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Per prima fu un'intensa luce ad investirla.

Rovente, come solo quella del sole poteva essere.

Fiamme dai freddi colori verdastri l'avvolsero, mentre l'esplosione si propagava silenziosa, trascinandola con sé nell'aria calda e tranquilla dell'estate.

Mille lingue di fuoco fendettero l'aria e si impressero e bruciarono la pelle nuda del suo corpo, lasciando al posto della tenera carne, fumanti segni scuri.

Fu allora, mentre il suo corpo era ancora sospeso nel vuoto, scagliato lontano dall'incantesimo, assieme a pezzi di legno e ceramica e cibo, che la raggiunse il boato.

Un tuono così forte, che superò il secco suono delle ossa che le si spezzavano, quando il corpo impattò contro il suolo.

Si ritrovò in mezzo all'erba umida, con il corpo piegato in una posizione innaturale e il viso rivolto verso l'immensità scura del cielo.

Le stelle ondeggiavano e vibravano inquiete sotto il suo sguardo opaco, mentre i suoni attorno a lei le apparivano attutiti.

Sentiva il rumore ovattato delle urla e dei lamenti, senza però essere in grado di capire a chi appartenessero le voci e percepiva l'odore amaro di cenere e magia che si perdeva nell'aria.

Si sforzò allora di respirare e ignorando le fitte terribili che colpivano il suo petto, provò a sollevarsi.

Il suo movimento attirò così lo sguardo di qualcuno e una figura minacciosa incombette su di lei.

Non riuscì a vedere il suo viso, perché l'oscurità della notte mitigava i suoi lineamenti.

"Hermione Granger" una voce setosa e delicata.

Ma lei annusò, sotto la dolcezza delle sue parole, l'odore di qualcosa di terribile.

Il profumo nauseabondo di mortali promesse.

○○○

Una serie di spasmi dolorosi inondarono il suo corpo, ed Hermione sentì calde pulsazioni lungo le sue gambe.

Il fiato le si fece subito pesante e un'angoscia si appiccicò alla sua anima quando si rese conto che non riusciva a muoversi.

Qualcuno la stringeva con forza, trattenendola, mentre lei si divincolava, cercando di sottrarsi a quella sofferenza.

Per un paio di istanti, ci fu una lotta appena accennata, nel buio della sala.

Poi la mano dello sconosciuto raggiunse il suo viso e le strinse con tanta forza le guance, che Hermione sentì le unghie scavare nella sua pelle.

Con fatica, trattenne l'ansito che il dolore tentava di strapparle dalle labbra e vinta, si obbligò a guardare.

A qualche passo da lei, proprio in mezzo al cerchio di Mangiamorte, di cui vedeva gli spigolosi e affilati visi, v'era l'Oscuro Signore.

Altero, si lasciava venerare dai suoi seguaci, mentre camminava attorno ad un braciere, le cui piccole fiamme si contorcevano e si dibattevano nell'aria, emettendo sofisticate luci tremanti.

Illuminati da quella luce, i visi dei presenti assumevano di tanto in tanto, espressioni infernali.

"Il declino di Harry Potter è ormai inesorabilmente vicino!" un sibilo imperioso, promessa di morte "Stanotte ci è sfuggito, ma non temete miei fedeli compagni.

È solo questione di tempo prima che tutti i traditori cadano ai nostri piedi"

Tra le mani teneva un pugnale.

L'orchidea FantasmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora