"Questo è inammissibile!" la voce vibrante di collera, mentre la porta veniva chiusa con uno schianto sordo alle sue spalle "Non ho alcuna intenzione di tollerare questa violenza!"
"i Carrow hanno fatto il loro dovere" rispose gelido, mentre percepiva il viso indurirsi e la pazienza assottigliarsi "Forse sei troppo debole per fare il tuo!"
"Non osare!" L'abito verde svolazzò leggermente nel movimento della sua mano che si sollevava per accusarlo
Un paio di ciocche, rese argentee dal passare del tempo, scivolarono scomposte sul suo viso accompagnando la foga delle parole di Minerva "Un ragazzino di dodici anni! Lo hanno reso irriconoscibile! Se Vitius non l'avesse trovato, sarebbe morto!"
"Gli aveva disubbidito, meritava una punizione"
La rabbia di Minerva divenne esplosiva "Punizione!?" tuonò "Lo hanno torturato!"
Snape incrociò le braccia al petto e si permise di sollevare un sopracciglio beffardo, consapevole del fastidio che le avrebbe provocato "Le cose sono cambiate Minerva" sussurrò mellifluo "Devi accettarlo.."
Il suo movimento fu tanto rapido che quasi non lo vide.
Si ritrovò la bacchetta di Minerva puntata alla gola.
Un brivido gelido scivolò lungo la sua schiena e Snape sperò non si fosse visto il riflesso di timore nei suoi occhi.
"Non permetterò che mettano a rischio la vita degli studenti.. e non lo permetterò a te" gli occhi verdi avevano un riflesso gelido e scavarono in lui con tanta forza da lasciarlo turbato "Fermali! Perché se non lo farai tu.. lo farò io!"
Snape percepì i propri pensieri farsi pesanti in quello che doveva essere il principio di un terribile, prossimo malditesta.
I metodi dei Carrow erano grezzi e crudeli e Minerva aveva ragione, anche se non poteva concordare con lei apertamente.
Doveva riuscire a mettere un freno alla loro violenza, prima che la violenza si trasformasse in morte.
Ma com'era possibile che la situazione fosse precipitata così in fretta?
○○○
Duri singhiozzi spezzavano l'aria ad intervalli irregolari.
I suoi occhi talmente offuscati che nemmeno riusciva a mettere a fuoco il mondo esterno, mentre sentiva l'umidità rigarle le guance.
Ne sentiva il sapore salato sulle labbra.
Le parole strozzate, incapaci di prendere suoni concreti.
Il vuoto nel petto diveniva in certi momenti talmente intenso da poterla soffocare anche se avrebbe voluto soffocare il suo cuore per smettere di stare così male.
"Quello che provi è comprensibile" il suo tono gentile e indulgente "Ha tradito te ed i tuoi sentimenti.."
Non la biasimava, si accorse; neanche dopo quello che aveva sentito da lei.
"Perché?" mormorò alla fine con voce strangolata.
La mano scivolò sul viso nel tentativo patetico di scacciare quelle lacrime "Perché non è arrabbiato con me?"
"Nessuno può scegliere chi amare" Silente le sorrise con affetto, ma per qualche momento la guardò con una sorta di tristezza.
Sentiva i suoi pensieri frantumarsi nella testa e temeva potesse spezzarsi anche la sua voce "C'è una parte di me che spera ancora.." il nodo che sentiva nella gola sembrò stringersi ancora e alcune lacrime scapparono dai suoi occhi ambrati "Io.. spero ancora che si tratti di un incubo.. qualcosa che verrà scacciato dalla luce del mattino quando aprirò gli occhi" A volte si ritrovava a sperare che la terra la inghiottisse all'improvviso, che la avvolgesse in tenebre che potessero nascondere la vergogna che sentiva per se stessa "Non riesco ad odiarlo"
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L'orchidea Fantasma
FanfictionEra sempre stata certa che esistesse una linea sottile che separasse il male e il bene. Il tramonto e l'alba. La realtà e l'illusione. Solo che.. Solo che adesso.. Hermione non era più sicura di sapere dove finisse una e iniziasse l'altra. Non era n...