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"L'imbecille si è spaccato" la sua voce spezzò il silenzio dello studio quando entrò nel quadro e seppur la notizia parve subito seria, Phineas si permise comunque di alzare un sopracciglio beffardo.

Sollevò lo sguardo dalla sua scrivania e gli lanciò un'occhiata assente "Quale dei due?"

"Quello meno sveglio" rispose secco, quasi stizzito.

"È vivo?"

Phineas annuì.

Non che si sentisse particolarmente preoccupato in realtà.

Sarebbe stato più grave se a spaccarsi fosse stato l'idiota con la cicatrice.

Snape si ritrovò a chiudere gli occhi. Spossatezza e irritazione dardeggiarono sui suoi lineamenti "Che cosa hanno combinato questa volta? Una persona non si spacca per puro caso!"

Phineas alzò le spalle e il suo sguardo si fece indifferente "Si sono infiltrati al Ministero questo pomeriggio, lo sai?" Un sorriso crudo "Probabilmente no, Yaxley sta cercando di insabbiare il suo fallimento"

"Yaxley?" domandò Silente cupo e Snape si ritrovò vittima dello stesso, terribile presagio che vide negli occhi cerulei del vecchio.

"Li ha sorpresi a combinare i soliti disastri e li ha inseguiti nella smaterializzazione" spiegò con semplicità "I due idioti lo hanno portato direttamente dentro Grimmauld Place.."

"Li ha presi?"

"Beh.. non tutti interi a quanto pare" rispose insolente.

Phineas si mosse appena e le pennellate del quadro parvero lingue di vivo fuoco "Comunque se li è lasciati sfuggire.. loro si sono smaterializzati subito dopo da qualche altra parte. Li ho sentiti parlare di una foresta, ma non ho capito bene.. e Yaxley non è riuscito a seguirli.." l'espressione sul suo viso divenne perplessa.

"Puoi scoprire dove sono?"

Phineas sbuffò infastidito e lo guardò malevolo, ma poi rassegnato si decise a scomparire dalla cornice.

Snape fece allora scorrere lo sguardo sul quadro di Silente.

Il Vecchio Grifondoro sembrava perso in pensieri altrettanto foschi e per qualche momento non si rese conto di essere osservato.

Silente era morto e si era portato con sé i suoi segreti, lasciandolo all'oscuro di un piano molto più grande.

Anche dopo aver ucciso il ragno, si sentiva ancora imprigionato nei fili appiccicosi della ragnatela.

Lo vide affondare una mano in una delle sue tasche, alla ricerca disperata di qualcosa.

Il silenzio si accartocciò sotto il rumore della caramella al limone che veniva aperta.

Un rumore che gli parve, più che mai fastidioso "Certo.. sono stati azzardati ad entrare così al Ministero"

"Sai perché lo hanno fatto?" si ritrovò a chiedere, divorato da un'ondata di terribile curiosità.

"Ho qualche sospetto" ammise il vecchio. I suoi occhi erano velati da sentimenti contrastanti.

V'era un terrore sopito, nascosto sotto le ombre e le sfumature d'azzurro che erano le sue iridi, ma Snape poteva vedere anche il barlume di una vittoria, che illuminava il suo volto "Credo che necessiteranno presto del tuo aiuto, Severus. Che ne è della spada di Godric Grifondoro?"

Snape inclinò solo lievemente il capo.

I capelli scivolarono lentamente davanti al suo viso, nascondendo così l'espressione cupa "È ancora nella camera blindata di Bellatrix, non posso sostituirla finché la copia non verrà completata"

L'orchidea FantasmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora