Addio felicità

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E mi disse di sfogarmi. Le sorrisi subito e iniziai a urlare, dire frasi, cantare. Lei rideva e ballava insieme a me. Dopo mi disse...

Emmä "Ehi Ire, vuoi sapere cosa c'è nella mia borsa??"
Io "Certooo"

Fermai la musica e andai a vedere. Emmä era di fianco a me che rideva...La presi, senza vedere andammo sul divano..
Volete sapere cosa c'è dentro??? Beh dentro c'erano foto su foto mie e di lei di quando eravamo piccole. Mi venne da piangere anche perché in esse c'era anche mia madre...Inoltre c'erano smalti e prodotti per unghie. Capí subito che cosa avrebbe fatto.
Difatti dopo prese qualche smalto, alcuni pennelli appositi e....
iniziò a decorarmi le unghie. Avevo una faccia sorprese e incredula, anche perché non sono una tipa molto femminile.
Passammo quasi tutta la notte a ridere e a riguardare quelle foto, stupende.

Domenica mattina

Si fece mattina,purtroppo, aggiungerei, odio la mattina non so il perché...Ancora rintronata svegliai Emmä e le dissi che si doveva svegliare, perché veniva a prenderla sua madre. Lei mi lancio' uno sguardo, tipo da drogata e disse solamente "si".
Dopo mezz'ora la venne a prendere. Ero felice ma anche triste. Felice perché avevamo passato una bellissima serata, triste perché se ne doveva andare.
Una volta che ne se andò, notai che mio padre non era ancora tornato.
Lo telefonai.

Io "Papi dove sei??"
Lui (con tono distrutto) "perché??"
Io "come perché??? È mattina e non sei ancora a casa!!"
Lui "Ora vengo Irene"
Io "ok...ciao"
Lui "ciao"

Ero preoccupatissima. Dopo andai in cucina e mangiai un biscotto. Ero troppo in ansia.
Arrivò dopo un quarto d'ora mio padre..
Corsi subito da lui. Piangeva. Mi venne da piangere anche a me.
Dopo mi disse (sempre piangendo) che...

Se non mangi sei una stranaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora