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Ariel pov

Le mani di quell'uomo sul mio corpo sono come lame sulla mia pelle.
Il suo tocco su di me suscitava un senso di disgusto, un senso di nausea che combaciava ad una morsa allo stomaco.

<<Rilassati Ariel>> la sue voce rimbombava nella stanza mentre le lacrime ormai scendevano da sole sul mio viso.

Mentre immaginavo che succedesse il peggio uno sparo riempie la stanza.

In un attimo il corpo di quell'uomo è a terra ricoperto da una pozza di sangue.

Mi giro nella direzione dello sparo ciò che vedo è la figura di Travis con in mano la pistola posizionata nella mia direzione.

Appena lo vedo come primo istinto mi butto nelle sue braccia in lacrime cercando di ottenere un minimo di sicurezza per tranquillizzarmi.

<<Stai bene?>>mi domanda stringendomi a se.
<<Ora si.>> dico singhiozzando cercando di respirare regolarmente.

<<Tranquilla, non preoccuparti nessuno ti farà più del male.>>
dice stringendomi nelle sue braccia riuscendo a colmare la paura dentro di me.

<<È stato Vince.>>dico non staccandomi da lui.

<<Lo so, ci sono già cinque taglie sulla sua testa, entro stasera sarà morto.>>le sue mani sono poste lungo la mia schiena mentre mi stringe a se per cercare di calmarmi.

<<Vogliamo andarcene via da qui?Tra poco verranno i miei uomini per pulire questo casino.>>

<<Si certo andiamo.>> dico allontanandomi dal suo petto per poi affermare la mia valigia per andare via.

Ho sempre saputo che Vince fosse un uomo senza pudore e coscienza ma non mi sarei mai spettata che arrivasse a ciò.

Pochi minuti dopo mi ritrovo tremante sui sedili della macchina di Travis con destinazione il Lux.
Sapevo di cosa fosse capace Vince e so benissimo che non sarà l'ultima volta che accadrà per vendicarsi, ma adesso ho paura .

Guardo fuori dal finestrino sperando di arrivare il prima possibile al locale.

Ho bisogno di restare un po' da sola a causa di ciò che è successo, non riesco ancora a metabolizzare .

<<Sirenetta tutto bene?Stai tremando>> la voce di Travis mi sveglia dal mio stato di soprappensiero.

<<Sono solo un po' scossa>>
<<Ho una felpa sul sedile posteriore prendila e mettitela>>
<>Non c'è bisogno sto bene>>
<<Ho detto mettitela>>

Odio quando cerca di comandarmi,chi diavolo si crede di essere.

<<Non sei nessuno per dirmi quello che devo fare>>

<<In realtà adesso sono il tuo capo e fino a prova contraria devi rispettare le mie regole, non te lo ripeto più mettiti quella dannata felpa>>

Quest'uomo ha la capacità di raggiungere il massimo del mio nervosismo a tempo record, non so veramente come faccia.

Alzando gli occhi al cielo mi allungo sui sedili posteriori per affermare la sua felpa e me la infilo.

Il suo odore inonda le mie narcisi in un millesimo di secondo, in più mi sento ridicola poiché la taglia sarà quattro volte in più alla mia.

<<Non alzare gli occhi al cielo con me sirenetta, ti vedo>> ecco un alto rimprovero da parte sua.

<< Cos'altro mi è vietato fare sia altezza?>> dico con tono provocatorio.

<<Dare troppa libertà alla tua lingua visto che è colpa sua la causa di ciò>>
<<Stronzo>>

Non ho tempo di finire di parlare che l'auto frena in modo brusco, ringrazio in creatore della cintura perché a quest'ora sarei diventata parte integrante della macchina.

<<Ma che ti prende?>> chiedo scioccata dal suo comportamento.

<<Forse non ci siamo capiti, non osare rivolgerti mai più in questo tono con me ragazzina, perché non sai cosa ti possa accadere se mi fai incazzare, ciò che Vance ha progettato per te é molto riduttivo rispetto a ciò che posso farti io, chiaro?>>

Intimorita dalle sue parole rimango in silenzio non riuscendolo a guardare negli occhi.

Tutto ciò che mi frulla nella testa e se questa scelta che abbia fatto non sia stata la cosa peggiore che potessi mai fare nella mia vita.

<<Non ti ho sentito, sono stato chiaro?>> aumenta il tono di voce, iniettandomi la sua rabbia tramite il suo sguardo penetrante.

<<Si, ho capito>> rispondo senza riuscire a guardarlo negli occhi.

All'improvviso sento la sua mano poggiarsi sul mio mento in modo delicato.

<<Quando ti parlo mi devi guardare in faccia ragazzina>>

Il mio petto fa su e giù non riuscendo a parlare, sposto solamente lo sguardo sul suo viso notando che la rabbia che mostrava sembra essere svanita.

<<Stanotte ti metterò una guardia fuori la tua stanza così potrai riposare tranquilla>>

Il rumore del motore riprende e così anche la velocità della macchina.

Poco dopo siamo arrivati fuori all'insegna luminosa del Lux pronti ad entrare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 29, 2023 ⏰

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