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Hermione lasciò che le sue dita scorressero sulle pagine vecchie e consumate del libro.

L'inchiostro sulla carta si rincorreva e giocava in forme e corsivi eleganti mentre dai ruvidi fogli si librava un odore piacevole.

"Quindi si tratta di questo? Fiabe per bambini?" la delusione piegò la sua voce.

Per qualche secondo i suoi occhi la guardarono altrettanto dubbiosi "È curioso che Silente te lo abbia lasciato nell'eredità"

"Mi ha lasciato il suo libro, non questo della biblioteca" i pensieri spazzati via da un'ondata di profonda frustrazione.

L'espressione di Neville si fece allora perplessa.

La sua voce uscì con una punta di profondità che doveva aver maturato negli ultimi mesi "Sempre delle Fiabe di Beda il Bardo si tratta, cosa dovrebbe cambiare?"

"Certo le storie narrate sono le stesse.. ma è l'edizione ad essere diversa" spiegò pensierosa "E l'edizione che ho perso al matrimonio di Bill era di proprietà di Silente.. ho paura ci avesse nascosto qualche messaggio"

"Credevo foste in missione per sconfiggere l'Oscuro Signore" le ultime parole furono appena un sussurro dalle sue labbra "Ma a cosa mai potrebbe esserti utile un libro di fiabe?"

Hermione si abbandonò allo schienale e rivolse il viso verso l'alto soffitto della biblioteca.

Il libro in questione, quello che Silente le aveva lasciato con l'eredità, doveva trovarsi ancora alla Tana, assieme alla borsa che aveva preparato nei giorni precedenti al matrimonio.

E nella borsa, che ormai doveva giacere abbandonata in qualche anfratto della casa, dovevano trovarsi tutti gli altri suoi averi e tutti gli averi di Ron e Harry.

"C'è dell'altro" Hermione aggrottò le sopracciglia pensierosa "A Ron ha donato una sorta di accendino, ma non ne sono sicura visto che non sembra accendere proprio nulla, mentre a Harry ha lasciato il boccino della sua prima partita di Quidditch"

"Un boccino?" Neville ricambiò il suo sguardo perplesso "Silente ci aveva nascosto qualcosa dentro?"

"Lo credevo.. ma il fatto è.. che non si è aperto quando Harry lo ha preso in mano" si sentiva improvvisamente spossata al ricordo.

Harry aveva afferrato il boccino sotto lo sguardo vibrante del ministro in persona e il boccino, invece di aprirsi e rivelare qualche segreto di inestimabile valore, era rimasto sigillato.

Una inutile ferraglia stretta nelle mani del Prescelto.

"I boccini hanno una memoria tattile.." Le sopracciglia del grifondoro si sollevarono perplesse "Dovrebbero ricordarsi del cercatore che li afferra per la prima volta e aprirsi solo per loro.. beh sempre che sia Harry il vero proprietario"

"Pensi appartenga a qualcun altro?" domandò incuriosita.

"Non saprei, potrebbe appartenere a suo padre, è stato un cercatore anche lui, giusto?" Il giovane Grifondoro sollevò le spalle "O magari è davvero il boccino di Harry, ma è stato incantato perché non si aprisse sotto lo sguardo di altri"

Certo, questo poteva anche essere probabile, ma perché arrivare a incantare un oggetto stupido e inutile come una pallina dorata?

Una pallina dorata che aveva l'incredibile capacità di aprirsi e librarsi nel cielo e che poteva contenere, in un piccolo spazio, qualche altrettanto piccolo oggetto..

Un Horcrux. Pensò Hermione, ma non ebbe il coraggio di dirlo ad alta voce.

Neville sembrò annusare il suo improvviso cambio di umore, perché si affrettò a cambiare discorso.

L'orchidea FantasmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora