black pov
Sesso,droga,armi,potete,donne e alcol era ciò che più mi piaceva che mi circondasse.
Fin da bambino sono stato addestrato per essere immerso in questo ruolo nella società.

Non mi lamento non mi è mai mancato nulla perché nulla cerco. Ad oggi la realtà gira intorno all'amore ma nessuno ha capito che è una totale perdita di tempo e che alla fine non porta a nulla.

Mi concentro su quello che mi gira attorno apprezzando ciò che i miei soldi mi permettono di fare.

Mi ritrovo in uno dei più miseri street club della amata Los Angeles, il proprietario mi deve alcuni milioni che tende ogni volta a non saldare.

<<Signor Black il capo, Vince la voleva informare che adesso sta per iniziare un nuovo spettacolo>> un cameriere si avvicina al mio tavolo nel privè lasciando i drink ordinati.
<<Fammi capire perché dovrei guardare un misero spettacolo quando ne ho molteplici nel mio privè?>> domando iniziando a sorseggiare il mio bourbon.
<<Vince era sicuro che lo dimandavate, mi ha chiesto di riferirle che questo spettacolo ne varrà la pena di vederlo>> afferma prima di scomparire nel buio.

Matter of fateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora