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Il misterioso luccichio l'aveva attratta ed Hermione si era scoperta incapace di nascondere la propria curiosità ed era entrata nella sua camera, anche se sapeva che gli era proibita.

Così, sopraffatta da quell'irresistibile interesse, se l'era ritrovata in mano.

L'aveva riconosciuta subito, anche se non ne aveva mai vista una così da vicino ed era rimasta sorpresa nello scoprirla così pesante tra le sue mani.

Era bella.. di una bellezza strana, forse un po' inquietante.. ma bella; forse anche più bella di quella che aveva visto indossare da Lucius Malfoy al Ministero, quando si erano combattuti due estati prima.

La maschera di Snape era di un metallo scuro, lucente e a dispetto della sagoma spigolosa, sulla sua superficie correvano incisioni assai intricate e sottili.

Con delicatezza, fece scorrere i suoi polpastrelli sul lucido metallo e la sua pelle formicolò all'improvviso.

Una terribile sensazione che prese a scorrere nel suo sangue e magnetizzò i suoi pensieri.

La magia di Snape scorreva maestosa e densa, nel metallo della maschera.

La stessa terribile energia che percepiva, fusa in profondità dentro di lei, quando le sue dita silenziose sfioravano nella notte i tatuaggi che aveva nella carne.

Gesti che si permetteva di compiere quando il sole calava e le ombre potevano coprire vergogna e lacrime.

Hermione sollevò a fatica lo sguardo e si ritrovò a osservare la sua figura nel grande specchio.

Il suo volto la guardava.

Un volto che le appariva estraneo.

Quando la sua mano si sollevò, quasi non se ne accorse.

La luce del giorno sparì dietro al gelido metallo e il mondo si ridusse alle due fessure che erano gli occhi

Si immerse in un mondo buio, limitato nei contorni.

Adesso la sentiva con chiarezza quella magia, scorrere in lei reale, quanto era reale la luce.

Il timbro magico del mago, che la legava a quel destino sfumato, misterioso.

Indistinguibile, ma sempre presente.

Erano legati, lei e Snape.

Un legame indissolubile, infrangibile, eterno.

Trattenne con fatica il grido di terrore, quando la sua mano, si appoggiò sulla sua e le strappò la maschera.

I suoi occhi, che si erano abituati alle tenebre del metallo, rimasero per diversi momenti accecati dall'intensa luce del giorno.

"Questa non ti appartiene" sibilò funereo "E non dovresti giocarci con tanta leggerezza"

I colori tornarono lentamente visibili ed Hermione lo vide dal riflesso dell'antico specchio, torreggiare funereo alle sue spalle.

Vestito d'oscurità, si sentiva quasi inglobare dalla sua figura.

Un tenue rossore si accese sulle guance, quando i suoi occhi catturarono quelli di lei.

Occhi scuri, penetranti e.. ingiusti.

"Ne ha.. ne ha sempre avuta una indosso, vero?" un sussurro coraggioso, mentre sentiva un nodo formarsi nella gola "Quando era.. con me"

Snape non le rispose.

Il silenzio divenne opprimente.

"Mi ha ingannato" mormorò con una voce che non registrò come sua.

L'orchidea FantasmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora